DALL’URUGUAY RIFLESSIONI SU BOREANO

In riferimento alla nota della Caritas diocesana sulla situazione degli immigrati nella zona di Boreano (di cui riferiamo nelle news) ci scrive dall’Uruguay don Vincenzo Vigilante, sacerdote dicoesano missionario “fidei donum”.
Grazie per il comunicato. Mi permetterei di aggiungere che qualunque somma si sia spesa o si spenda per le feste patronali é un peccato mortale di fronte a questa emergenza. E chiamerei all’appello tutte le confraternite, nate tutte con motivazione di caritá, a impegnarsi non solo nell’aiuto umanitario ma nel mettersi – sin d’ora – a farsi carico di questa sfida, facendolo impegno di tutto l’anno a partire da oggi. Se si pensa che solo a Venosa ce ne sono un bel po’.. e in buona parte preoccupate solo di sfilare con il distintivo dell’associazione alle processioni.Anche le elevate spese per le altre feste di famiglia (dai matrimoni, ai battesimi, ecc.) si potrebbero ben ridurre e utilizzarle per un fondo della caritá. Questo non significa non fare festa, ma fare una festa che si apra a tutti. Il bambino che ha dato i suoi pani e i suoi pesci a Gesù non é rimasto digiuno: ma il suo poco nelle mani di Gesú ha reso possibile l’abbondanza (avanzarono 12 ceste) per tutti. Mi azzardo a dire che non é solo manzanza di caritá la nostra, é anche mancanza di fede.Il Signore ci conceda – come ci ricordava Giovanni Paolo II nella Novo millennio ineunte – la “fantasia della caritá”. Darebbe vita nuova anche alle nostre stanche comunitá.Grazie ancora e scusatemi per “l’intromissione”…Fraternamente.Don Vincenzo Vigilante