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EMERGENZA UCRAINA

Ai presbiteri e alle Caritas parrocchiali della nostra diocesi

Carissimi,
Questa mattina abbiamo avuto il secondo incontro con il prefetto di Potenza, i vertici della Regione, i Sindaci dei paesi più grandi del nostro territorio, la protezione civile, le Caritas diocesane e alcuni enti del terzo settore.
Se nel primo incontro, come vi ho riportato, al centro c’erano i comuni e l’aiuto che abbiamo dato loro per fare una prima mappatura delle case disponibili ad accogliere le famiglie Ucraine, ora, per aumentare la rete di accoglienza nel nostro territorio, è indispensabile l’aiuto del volontariato e delle associazioni legate al terzo settore.
Ci è stato chiesto con chiarezza di renderci disponibili ad accogliere gli Ucraini che scappano dalla guerra nelle nostre famiglie per almeno 2-3 mesi.
Mi riferisco principalmente alle comunità della nostra diocesi con maggior presenza di ucraini e cioè Lavello, Rionero e Melfi.
So che in tanti nelle nostre comunità si sono impegnati a cercare alloggi o a mettere a disposizione i propri…ma purtroppo non basterà.
Martedì a Melfi arriverà il primo pullman con i primi ucraini che si insedieranno nel nostro territorio: alcuni troveranno già una famiglia, la loro famiglia, ad accoglierli! Altri invece saranno accolti dalle comunità che si prenderanno cura di loro.
Quello che dovremmo fare è raccogliere la disponibilità di chi ha una stanza in più e vorrà accogliere in casa propria 1, 2 persone o piccoli nuclei familiari.
Ovviamente tutte le persone che arriveranno saranno messe in regola dal punto di vista sanitario con la nostra regolamentazione Covid. Gli ucraini avranno la tessera sanitaria e saranno regolarizzati senza problemi.
Anzi se qualcuno avesse già ospitato qualcuno, sappia che deve comunicarlo alle autorità in modo che gli ospiti ucraini possano usufruire di tutti i servizi messi a loro disposizione
La Caritas è disponibile anche a fare da tramite per questi incombenti.
L’unica logica che può animare tutto questo è solo quella dell’amore: è una opportunità per sentirci ancora più popolo di Dio e permettere alle nostre comunità di fare emergere la verità del nostro cuore che è sempre dono per l’altro.
Non parliamo sempre di quanto ci costerà, non poniamo sempre avanti alle nostre scelte il profitto! Cogliamo la possibilità di essere fratelli tutti.
In pratica: diffondete il più possibile questa possibilità, e quanto prima raccogliete nome, cognome, indirizzo, recapito telefonico e il numero di persone che potranno essere accolte nelle famiglie disponibili e poi comunicate alla Caritas diocesana che provvederà a contattare direttamente le persone.
Dite agli indecisi che non saranno soli!!
La Caritas che è un pezzo di questa nostra Chiesa sarà sempre con loro.
Da ultimo comunico che continua la raccolta fondi (IBAN: It74 G054 2442 1000 0000 0156 192) indicando la causale “Emergenza Ucraina”.
Accompagniamo la preghiera quotidiana, che certamente non mancherà, con questi gesti concreti.
Melfi, 5.3.2022
padre Alberto

*** Per la città di Lavello si è realizzata una “RETE DI ACCOGLIENZA LOCALE” in favore delle famiglie Ucraine tra il Comune, le Caritas parrocchiali e le altre associazioni di volontariato cittadine con un fondo di solidarietà unico. Pertanto l’IBAN è: IT29 N030 6942 1021 0000 0003 033.


Tensione tra Ucraina e Russia

Appello per la pace e invito alla preghiera

CIRO FANELLI

VESCOVO DI MELFI–RAPOLLA-VENOSA

 

Appello per la pace e invito alla preghiera

 

 

La situazione di tensione tra Russia e Ucraina non può lasciarci indifferenti, come credenti e come persone che sono convinte del valore politico e sociale del dialogo.

Il 26 gennaio u.s., accogliendo l’invito di Papa Francesco, abbiamo pregato per la pace nel mondo ed in particolare per la situazione dell’Ucraina. Con questo gesto che scaturisce dalla fede “noi crediamo che la forza della preghiera vince l’odio, la guerra e la morte”. Il Santo Padre, con questo appello, intendeva radunare tutta la cristianità per far fronte alla grave minaccia che incombe sul mondo intero.

Con l’evolversi drammatico della situazione in questi ultimi giorni –   raccogliendo e interpretando i sentimenti degli uomini di buona volontà del nostro territorio –  voglio far risuonare chiara la voce della nostra Chiesa locale di Melfi-Rapolla-Venosa, affinché le coscienze di tutti, in modo particolare di coloro che hanno responsabilità politiche ed istituzionali, si adoperino per la pace e affinché il dialogo prevalga, allontanando definitivamente questo drammatico spettro di guerra che aleggia al confine tra Russia e Ucraina. Diciamo: No alla guerra; lo diciamo con la luce della fede e con la forza della coscienza.

L’umanità non può consentire che un altro terribile flagello, dopo quello della pandemia, possa investire, nel silenzio assordante di tanti, non solo quella regione del mondo, ma l’intera umanità. La situazione al confine tra Russia e Ucraina è, infatti, una preoccupazione che investe tutta la comunità internazionale e deve mobilitare le coscienze di tutti gli uomini di buona volontà, per scuotere le responsabilità di coloro che governano le nazioni.

Con Papa Francesco, rivolgo pertanto “un accorato appello a tutte le persone di buona volontà, perché elevino preghiere a Dio onnipotente, affinché ogni azione e iniziativa politica sia al servizio della fratellanza umana, più che di interessi di parte. Chi persegue i propri scopi a danno degli altri, disprezza la propria vocazione di uomo, perché tutti siamo stati creati fratelli”.

I timori, in questa difficile ora, sono sicuramente per quelle popolazioni, che già stanno vivendo questo dramma, in modo particolare per gli anziani, i bambini, gli ammalati; ma le ansie e i timori sono per tutta l’Europa e per il mondo intero.

Per questa ragione propongo che, questa sera, in occasione dell’incontro diocesano di formazione su “carismi e ministeri”, che si terrà nella Chiesa Madre di Rionero, alle ore 18.00, ci sia una preghiera unanime e visibile della nostra comunità diocesana  per la pace.

Con il pensiero e il cuore rivolto ai nostri fratelli e sorelle in Ucraina, facciamo nostre le parole che da Benedetto XV fino a Papa Francesco i Pontefici hanno più volte pronunciato: «Il mondo civile dovrà dunque ridursi a un campo di morte? E l’Europa, così gloriosa e fiorente, correrà, quasi travolta da una follia universale, all’abisso, incontro ad un vero e proprio suicidio?». In un tale stato di cose, dinanzi alle minacce di nuove sofferenze e conflitti nella già provata Ucraina, mossi da un dovere di coscienza e ascoltando il grido dell’umanità “Mai più la guerra”, «alziamo nuovamente il grido di pace, e rinnoviamo un caldo appello a chi tiene in mano le sorti delle Nazioni […]: “Riflettete sulla vostra gravissima responsabilità dinanzi a Dio e dinanzi agli uomini; dalle vostre risoluzioni dipendono la quiete e la gioia di innumerevoli famiglie, la vita di migliaia di giovani, la felicità stessa dei popoli, che Voi avete l’assoluto dovere di procurare”. Possa il Signore, Lui che è il Re di giustizia e di pace, ispirarVi decisioni sagge per l’umanità che vi guarda: ricordate che “nulla è perduto con la pace, tutto è perduto con la guerra!”. Nel tempo presente e futuro possiate essere chiamati beati, perché avete costruito la pace, e avete trasformato le lance e le armi di oggi in falci e strumenti di prosperità e benessere per i popoli» (Osservatore Romano, 18 febbraio 2022)

Con la nostra presenza e la nostra preghiera unanime a Dio Padre, ricco di Misericordia, questa sera, a Rionero, nella Chiesa Madre, vogliamo confessare che noi, discepoli di Cristo Gesù, che camminano insieme in questa comunità di Melfi-Rapolla-Venosa, riconosciamo il Suo amore di Padre quando piega la durezza dell’uomo e in un mondo lacerato da lotte e discordie lo rende disponibile alla riconciliazione e alla pace.

Melfi 22 febbraio 2022

+ Ciro Fanelli
Vescovo


MUSICA LITURGICA: COMUNE ARMONIA PER UNA CHIESA SINODALE

Interviene Mons. Antonio Parisi (Consulente Musica Liturgica CEI)

L’appuntamento di formazione liturgico-musicale, organizzato dal Coro Interparrocchiale Theotokos di Rionero in Vulture e sostenuto dall’Ufficio Liturgico Diocesano il cui direttore è Don Danilo Marino in collaborazione con la Commissione di Musica Sacra della Diocesi presieduta da Padre Tony Leva, si svolgerà (causa covid-19) in modalità telematica. Ad incontrare gli animatori musicali della liturgia, sarà Don Antonio Parisi; autore di circa 200 brani liturgici diffusi in tutta Italia, nonché membro della consulta dell’Ufficio Liturgico Nazionale della CEI e direttore di corsi di perfezionamento liturgico-musicale come il Co.per.lim, inoltre è direttore della rivista liturgica Psallite. Ha, in più, elaborato diversi progetti a carattere nazionale per tutte le Diocesi , oltre ad altri vari  ruoli che lo impegnano quotidianamente. Nome illustre e dalla cultura straordinaria , Mons. Parisi  approfondirà molti aspetti importanti della musica liturgica e del repertorio nazionale della CEI con una video-conferenza il cui inizio è previsto intorno alle 20.45 di venerdì 25 febbraio 2022. L’incontro arricchito dalla preziosa presenza del Vescovo Diocesano Mons. Ciro Fanelli, sarà, senz’altro, interessante e ricco di emozioni in cui, si parlerà delle musiche e dei canti adatti alle varie celebrazioni , con un esplicito rifermento al cammino sinodale delle Chiese in Italia. Considerando che : sbagliare è umano ma perseverare è diabolico, tutti sono invitati a partecipare affinché, questo incontro possa diventare un aiuto e guida per il futuro degli animatori musicali della liturgia nella nostra Diocesi.

MEIC – Il pianeta che speriamo

Giovedì 3 febbraio ore 19:00 - Incontro su Meet con Sandro Panico, assessore al Comune di Melfi ed esperto di programmazione economica

Partiamo dal messaggio di Taranto (49° settimana sociale) per una riflessione concreta sull’ambiente, sul lavoro e sul futuro del nostro territorio.
Incontro su Meet con Sandro Panico, assessore al Comune di Melfi ed esperto di programmazione economica.
Introduce: Donatina Allamprese
Coordina: Tanino Araneo
Saluto del Vescovo mons. Ciro Fanelli

Il link per l’accesso all’incontro sarà diffuso sui canali social durante la giornata del 3 febbraio.

GIORNATA PER LA VITA – “CUSTODIRE OGNI VITA”

Sabato 5 Febbraio 2022 Ore 19.00 - Chiesa Madre di Rionero in Vulture

In occasione della 44a Giornata per la vita dal tema “Custodire ogni vita”, l’Ufficio Diocesano di Pastorale Familiare organizza una veglia di preghiera presieduta dal nostro Vescovo.
La veglia si terrà sabato 5 febbraio 2022 alle ore 19.00 presso la chiesa Madre di Rionero in Vulture.

Tutte le parrocchie sono invitate a partecipare con una rappresentanza.

Saranno garantite tutte le misure di prevenzione covid-19.

PER INFORMAZIONI:
Matilde e Raffaele (335.6729286) – Antonella e Francesco (333.5731643) 

 

Messaggio_GiornataVita_2022

La domenica della Parola

Domenica 23 gennaio

Domenica 23 gennaio si celebrerà in tutta la Chiesa la “Domenica della Parola di Dio”. La giornata è stata voluta da Papa Francesco con la Lettera Apostolica in forma di «Motu Proprio» “Aperuit Illis”, del 30 Settembre 2019.

Ogni anno la III Domenica del Tempo Ordinario, ricorda a tutti, pastori e fedeli, l’importanza e il valore della Sacra Scrittura per la vita cristiana, come pure il rapporto tra Parola di Dio e liturgia.

Particolare significato essa assume per tutte le Chiese in questo tempo di “cammino sinodale” che nasce dall’ascolto della Parola e in questa fase diocesana di costituzione dei Consigli Pastorali.

Il tema  dei “carismi” e dei “ministeri”, che accompagna la riflessione e l’itinerario pastorale della nostra Chiesa diocesana, in questo secondo anno pastorale della riscoperta del valore e del significato del Battesimo, trovano nella Parola Dio – ascoltata, meditata e vissuta –  la linfa soprannaturale per essere compreso nel suo vero significato ecclesiologico e per poter essere incarnato con frutto nella vita quotidiana di ogni Parrocchia, risvegliando in tutti una più convinta e partecipativa appartenenza alla Chiesa.

La domenica della Parola è dunque un’occasione da valorizzare per apprezzare il grande dono che Dio ha fatto al suo popolo, Israele, prima, e alla Chiesa, poi, della sua Parola.

Questa giornata pone al centro la presenza di Gesù vivo e vero, anche attraverso la sua Parola. Porre attenzione alla centralità della Parola di Dio in un momento particolare dell’anno liturgico, serve ad ogni battezzato per risvegliare la responsabilità che tutti i credenti hanno nella conoscenza della Sacra Scrittura e nel mantenerla viva attraverso un’opera di permanente trasmissione e comprensione.

La 3 a Settimana Biblica Diocesana, che si è tenuta a Rionero, nella Chiesa Madre, dal 15 al 19 novembre scorso, sul tema “Il Vangelo di Luca per una Chiesa sinodale”, è stato un momento “sinodale” nel quale si è apprezzato la ricchezza e la bellezza di un ascolto comunitario della Parola, riconosciuta come la lampada che può sempre illuminare i passi del popolo di Dio in cammino.

 

Si allega il sussidio della celebrazione.


IL GRIDO DELLA TERRA

MOSTRA ITINERANTE

Esposizione fotografica per conoscere l’enciclica “Laudato si'” di papa Francesco in 12 pannelli “roll-up” a colori di facile allestimento, predisposta dalla EMI.
Attraverso le parole di papa Francesco, immagini suggestive, esempi e attualizzazioni, la mostra avvicina i visitatori alle buone pratiche per adottare nuovi stili di vita e migliorare la cura della casa comune.


Come servire la comunità e la vita?

A questa domanda risponde una catechesi del nostro Vescovo

Catechesi del Vescovo

Il 18 gennaio u.s. S. E. il Vescovo mons. Fanelli ha tenuto una catechesi sul tema “carismi e ministeri per servire la comunità e la vita”. La catechesi, diffusa tramite i canali digitali come nella forma audio, attraverso Radio Kolbe, viene ora allegata nel sito anche come testo, perché se ne possa fare ampia diffusione.


Al termine della giornata di lavoro, Rossella ha incontrato la morte!

Si scuotano le coscienze!

Il vescovo diocesano, Mons. Ciro fanelli, addolorato per la tragica morte della giovane madre Rossella Mastromartino, ennesima vittima della strada, unito ai sacerdoti di Melfi, e all’intera comunità cittadina, e nella preghiera esprime piena vicinanza e solidarietà alla famiglia per l’immane sofferenza che essa vive.

Questa tragedia possa diventare un seme per risvegliare le coscienze, affinché gli organi preposti siano vicini ad ogni categoria sociale, soprattutto gli ultimi. Non sia quello di Rossella uno degli ennesimi nomi da dimenticare, ma il suo nome possa essere un forte richiamo alle coscienze e un monito, affinché tutti si impegnino a non adeguarsi alla superficialità e all’indifferenza.