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STORIA DELLA MIA VOCAZIONE – I RACCONTI DI SUOR GISELA E SUOR MARIA

Dopo i Voti Perpetui del 18 settembre 2022

Dopo aver pronunciato i Voti Perpetui nella Congregazione delle Sorelle Misericordiose, Suor Gisela e Suor Maria condividono con noi la storia della loro vocazione.

 

 


Suor Gisela Lukinja

Sono nata a Iringa, in Tanzania, il 15 novembre 1990. La mia famiglia è composta da padre, madre, cinque sorelle e cinque fratelli.

STORIA DELLA MIA VOCAZIONE

Avevo 14 anni e provai un desiderio forte di voler essere tutta di Gesù, quando studiavo catechismo dalle Suore di Santa Teresa del Bambino Gesù.

Abitavo a Kibaigwa, dalla mia Zia, mentre frequentavo le Scuole pubbliche perché, al mio Paese non c’erano.

Ogni domenica andando alla Santa Messa, incontravo Suor Francesca Ferrari delle Sorelle Misericordiose, e ogni volta sentivo un grande desiderio di voler diventare suora come Lei. Un giorno confidai a Sr. Francesca i miei sentimenti ed Ella mi suggerì di scrivere una lettera di domanda alla Superiore di Dodoma.

LA VOCE DI GESÙ ERA COSÌ FORTE CHE NON POTEVO PIÙ ATTENDERE.

Allora un giorno ritornai al mio paese, per confidare, prima alla mia mamma, la mia intenzione di voler diventare suora. La mia mamma con tutti i miei parenti furono contenti della mia decisione. Preparai, così, la mia valigetta e andai da Suor Francesca che mi fece accompagnare con il pulmino da Sr. Consuelo alla Casa di Formazione di Dodoma. E qui, con altre ragazze, iniziai il cammino di formazione religiosa, con lo studio del Catechismo e gli incontri con la Maestra.

Sentivo tanta gioia e volevo offrire a Gesù tutta me stessa. Questa letizia evangelica mi ha accompagnato sempre nell’ Aspirantato, nel Postulantato, nel Noviziato e come Juniores.

Sono venuta in Italia il 3 gennaio 2020, presso la Comunità di Santhià (Vercelli). Qui sono stata accolta con immensa gioia dalla Madre Generale e da tutte le suore, nonostante fosse proprio il tempo della pandemia che ci teneva isolati. Sono arrivata a Rionero in Vulture per la Festa della Venerabile Suor Maria Santina Collani. Ho pregato tanto quel giorno e nel mio cuore ho sentito una grande forza: veramente questa era la mia vocazione.

Chiedo a tutti una preghiera perché il mio giuramento dei Voti Perpetui, fatto il 18 settembre 2022 davanti a Dio e alla Chiesa – rappresentata dal nostro Vescovo di Melfi – Rapolla – Venosa Mons. Ciro Fanelli – e nelle mani della Madre Generale delle Sorelle Misericordiose, possa essere di sprone a tante ragazze che cercano la felicità della vita.


Suor Maria Juma

Sono nata a Kondoa, in Tanzania, il 26 novembre 1991. La mia famiglia è composta da padre, madre, tre sorelle e due fratelli.

STORIA DELLA MIA VOCAZIONE

Ero giovanissima quando, terminata la Scuola Media, feci una esperienza vocazionale nell’Istituto delle Suore Adoratrici del Preziosissimo Sangue.

Un giorno incontrai Suor Oliva Songolala, dell’Istituto Sorelle Misericordiose di Dodoma, che era venuta al mio paese per la vacanza e subito mi sono interessata della sua Congregazione. Ogni giorno sentivo forte nel cuore il richiamo di Gesù e il desiderio di voler essere una religiosa. Anche i miei famigliari erano favorevoli alla mia decisione. Un altro giorno chiedo a Sr. Oliva, come dovevo fare per essere accettata nel loro Istituto ed Ella mi diede tutte le indicazioni. Soltanto dopo la riposta alla mia domanda da parte della Superiora delle Sorelle Misericordiose, il mio Parroco, con il permesso dei miei genitori, mi accompagnò a Dodoma. Parlammo con la Superiora Suor Francesca Ferrari e venni subito accettata con gioia da tutte le sorelle.

Lo Spirito Santo, ogni giorno nella Santa Comunione, colmava il mio cuore di tanta gioia e serenità al solo pensiero di ed essere tutta di Gesù. Durante la mia formazione nelle varie tappe della Vita Religiosa avevo sempre tanta voglia di stare in cappella, davanti a Gesù Eucaristia: volevo approfondire la conoscenza di Gesù e studiavo la Parola di Dio.

Arrivai in Italia due anni fa, e nella Comunità di Santhià (Vercelli) venni accolta con amore da Madre Valeria, e da tutte le suore. Durante la Festa di Suor Maria Santina Collani scesi a Rionero in Vulture dove venni aiutata e accompagnata nel cammino di preparazione dal Padre Spirituale e dalla Comunità, fino ad oggi, che con la grazia del Signore ho pronunciato i miei Voti Perpetui alla presenza del nostro amato Vescovo di Melfi – Rapolla –Venosa, Mons. Ciro Fanelli, e della Superiora Generale Madre Valeria Dema e di tutta la Comunità rionerese.

Ringrazio la Madonna, Madre di Misericordia per il dono della vocazione e chiedo a tutti una preghiera affinché io possa essere sempre fedele al mio sposo Gesù.

 


MESSAGGIO DEL VESCOVO PER L’INIZIO DEL NUOVO ANNO SCOLASTICO 2022/23

VALORIZZATE IL TEMPO PRESENTE, PER COSTRUIRE UN FUTURO MIGLIORE

CIRO FANELLI
VESCOVO DI MELFI–RAPOLLA-VENOSA

MESSAGGIO PER L’INIZIO DEL NUOVO ANNO SCOLASTICO 2022-2023

“VALORIZZATE IL TEMPO PRESENTE,
PER COSTRUIRE UN FUTURO MIGLIORE”

 

 

Care studentesse e cari studenti…

1. Giovani gioiosi e fieri!
In questo inizio di anno mentre entrate nelle vostre aule scolastiche – vi immagino pieni di gioia e di entusiasmo nel dare inizio al tempo della scuola, ma anche ricchi di sana fierezza! Fierezza e gioia per ciò che state facendo: la scuola!
Noi adulti, con grande sincerità, dobbiamo riconoscere che, purtroppo, l’ora presente, che per voi coincide con una tappa bella e importante della vostra vita, non è delle migliori.
Questo periodo storico, malgrado gli sforzi di donne e uomini di buona volontà, coincide con una fase difficile per l’intera umanità, che, dopo i grandi danni causati dalla pandemia, la brutalità delle tante guerre, note e meno note, richiede l’ascolto del grido di dolore dei poveri e della “madre terra”.

2. Il valore sociale del servizio educativo
Rientrando nelle vostre aule scolastiche, sarete accolti con un credito di fiducia da adulti che hanno dedicato la loro vita alla formazione culturale delle giovani generazioni: i vostri dirigenti scolastici, i docenti e il personale non docente, i quali vivono la loro professionalità come servizio, con competenza ed entusiasmo, nonostante le difficoltà che sono chiamati ad affrontare. Anche ad essi va il mio saluto e il mio grazie!
Il servizio educativo è stato, e continua ad essere, un compito di grande rilievo sociale. Attraverso la cultura, esso è l’espressione di un impegno teso ad aiutare la società contemporanea a costituirsi come “civiltà del dialogo”, dove le differenze di ogni tipo possano serenamente convivere insieme.
Questo compito educativo assume oggi un particolare valore: esso è buon fermento per le nostre comunità, che risentono pesantemente del duplice dramma della disoccupazione e della diminuzione progressiva della popolazione, che portano inevitabilmente ad una crescente desertificazione dei nostri paesi e ad un loro conseguente impoverimento.

3. La scuola: laboratorio di speranza
Proprio per questi presupposti, legati al contesto mondiale e locale, la scuola, con le sue ore di lezione e di studio, diventa un vero laboratorio di speranza.
Ogni ora di lezione, se ben fatta e se accompagnata dall’approfondimento con lo studio personale, è tempo di speranza, perché dedicato alla trasformazione reale di questo nostro mondo, attraverso il miglioramento di voi stessi.
Il mondo di oggi ha fortemente bisogno di giovani formati, propositivi, creativi, innovativi e acuti per uscire dal labirinto culturale e sociale in cui, in alcune circostanze, sembra che ci muoviamo. I nemici da combattere per uscirne vittoriosi sono: la superficialità, l’indifferenza, la mediocrità e il pensiero pessimistico che ci portano a credere che nulla può cambiare.
Io sono convinto che gli adulti, vedendo giovani che mostrano di credere con convinzione nei valori dell’amicizia e dell’impegno, della pace e della giustizia, ritroveranno la forza morale necessaria per creare concreti presupposti sociali, economici e culturali, affinché il futuro possa essere davvero spazio vitale della vostra piena realizzazione.

4. Il “sogno” di Dio sull’umanità: un’umanità libera e inclusiva
In questa prospettiva, il tempo dedicato allo studio diverrà lo strumento più adeguato per condurvi alla piena comprensione di ciò che sta accadendo attorno a voi per rendervi capaci di “combattere” con intelligenza, fermezza e coraggio contro tutto ciò che non è degno dell’uomo e non appartiene al sogno di Dio sull’umanità.
Attraverso due importanti encicliche, “Fratelli tutti” e “Laudato si”, che vi invito a leggere, Papa Francesco, con un linguaggio chiaro ma incisivo, ci ricorda che quel “sogno” non ha limiti ed è intrinsecamente buono e bello, perché vede un’umanità libera, autonoma, emancipata, orientata all’armonia, alla pace e alla giustizia!
Per questa ragione vi invito a vivere il tempo dedicato alla scuola, come un tempo prezioso, che vi viene donato per divenire giovani nuovi, “giovani per gli altri”, aperti al mondo, generosi e attenti.
Anche quell’ora di studio, che a volte può essere faticosa e noiosa, sarà invece realmente efficace. Le conoscenze, le abilità e le relazioni acquisite e maturate nella scuola, se vissute attivamente e non subite passivamente, vi consentiranno di registrare una profonda trasformazione del cuore e della mente.

5. Il valore del tempo presente
Siate profondamente convinti che il cambiamento verso il quale siete chiamati a tendere e di cui soltanto voi siete i veri protagonisti avrà anche importanti riflessi sul contesto in cui vivete quotidianamente.
La trasformazione, che ogni studente vive, si misura verificando, da una parte le competenze che voi state conseguendo, anche in vista del vostro futuro professionale, e, dall’altra, allargando le attitudini di comunione sociale che state maturando.
Con grande fiducia vi esorto a non dimenticare mai, nel vostro processo di crescita, di aver cura di chi è più debole e di riservarvi spazi concreti per il servizio ai poveri, ai meno fortunati, ai malati, agli anziani, alle persone diversamente abili e comunque a coloro che non godono di condizioni simili alla vostra.
In questo modo, la scuola, con le sue ore di studio, diverrà per voi “storia”: la vostra storia, quella che costruisce la vostra identità, la vostra famiglia, i vostri luoghi, le vostre amicizie… Ed è quella stessa storia che ci interconnette al mondo intero, che è distante da noi ma anche molto vicino, e permette ad ognuno di comprendersi profondamente come un “capolavoro” irrepetibile.
Cari giovani, ragazze e ragazzi, non potremo mai capire chi siamo e dove andiamo senza capire ciò che siamo stati.

6. Siate cercatori della bellezza e della verità!
Le vostre giornate si compongono, infatti, di tante, infinite e innumerevoli ore, distribuite tra la famiglia, gli amici, la scuola, lo sport, lo svago, ecc. Tutti gli attimi della vita hanno un valore immenso. Lo studio non è tutto, ma può aiutarvi a vivere ogni cosa in modo creativo, perché, trasformandovi nell’interiorità, vi renderà capaci di preparare positivamente il vostro futuro: maggiore sarà l’impegno che dedicherete allo studio, migliore sarà l’effetto di quel tempo per voi e per chi vi circonda!
In quelle ore di studio prendete coscienza della realtà viva, non cedete agli incantesimi delle mode passeggere, che spesso anestetizzano le coscienze e ottenebrano l’intelligenza.
Ricordatevi che, come ci insegna Papa Francesco, la realtà prevale sulle idee!
La nostra realtà, in tutte le sue sfaccettature, va conosciuta e amata per poterla cambiare.
Ogni uomo è un cercatore di bellezza e di verità: è la sua natura più profonda. Ma per accostarci alla bellezza e alla verità, dobbiamo renderci sensibili il più possibile alla realtà vera e concreta. Esercitatevi in ogni modo ad osservare e riconoscere ciò che vi circonda con gli innumerevoli rivoli di bellezza che l’attraversano. Fatevi aiutare dai vostri docenti; non abbiate paura di capire: si impara anche attraverso l’arte di porsi e fare domande.
Assumetevi la responsabilità di ciò che capite e condividete e difendete le vostre posizioni!

7. Gustate ogni giorno il valore grande della vita
Il mio augurio per voi? Già da ora, possiate gustare una buona vita!
Così dicendo, vorrei auspicare che essa, per voi, sia sempre un’opportunità non sia mai un ostacolo alla piena realizzazione,.
Pertanto, gioite della compagnia degli amici, della vicinanza della famiglia, del sostegno della vostra scuola.
Sognate e preparate subito un futuro grande! Lo studio resta sempre un mezzo importante per protendersi verso il futuro, gustando l’oggi e riempendolo di senso e di significato!
Studiate tanto e bene in quelle ore che vi saranno date: approfondite ogni materia, sapendo che si lavora nel piccolo, con ciò che ci è molto vicino, ma con una prospettiva più ampia, sempre più ampia, del tutto rispetto alla parte.
A conclusione di questo messaggio per l’inizio di un nuovo anno scolastico, voglio condividere con voi una riflessione che mi interroga molto, la quale muove dal presupposto che “bisogna sempre allargare lo sguardo per riconoscere un bene più grande che porterà benefici a tutti noi. Però, occorre farlo senza evadere, senza sradicamenti. È necessario affondare le radici nella terra fertile e nella storia del proprio luogo, che è un dono di Dio. […] il tutto è più delle parti, ed è anche più della loro semplice somma” (Papa Francesco, “Fratelli tutti”, n. 145).

Mentre vi saluto tutti con affetto e amicizia, vi auguro un buon anno scolastico!

Melfi, 6 settembre 2022.

+ Ciro Fanelli
Vescovo

 

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RINVIATO IL CONCERTO DEI GEN ROSSO

Annullata la data del 20 agosto a Lavello

Il concerto dei GEN ROSSO previsto per il 20 agosto presso il teatro San Mauro di Lavello, E’ STATO RINVIATO A DATA DA DESTINARSI.

FESTA DIOCESANA DELLE FAMIGLIE 2022

Domenica 26 giugno ore 16:30 - Parrocchia Sacro Cuore di Melfi

FESTA DIOCESANA DELLE FAMIGLIE

Domenica 26 giugno, a partire dalle ore 16.30, presso la Parrocchia Sacro Cuore di Melfi, si terrà la FESTA DIOCESANA DELLE FAMIGLIE, in concomitanza con la chiusura del X Incontro Mondiale delle Famiglie.

Il programma prevede animazione per bambini e ragazzi, uno spettacolo musicale e la celebrazione eucaristica presieduta dal Vescovo Mons. Ciro Fanelli con il mandato alle famiglie.

Ufficio Diocesano Pastorale Familiare

CAVA DI MONTE CRUGNAME – COMUNICATO

Ufficio della Pastorale Sociale e Legalità

 

COMUNICATO CAVA-MONTE CRUGNAME

Il Pianeta che Vogliamo

Accogliamo le indicazioni di Papa Francesco contenute nell’esortazione apostolica Evangelii gaudium (183):

“Nessuno può esigere da noi che releghiamo la religione alla segreta intimità delle persone, senza alcuna influenza sulla vita sociale e nazionale, senza preoccuparci per la salute delle istituzioni della società civile, senza esprimersi sugli avvenimenti che interessano i cittadini…Una fede autentica – che non è mai comoda e individualista – implica sempre un profondo desiderio di cambiare il mondo, di trasmettere valori, di lasciare qualcosa di migliore dopo il nostro passaggio sulla terra”.

  1. Nel prendere atto della Deliberazione della Giunta Regionale n. 253 del 04 maggio u.s., con la quale si esprime giudizio favorevole di compatibilità ambientale e si rilasciano autorizzazione mineraria e autorizzazione alle emissioni in atmosfera per la coltivazione della cava di quarzareniti in località Monte Crugname nel comune di Melfi, esprimiamo il nostro più profondo sconcerto nel considerare la portata della decisione assunta, alla luce delle sfide a cui ci pongono le encicliche Laudato Sì e Fratelli Tutti circa il rischio che l’attività umana si trasformi in un idolo di “economia che uccide” in cui il profitto venga anteposto ad ogni altro valore.
    La Laudato Sì è motore di cambiamento, “A nulla ci servirà descrivere i sintomi, se non riconosciamo la radice umana della crisi ecologica” (101).
  1. Importante richiamare anche il recente orientamento parlamentare che ha condotto alla modifica degli articoli 9 e 41 della nostra Costituzione allo scopo di rafforzare la tutela dell’ambiente, della biodiversità, degli ecosistemi e che si aggiunge alla previgente tutela paesaggistica e storica, oltre che artistica.
    Il nostro Vescovo, Mons. Ciro Fanelli, nel Convegno Pastorale Diocesano 2021, ci ha esortati a crescere nella fraternità, nel dialogo, nella comunicazione. Pertanto, nell’interesse nostro e delle future generazioni, non possiamo né tacere, né girare lo sguardo dall’altra parte rispetto a questo evidente scollamento che si registra tra le decisioni assunte a livello regionale e la voce dei cittadini che abitano il territorio del Vulture, con le loro ansie e le legittime preoccupazioni rispetto alla possibilità di un futuro negato. Il magistero della Chiesa, al n. 1 della NOTA DOTTRINALE circa alcune questioni riguardanti l’impegno e il comportamento dei cattolici nella vita politica, ci ricorda come “Le attuali società democratiche…richiedono nuove e più ampie forme di partecipazione alla vita pubblica…La vita in un sistema politico democratico non potrebbe svolgersi proficuamente senza l’attivo, responsabile e generoso coinvolgimento da parte di tutti, «sia pure con diversità e complementarità di forme, livelli, compiti e responsabilità»”.
  1. Senza dimenticare le nuove e maggiori tutele previste sempre dalla Carta costituzionale che, all’art. 41, prevede un più equo bilanciamento tra legittimità dell’iniziativa economica e salvaguardia dell’utilità sociale, della salute e dell’ambiente. Questo è sicuramente uno dei nodi della questione, ovvero la necessità di potenziare la possibilità di dialogo dei cittadini con le istituzioni. Un dialogo che si traduca in ascolto dei bisogni dei territori, che faccia fronte ad un nuovo umanesimo, che abbracci anche la cura della casa comune per essere custodi della bellezza del creato e promotori di speranza. Legittimamente, cittadini e associazioni si sarebbero attesi una ben diversa sensibilità, da parte dei vertici regionali, rispetto alla preoccupazione di tutti sul tema Monte Crugname anche in considerazione delle forti perplessità circa le ricadute di ordine occupazionale e di sviluppo del Vulture. La visione, per noi profetica, da assumere è quella dell’”ecologia integrale” che parta da un punto di vista più ampio, capace di abbracciare i vari piani in gioco per superare, tra gli altri, l’antagonismo sviluppo contro sostenibilità.
  1. E tutto questo accade mentre, per come si apprende dagli organi di stampa, pendono sia indagini istruttorie da parte della Soprintendenza, sugli aspetti di carattere archeologico e paesaggistico, sia un ricorso straordinario al Presidente della Repubblica, promosso da un gruppo di cittadini, preoccupati delle conseguenze di una decisione di siffatta portata, e da aziende agroalimentari già operanti sullo stesso territorio che dovrebbe, in futuro, ospitare la cava.
    Una decisione di così grave impatto in una località a ridosso del delicato ecosistema del Parco del Vulture, avrebbe meritato tempi più distesi e una visione più ampia della complessità che il nostro “bene comune” presenta. Grande e sincero è il rammarico per una decisione, che per quanto si voglia ritenere legittima sul piano formale, rischia di esporre la nostra “madre terra” a conseguenze irrimediabili.
    Ascoltiamo il grido di una intera comunità che vuole difendere un pezzo della propria storia…la propria terra. Una terra che ci è stata consegnata dai nostri padri e che nello stesso tempo consideriamo presa in prestito dai nostri figli. Dobbiamo dunque e vogliamo riconsegnarla in tutta la sua bellezza, quella bellezza con cui ha parlato a ciascuno di NOI, quella bellezza che appartiene a NOI tutti e che non possiamo certo tradire per il beneficio di pochi.

Abbiamo bisogno di una visione di futuro: “Prima di chiederci COSA vogliamo fare occorre riflettere su CHI vogliamo essere e verso DOVE vogliamo andare”. Instrumentum Laboris (Taranto 2021).

Ciò che intendiamo promuovere è la cultura dell’incontro: “come popolo ci appassiona il volerci incontrare, il cercare punti di contatto, gettare ponti, progettare qualcosa che coinvolga tutti.”  Fratelli Tutti (216).

I Direttori

Ufficio della Pastorale Sociale e Legalità

Diocesi di Melfi-Rapolla-Venosa


IN CAMMINO PER L’AMBIENTE – IL PIANETA CHE VOGLIAMO

Agorà dei diritti - 1° Edizione - Domenica 22 maggio 2022

Ufficio della Pastorale Sociale e Legalità

Agorà dei Diritti – 1° Edizione

Custodire, promuovere e difendere il creato: è la sfida che ci attende; è un dovere e una responsabilità verso le future generazioni; è aprirsi alla speranza.

Per la 1° Edizione di “Agorà dei diritti” doppio appuntamento:

IN CAMMINO PER L’AMBIENTE

“Sulle orme di San Guglielmo”

Domenica 22 maggio, inizio ore 8:00 – Chiesa dell’Incoronata, Melfi

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STAFFETTA PER L’AMBIENTE

“Ed ecologia integrale”

Sabato 28 maggio, inizio ore 9:00 – Piazza Abele Mancini, Melfi