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Credere da Dio… – Don Alberto Ravagnani incontra i giovani della Diocesi

Mercoledì 11 gennaio ore 17.30 a Rionero Auditorium Centro Sociale

CREDERE DA DIO!
Mercoledì 11 gennaio ore 17.30 a Rionero Auditorium Centro Sociale

Quanto è difficile credere? Ma quanto è bello ed appagante credere? È possibile oggi, in questo nostro mondo, credere per degli adolescenti e dei giovani?
Vorremmo trovare delle risposte chiare a queste domande, ma non è sempre possibile!
Tuttavia è importante continuare a porsi le domande!
Ed è quello che faremo mercoledì 11 gennaio alle ore 17.30 a Rionero presso l’Auditorium del Centro sociale: con i nostri giovani ascoltaremo l’esperienza di convinto educatore di don Alberto Ravagnani, giovane sacerdote della Diocesi di Milano ed esperto nella comunicazione e nell’uso dei linguaggi social. Il confronto tra esperienze diverse ed appassionate di servizio ai giovani possa diventare per tutti occasione di crescita!

In Ascolto della “Città” – Cammino Sinodale

29 novembre 2022 ore 18:00 - AULA CONSILIARE COMUNE DI MELFI

CAMMINO SINODALE

CHIESA DI MELFI-RAPOLLA-VENOSA

In ascolto della “Città”

29 novembre 2022 ore 18:00 – Aula Consiliare del Comune di Melfi
Diretta Facebook dell’evento su TG7 Basilicata

Introduce: Donatina Allamprese (Co-direttore Ufficio Pastorale Sociale e Legalità)

Modera: Tanino Araneo (Presidente MEIC)

Saluto del Sindaco di Melfi Giuseppe Maglione

Dialogo con il Relatore: Prof. Don Rocco D’Ambrosio (Pontificia Università Gregoriana)

“La fatica di ricercare insieme: il bene della città e il suo sviluppo”

Conclusioni del nostro Vescovo Mons. Ciro Fanelli

In continuità con il Cammino Sinodale, la Chiesa di Melfi-Rapolla-Venosa con il suo Vescovo Mons. Ciro Fanelli, Il MEIC, l’Ufficio di Pastorale Sociale e Legalità e le Aggregazioni laicali, incontreranno le Istituzioni, i Sindacati e il mondo associativo che operano sul territorio diocesano.

L’incontro si terrà nell’Aula Consiliare del Comune di Melfi, il 29 novembre alle ore 18 sul tema “In Ascolto della Città” con l’intervento del prof. Rocco D’Ambrosio, ordinario di filosofia politica presso la Facoltà di Filosofia della Pontificia Università Gregoriana di Roma.

Tutti siamo chiamati a fare rete in un costante e continuo dialogo, accogliendo i bisogni e ripensando il nostro presente con uno sguardo aperto e fiducioso al futuro alla cui costruzione tutti dobbiamo sentirci interpellati.

L’attuale contesto sociale nella sua complessità e problematicità – spopolamento delle aree interne, crisi occupazionale, emergenze climatiche e ambientali, solo per citarne alcune – richiederebbe, da parte di ciascuno, un surplus di attenzione, analisi ed impegno, affinché si possano mettere in campo tutte le energie positive e avviare percorsi di rinascita.

S. Cecilia – incontro per animatori liturgico-musicali

22 novembre ore 20 - Convento delle suore Antoniane a Rionero

L’iniziativa proposta dalla Commissione Diocesana di Musica Sacra insieme al Coro Interparrocchiale Theotokos di Rionero nella memoria di Santa Cecilia patrona dei musicisti, per il 22 novembre alle ore 20 presso il Convento delle suore Antoniane a Rionero. L’ incontro sarà introdotto da Suor Regilene Pereira (R.F.S.A) responsabile Coro Theotokos, “Pur essendo molti, siamo un solo corpo in Cristo”  si parlerà del cammino sinodale in ambito musicale con riferimento alla realtà rionerese, poi il tema“In corde suo soli Domino decantabat”  sulle orme di Santa Cecilia con la relazione di p. Tony Leva, presidente della Commissione Diocesana di Musica Sacra ed infine il prezioso momento di preghiera con il nostro Vescovo S.E. Mons. Ciro Fanelli, con l’intercessione di Santa Cecilia.

Ottobre Missionario 2022

Di me sarete testimoni - Vite che parlano

“Di me sarete testimoni” (At 1,8) Vite che parlano

La Giornata Missionaria Mondiale 2022 trova il suo principale riferimento tematico nel messaggio di Papa Francesco, pubblicato il 6 gennaio scorso, che porta il titolo «Di me sarete testimoni»(At 1,8). Il Papa ci dice: «Come Cristo è il primo inviato, cioè missionario del Padre (cfr Gv 20,21) e, in quanto tale, è il suo “testimone fedele” (cfr Ap 1,5), così ogni cristiano è chiamato a essere missionario e testimone di Cristo. E la Chiesa, comunità dei discepoli di Cristo, non ha altra missione se non quella di evangelizzare il mondo, rendendo testimonianza a Cristo. L’identità della Chiesa è evangelizzare».

STORIA DELLA MIA VOCAZIONE – I RACCONTI DI SUOR GISELA E SUOR MARIA

Dopo i Voti Perpetui del 18 settembre 2022

Dopo aver pronunciato i Voti Perpetui nella Congregazione delle Sorelle Misericordiose, Suor Gisela e Suor Maria condividono con noi la storia della loro vocazione.

 

 


Suor Gisela Lukinja

Sono nata a Iringa, in Tanzania, il 15 novembre 1990. La mia famiglia è composta da padre, madre, cinque sorelle e cinque fratelli.

STORIA DELLA MIA VOCAZIONE

Avevo 14 anni e provai un desiderio forte di voler essere tutta di Gesù, quando studiavo catechismo dalle Suore di Santa Teresa del Bambino Gesù.

Abitavo a Kibaigwa, dalla mia Zia, mentre frequentavo le Scuole pubbliche perché, al mio Paese non c’erano.

Ogni domenica andando alla Santa Messa, incontravo Suor Francesca Ferrari delle Sorelle Misericordiose, e ogni volta sentivo un grande desiderio di voler diventare suora come Lei. Un giorno confidai a Sr. Francesca i miei sentimenti ed Ella mi suggerì di scrivere una lettera di domanda alla Superiore di Dodoma.

LA VOCE DI GESÙ ERA COSÌ FORTE CHE NON POTEVO PIÙ ATTENDERE.

Allora un giorno ritornai al mio paese, per confidare, prima alla mia mamma, la mia intenzione di voler diventare suora. La mia mamma con tutti i miei parenti furono contenti della mia decisione. Preparai, così, la mia valigetta e andai da Suor Francesca che mi fece accompagnare con il pulmino da Sr. Consuelo alla Casa di Formazione di Dodoma. E qui, con altre ragazze, iniziai il cammino di formazione religiosa, con lo studio del Catechismo e gli incontri con la Maestra.

Sentivo tanta gioia e volevo offrire a Gesù tutta me stessa. Questa letizia evangelica mi ha accompagnato sempre nell’ Aspirantato, nel Postulantato, nel Noviziato e come Juniores.

Sono venuta in Italia il 3 gennaio 2020, presso la Comunità di Santhià (Vercelli). Qui sono stata accolta con immensa gioia dalla Madre Generale e da tutte le suore, nonostante fosse proprio il tempo della pandemia che ci teneva isolati. Sono arrivata a Rionero in Vulture per la Festa della Venerabile Suor Maria Santina Collani. Ho pregato tanto quel giorno e nel mio cuore ho sentito una grande forza: veramente questa era la mia vocazione.

Chiedo a tutti una preghiera perché il mio giuramento dei Voti Perpetui, fatto il 18 settembre 2022 davanti a Dio e alla Chiesa – rappresentata dal nostro Vescovo di Melfi – Rapolla – Venosa Mons. Ciro Fanelli – e nelle mani della Madre Generale delle Sorelle Misericordiose, possa essere di sprone a tante ragazze che cercano la felicità della vita.


Suor Maria Juma

Sono nata a Kondoa, in Tanzania, il 26 novembre 1991. La mia famiglia è composta da padre, madre, tre sorelle e due fratelli.

STORIA DELLA MIA VOCAZIONE

Ero giovanissima quando, terminata la Scuola Media, feci una esperienza vocazionale nell’Istituto delle Suore Adoratrici del Preziosissimo Sangue.

Un giorno incontrai Suor Oliva Songolala, dell’Istituto Sorelle Misericordiose di Dodoma, che era venuta al mio paese per la vacanza e subito mi sono interessata della sua Congregazione. Ogni giorno sentivo forte nel cuore il richiamo di Gesù e il desiderio di voler essere una religiosa. Anche i miei famigliari erano favorevoli alla mia decisione. Un altro giorno chiedo a Sr. Oliva, come dovevo fare per essere accettata nel loro Istituto ed Ella mi diede tutte le indicazioni. Soltanto dopo la riposta alla mia domanda da parte della Superiora delle Sorelle Misericordiose, il mio Parroco, con il permesso dei miei genitori, mi accompagnò a Dodoma. Parlammo con la Superiora Suor Francesca Ferrari e venni subito accettata con gioia da tutte le sorelle.

Lo Spirito Santo, ogni giorno nella Santa Comunione, colmava il mio cuore di tanta gioia e serenità al solo pensiero di ed essere tutta di Gesù. Durante la mia formazione nelle varie tappe della Vita Religiosa avevo sempre tanta voglia di stare in cappella, davanti a Gesù Eucaristia: volevo approfondire la conoscenza di Gesù e studiavo la Parola di Dio.

Arrivai in Italia due anni fa, e nella Comunità di Santhià (Vercelli) venni accolta con amore da Madre Valeria, e da tutte le suore. Durante la Festa di Suor Maria Santina Collani scesi a Rionero in Vulture dove venni aiutata e accompagnata nel cammino di preparazione dal Padre Spirituale e dalla Comunità, fino ad oggi, che con la grazia del Signore ho pronunciato i miei Voti Perpetui alla presenza del nostro amato Vescovo di Melfi – Rapolla –Venosa, Mons. Ciro Fanelli, e della Superiora Generale Madre Valeria Dema e di tutta la Comunità rionerese.

Ringrazio la Madonna, Madre di Misericordia per il dono della vocazione e chiedo a tutti una preghiera affinché io possa essere sempre fedele al mio sposo Gesù.

 


MESSAGGIO DEL VESCOVO PER L’INIZIO DEL NUOVO ANNO SCOLASTICO 2022/23

VALORIZZATE IL TEMPO PRESENTE, PER COSTRUIRE UN FUTURO MIGLIORE

CIRO FANELLI
VESCOVO DI MELFI–RAPOLLA-VENOSA

MESSAGGIO PER L’INIZIO DEL NUOVO ANNO SCOLASTICO 2022-2023

“VALORIZZATE IL TEMPO PRESENTE,
PER COSTRUIRE UN FUTURO MIGLIORE”

 

 

Care studentesse e cari studenti…

1. Giovani gioiosi e fieri!
In questo inizio di anno mentre entrate nelle vostre aule scolastiche – vi immagino pieni di gioia e di entusiasmo nel dare inizio al tempo della scuola, ma anche ricchi di sana fierezza! Fierezza e gioia per ciò che state facendo: la scuola!
Noi adulti, con grande sincerità, dobbiamo riconoscere che, purtroppo, l’ora presente, che per voi coincide con una tappa bella e importante della vostra vita, non è delle migliori.
Questo periodo storico, malgrado gli sforzi di donne e uomini di buona volontà, coincide con una fase difficile per l’intera umanità, che, dopo i grandi danni causati dalla pandemia, la brutalità delle tante guerre, note e meno note, richiede l’ascolto del grido di dolore dei poveri e della “madre terra”.

2. Il valore sociale del servizio educativo
Rientrando nelle vostre aule scolastiche, sarete accolti con un credito di fiducia da adulti che hanno dedicato la loro vita alla formazione culturale delle giovani generazioni: i vostri dirigenti scolastici, i docenti e il personale non docente, i quali vivono la loro professionalità come servizio, con competenza ed entusiasmo, nonostante le difficoltà che sono chiamati ad affrontare. Anche ad essi va il mio saluto e il mio grazie!
Il servizio educativo è stato, e continua ad essere, un compito di grande rilievo sociale. Attraverso la cultura, esso è l’espressione di un impegno teso ad aiutare la società contemporanea a costituirsi come “civiltà del dialogo”, dove le differenze di ogni tipo possano serenamente convivere insieme.
Questo compito educativo assume oggi un particolare valore: esso è buon fermento per le nostre comunità, che risentono pesantemente del duplice dramma della disoccupazione e della diminuzione progressiva della popolazione, che portano inevitabilmente ad una crescente desertificazione dei nostri paesi e ad un loro conseguente impoverimento.

3. La scuola: laboratorio di speranza
Proprio per questi presupposti, legati al contesto mondiale e locale, la scuola, con le sue ore di lezione e di studio, diventa un vero laboratorio di speranza.
Ogni ora di lezione, se ben fatta e se accompagnata dall’approfondimento con lo studio personale, è tempo di speranza, perché dedicato alla trasformazione reale di questo nostro mondo, attraverso il miglioramento di voi stessi.
Il mondo di oggi ha fortemente bisogno di giovani formati, propositivi, creativi, innovativi e acuti per uscire dal labirinto culturale e sociale in cui, in alcune circostanze, sembra che ci muoviamo. I nemici da combattere per uscirne vittoriosi sono: la superficialità, l’indifferenza, la mediocrità e il pensiero pessimistico che ci portano a credere che nulla può cambiare.
Io sono convinto che gli adulti, vedendo giovani che mostrano di credere con convinzione nei valori dell’amicizia e dell’impegno, della pace e della giustizia, ritroveranno la forza morale necessaria per creare concreti presupposti sociali, economici e culturali, affinché il futuro possa essere davvero spazio vitale della vostra piena realizzazione.

4. Il “sogno” di Dio sull’umanità: un’umanità libera e inclusiva
In questa prospettiva, il tempo dedicato allo studio diverrà lo strumento più adeguato per condurvi alla piena comprensione di ciò che sta accadendo attorno a voi per rendervi capaci di “combattere” con intelligenza, fermezza e coraggio contro tutto ciò che non è degno dell’uomo e non appartiene al sogno di Dio sull’umanità.
Attraverso due importanti encicliche, “Fratelli tutti” e “Laudato si”, che vi invito a leggere, Papa Francesco, con un linguaggio chiaro ma incisivo, ci ricorda che quel “sogno” non ha limiti ed è intrinsecamente buono e bello, perché vede un’umanità libera, autonoma, emancipata, orientata all’armonia, alla pace e alla giustizia!
Per questa ragione vi invito a vivere il tempo dedicato alla scuola, come un tempo prezioso, che vi viene donato per divenire giovani nuovi, “giovani per gli altri”, aperti al mondo, generosi e attenti.
Anche quell’ora di studio, che a volte può essere faticosa e noiosa, sarà invece realmente efficace. Le conoscenze, le abilità e le relazioni acquisite e maturate nella scuola, se vissute attivamente e non subite passivamente, vi consentiranno di registrare una profonda trasformazione del cuore e della mente.

5. Il valore del tempo presente
Siate profondamente convinti che il cambiamento verso il quale siete chiamati a tendere e di cui soltanto voi siete i veri protagonisti avrà anche importanti riflessi sul contesto in cui vivete quotidianamente.
La trasformazione, che ogni studente vive, si misura verificando, da una parte le competenze che voi state conseguendo, anche in vista del vostro futuro professionale, e, dall’altra, allargando le attitudini di comunione sociale che state maturando.
Con grande fiducia vi esorto a non dimenticare mai, nel vostro processo di crescita, di aver cura di chi è più debole e di riservarvi spazi concreti per il servizio ai poveri, ai meno fortunati, ai malati, agli anziani, alle persone diversamente abili e comunque a coloro che non godono di condizioni simili alla vostra.
In questo modo, la scuola, con le sue ore di studio, diverrà per voi “storia”: la vostra storia, quella che costruisce la vostra identità, la vostra famiglia, i vostri luoghi, le vostre amicizie… Ed è quella stessa storia che ci interconnette al mondo intero, che è distante da noi ma anche molto vicino, e permette ad ognuno di comprendersi profondamente come un “capolavoro” irrepetibile.
Cari giovani, ragazze e ragazzi, non potremo mai capire chi siamo e dove andiamo senza capire ciò che siamo stati.

6. Siate cercatori della bellezza e della verità!
Le vostre giornate si compongono, infatti, di tante, infinite e innumerevoli ore, distribuite tra la famiglia, gli amici, la scuola, lo sport, lo svago, ecc. Tutti gli attimi della vita hanno un valore immenso. Lo studio non è tutto, ma può aiutarvi a vivere ogni cosa in modo creativo, perché, trasformandovi nell’interiorità, vi renderà capaci di preparare positivamente il vostro futuro: maggiore sarà l’impegno che dedicherete allo studio, migliore sarà l’effetto di quel tempo per voi e per chi vi circonda!
In quelle ore di studio prendete coscienza della realtà viva, non cedete agli incantesimi delle mode passeggere, che spesso anestetizzano le coscienze e ottenebrano l’intelligenza.
Ricordatevi che, come ci insegna Papa Francesco, la realtà prevale sulle idee!
La nostra realtà, in tutte le sue sfaccettature, va conosciuta e amata per poterla cambiare.
Ogni uomo è un cercatore di bellezza e di verità: è la sua natura più profonda. Ma per accostarci alla bellezza e alla verità, dobbiamo renderci sensibili il più possibile alla realtà vera e concreta. Esercitatevi in ogni modo ad osservare e riconoscere ciò che vi circonda con gli innumerevoli rivoli di bellezza che l’attraversano. Fatevi aiutare dai vostri docenti; non abbiate paura di capire: si impara anche attraverso l’arte di porsi e fare domande.
Assumetevi la responsabilità di ciò che capite e condividete e difendete le vostre posizioni!

7. Gustate ogni giorno il valore grande della vita
Il mio augurio per voi? Già da ora, possiate gustare una buona vita!
Così dicendo, vorrei auspicare che essa, per voi, sia sempre un’opportunità non sia mai un ostacolo alla piena realizzazione,.
Pertanto, gioite della compagnia degli amici, della vicinanza della famiglia, del sostegno della vostra scuola.
Sognate e preparate subito un futuro grande! Lo studio resta sempre un mezzo importante per protendersi verso il futuro, gustando l’oggi e riempendolo di senso e di significato!
Studiate tanto e bene in quelle ore che vi saranno date: approfondite ogni materia, sapendo che si lavora nel piccolo, con ciò che ci è molto vicino, ma con una prospettiva più ampia, sempre più ampia, del tutto rispetto alla parte.
A conclusione di questo messaggio per l’inizio di un nuovo anno scolastico, voglio condividere con voi una riflessione che mi interroga molto, la quale muove dal presupposto che “bisogna sempre allargare lo sguardo per riconoscere un bene più grande che porterà benefici a tutti noi. Però, occorre farlo senza evadere, senza sradicamenti. È necessario affondare le radici nella terra fertile e nella storia del proprio luogo, che è un dono di Dio. […] il tutto è più delle parti, ed è anche più della loro semplice somma” (Papa Francesco, “Fratelli tutti”, n. 145).

Mentre vi saluto tutti con affetto e amicizia, vi auguro un buon anno scolastico!

Melfi, 6 settembre 2022.

+ Ciro Fanelli
Vescovo

 

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RINVIATO IL CONCERTO DEI GEN ROSSO

Annullata la data del 20 agosto a Lavello

Il concerto dei GEN ROSSO previsto per il 20 agosto presso il teatro San Mauro di Lavello, E’ STATO RINVIATO A DATA DA DESTINARSI.