CIRO FANELLI
VESCOVO DI MELFI–RAPOLLA-VENOSA
Prot. N. 22/2021/VE
Carissimi fratelli e sorelle,
la nostra Chiesa diocesana – in cammino sul sentiero tracciato nell’agosto 2018 dalla lettera “Chiesa in festa: camminare insieme per una Chiesa giovane, gioiosa e missionaria” (15 agosto 2018) e dall’ultimo Convegno Pastorale del 2019, “Ministerialità e comunione per una Chiesa in uscita” (21-22 giugno 2019) – si riunisce ora in Assemblea con il desiderio di vivere come esercizio di sinodalità il tempo di grazia del 2° Convegno pastorale diocesano: “Un mosaico di voci. Esercizi di sinodalità” (1 Cor 12, 1 – 30), così da introdurci nel secondo anno dell’itinerario diocesano sulla scoperta del valore e del significato del Battesimo.
E’ importante ricordare il senso del nostro “camminare insieme” come Chiesa, chiamata nella logica evangelica ad ascoltare, abbracciare e servire tante necessità pastorali e sociali del nostro territorio, per poter dare alla riflessione ecclesiale, con la luce e la forza dello Spirito Santo, maggiore pregnanza e adesione alla realtà.
Le nostre comunità parrocchiali, piccole e grandi, con le gioie e le speranze, le tristezze e le angosce delle donne e degli uomini che le danno volto, soprattutto dei poveri e di tutti coloro che soffrono (cfr. GS 1), sono lo sfondo concreto e realistico su cui articolare i tre punti-cardine del nostro convenire in assemblea: riscoprire il Battesimo; riconoscerlo come sorgente di vocazioni, carismi e ministeri; sentirsi chiamati ad essere Chiesa in uscita.
La scelta diocesana di ripartire dal Battesimo è, dunque, l’orizzonte di senso attraverso il quale tematizzare meglio la polifonia/policromia dei doni e dei carismi, così da vivere in stile sinodale il nostro cammino ecclesiale. Le Linee pastorali triennali, “Capire e vivere il battesimo, per essere Chiesa in uscita” (2020-2023) costituiscono il punto di partenza del nostro convenire ecclesiale. L’esperienza effettiva della dimensione battesimale della vita cristiana si presenta piena di luci e ombre, di problemi e prospettive, di opportunità e bisogni. L’obiettivo pastorale da raggiungere è sicuramente arduo, ma doveroso: condurre tutti a vivere e celebrare il sacramento del Battesimo come scelta, non solo personale e familiare, ma che nasce e si irrobustisce nella vita della comunità ecclesiale.
Quest’anno, anche in ragione delle norme sanitarie, ancora in vigore, per il contenimento del coronavirus, vivremo il tempo del Convegno in maniera diffusa e diversificata (dal 14 giugno al 3 luglio). Destinatari del Convegno saranno tutti i fedeli laici della nostra Chiesa diocesana e tutti coloro che, animati dal desiderio di servire il bene comune, desiderano unirsi a questo itinerario di preghiera, di studio e di confronto; protagonisti immediati e diretti saranno, invece, i presbiteri, i diaconi, i seminaristi, i religiosi e le religiose, le persone consacrate e i delegati parrocchiali. Il Convegno, anche per queste ragioni, si articolerà in sei momenti distinti:
- il primo momento, di apertura, consisterà nella celebrazione di avvio del Convegno (14-18 giugno), che presiederò distintamente, secondo il calendario stabilito, in ciascuna delle quattro zone pastorali;
- il secondo momento è costituito dall’ascolto della Parola di Dio, la pericope della 1a lettera di San Paolo ai Corinzi cap. 12 vv. 1-30 (lunedì 21 giugno), che farà da “icona biblica” che illuminerà la riflessione e il confronto assembleare; questo momento si svolgerà nella Chiesa di san Donato in Ripacandida, con una Lectio guidata dal prof. Don Pasqualino Basta, Vice Rettore della Pontifica Università Urbaniana in Roma;
- il terzo momento, invece, sarà costituito dalla riflessione teologico-pastorale del prof. don Luciano Meddi, docente presso la Pontificia Università Urbaniana in Roma. La riflessione di Don Meddi si svilupperà in due incontri (23-24 giugno);
- il quarto momento sarà dedicato al confronto-discernimento ecclesiale (sabato 26 giugno), dove i presbiteri, i diaconi, i religiosi e le religiose, le persone consacrate e i delegati delle parrocchie offriranno il loro contributo in vista della individuazione di scelte concrete su cui camminare, al fine di rendere il più possibile fecondo il nostro piano pastorale;
- il quinto momento (martedì 29 giugno) è quello propriamente assembleare, nel quale verranno consegnate le riflessioni e le proposte emerse dal confronto avvenuto nel presbiterio e nelle zone pastorali, con la restituzione di esse da parte del Vescovo, sotto forma di sentieri da percorrere;
- il sesto momento, conclusivo (sabato 3 luglio), sarà vissuto in una modalità artistico-musicale, con la prospettiva di farsi racconto di questa esperienza di Chiesa.
I punti fondamentali su cui verterà il Convegno, quale momento preparatorio del secondo anno del percorso pastorale volto a rimotivare la nostra identità battesimale, sono dunque l’appartenenza alla Chiesa e la ricchezza di vocazioni, carismi e ministeri di cui lo Spirito arricchisce ogni cristiano per l’edificazione della comunità ecclesiale (cfr. 1 Cor 14, 12). Indubbiamente questa triplice tematica evidenzia problemi e contraddizioni ed evoca prospettive, genera sfide e richiama responsabilità, che dobbiamo intercettare, interpretare e orientare in un’ottica di crescita personale e comunitaria.
Al centro della riflessione del Convegno, e quindi del prossimo anno pastorale, è l’essere Chiesa nella prospettiva indicataci dall’Evangelii Gaudium: Chiesa fedele al Concilio Vaticano II e attenta all’ora presente. Il tema battesimale ci dà anche l’opportunità concreta di sentirci in piena comunione con l’invito del Santo Padre a vivere l’ecclesialità nella forma della sinodalità (camminare insieme).
Con l’inizio del nuovo anno pastorale 2021-2022 – durante il quale, come ci ha chiesto il Santo Padre, ci sintonizzeremo con tutte le Chiese locali nell’avviare il percorso sinodale – come frutto del Convegno, costituiremo gli organismi di partecipazione, secondo quanto già disposto il 22 febbraio 2021 con la promulgazione degli Statuti dei Consigli pastorali. Il cammino in vista del rinnovamento di questi organismi avrà un inizio comunitario, comune per tutte le parrocchie, che segnerà anche l’avvio di un tempo “sinodale” in cui ogni Parrocchia, le quattro zone pastorali e la Diocesi saranno impegnate a dar vita a questi organismi come “luoghi” significativi di corresponsabilità e di partecipazione.
L’avvio di questo percorso sarà preceduto dalla nomina di nuovi Parroci in alcune comunità parrocchiali della Diocesi, e dalla scelta di nuovi responsabili di alcuni uffici della Curia diocesana, che con il Convegno verrà – come è stato già annunciato – strutturata secondo ambiti ecclesiali specifici, coordinati da Vicari pastorali. In questo tempo, l’atteggiamento da privilegiare è quello dell’ascolto e del discernimento, se desideriamo avviare seri percorsi ecclesiali capaci di promuovere la comunione e la missione. La sfida è sicuramente importante: è quella di generare, concretamente, relazioni fraterne e amicali, per trasformare il presbiterio e le parrocchie da luoghi di relazioni formali e di erogazioni di servizi cultuali in spazi relazionali autentici, dove il Signore, in ragione del Battesimo, ci vuole riunire per inviarci ad annunciare la gioia del Vangelo. In questa prospettiva l’Eucaristia, mistero centrale della nostra fede, assume un ruolo fondamentale ed imprescindibile (cfr. CCC 1325): essa è infatti il sacramento che “edifica” la comunità, non solo a livello ontologico-sacramentale, ma anche esistenziale-operativo (cfr. LG 11 e PO 5), dove la conoscenza, la stima reciproca, la capacità di riconciliazione, il servizio cessano di essere slogan per diventare convinzioni e buone pratiche (cfr. 1 Cor 14, 1-40).
Auspicando la partecipazione motivata di tutti e di ciascuno, nelle forme e nelle modalità che verranno comunicate dalla Curia diocesana, vi saluto nel Signore, benedicendovi con affetto ecclesiale.
Melfi, 6 giugno 2021 – Solennità del Santissimo Corpo e Sangue di Cristo.
+ Ciro Fanelli
Vescovo