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BENI CULTURALI ECCLESIASTICI

 CONVEGNO REGIONALE  PROMOSSO DAL NUCLEO TUTELA PATRIMONIO CULTURALE  DI  BARI 
IN COLLABORAZIONE CON LA CONFERENZA EPISCOPALE  DI  BASILICATA

MELFI – SALONE DEGLI STEMMI – MARTEDI’ 27 NOVEMBRE – ORE 10.00 -12.30.  “Beni Culturali Ecclesiastici, Tutela e protezione tra presente e futuro”  PROGRAMMA SALUTI:  –  Mons. Ciro FANELLI,  Vescovo di Melfi  Rapolla Venosa; –   Dott.  Livio VALVANO  – Sindaco di Melfi; –  Gen. B. Rosario CASTELLO  – Comandante Carabinieri Regione Basilicata; –   Dott. Leonardo NARDELLA – Segretario regionale MIBAC INTERVENTI: –        Arch. Francesco CANESTRINI – Soprintendente Regione Basilicata Archeologia, Belle Arti e Paesaggio; –        Mons. Ciro GUERRA – Incaricato regionale CEB per i BB.CC.EE; –        Dott.ssa  Carolina NARDELLA – Soprintendenza  Archivistica Puglia e Basilicata; –        Capitano CC  Michelange   STEFANO – Comandante Nucleo Tutela Patrimonio Puglia e Basilicata. CONCLUSIONI: –        Mons. Vincenzo Carmine OROFINO – Vescovo di Tursi-Lagonegro – Vescovo Delegato CEB per i BB.CC.EE.

“PANE SPORCO”

Lo scorso 9 novembre nel Salone degli stemmi del Palazzo Vescovile in Melfi, si è tenuta la presentazione del libro “Pane sporco. Combattere la corruzione e la mafia con la cultura”, a cura dell’autore Alberti V., filosofo e storico, membro della consulta scientifica del Cortile dei Gentili; inoltre è officiale, per i temi politici, del Dicastero per lo sviluppo umano integrale presso la Santa Sede, dei relatori Giuseppe Grieco (direttore della Caritas diocesana), Don Marcello Cozzi (presidente del CE.ST.RI.M) e con moderatore Tonio Galotta (direttore dell’Ufficio diocesano Comunicazioni sociali). L’evento patrocinato e voluto dalla Diocesi di Melfi-Rapolla-Venosa, dalla Caritas diocesana e dall’associazione Famiglia Accoglienza e Vita, ha visto la partecipazione di numerosi uditori, tra cui le Forze Armate e, inoltre, la presenza e l’intervento del Vescovo Sua E. Mons. Ciro Fanelli.
“Pane sporco”, corruzione, mafia posti sul campo di battaglia dell’esistenza umana a scontrarsi con la Cultura, quella con la c maiuscola, che mira, appunto, al progresso della civiltà.
Da una parte dunque la cultura della mafia e della corruzione, dall’altra la Cultura intesa come intelligenza e bellezza proprie del patrimonio culturale italiano.
In seguito ai due autorevoli interventi dei relatori, oltre quello dell’autore, quelle che dovevano costituire le conclusioni dell’evento, affidate al Vescovo diocesano, in realtà sono state un invito chiaro e determinato ad un rinnovato inizio in cui: « trasparenza e fiducia sono le condizioni quanto mai necessarie al ben-essere della società civile ed ecclesiale».
La Chiesa diocesana che è in Melfi- Rapolla -Venosa, accogliendo e promuovendo tale presentazione avente come tema la corruzione e la mafia, « ha a cuore -ha concluso Mons. Fanelli- la legalità e lo sviluppo di una cultura dell’incontro che metta da parte e ostacoli con forza ogni forma, ogni cultura, ogni sporcizia che hanno il disgustevole “sapore” di ambiguità e che minano la promozione del umano».
 

GIORNATA MONDIALE DEI POVERI

 “Questo povero grida, il Signore lo ascolta” 
 
è il tema della seconda Giornata mondiale dei poveri istituita, come segno del Giubileo della Misericordia, nella domenica precedente la solennità di Cristo Re dell’Universo, quest’anno domenica 18 novembre.

Il Papa invita ogni comunità a vivere questa occasione per “creare tanti momenti di incontro e di amicizia, di solidarietà e di aiuto concreto”. Una chiamata quindi a conoscere e incontrare i poveri nelle nostre parrocchie perché la povertà non è un’entità astratta, ma “ha il volto di donne, di uomini e di bambini sfruttati per vili interessi, calpestati dalle logiche perverse del potere e del denaro”. Perché l’attenzione ai poveri – sottolinea il Papa nel messaggio– viene dallo Spirito, e “quando troviamo il modo di avvicinarci ai poveri, sappiamo che il primato spetta a lui, che ha aperto i nostri occhi e il nostro cuore alla conversione”. “Non è di protagonismo che i poveri hanno bisogno – dice Papa Francesco – ma di amore che sa nascondersi e dimenticare il bene fatto”.Il passaggio che rappresenta il tema della giornata è caratterizzato – spiega Papa Francesco – da tre verbi: il gridare del povero, il rispondere del Signore e la liberazione dei poveri. Ma tutto nasce da Dio che “ascolta quanti vengono calpestati nella loro dignità e, nonostante questo, hanno la forza di innalzare lo sguardo verso l’alto per ricevere luce e conforto”.Ogni comunità parrocchiale, coinvolgendo, oltre la Caritas, tutti quei gruppi, associazioni e movimenti ecclesiali impegnati nell’animazione alla carità, è invitata a tener conto di quanto indicato dal Papa nel suo messaggio.In diocesi sono previste le seguenti iniziative:Ø  Sabato 17 novembreIn ogni parrocchia, Veglia di preghiera invitando il mondo dei Giovani e del Volontariato (associazioni, Confraternite ecc.). Durante la veglia mettere in cattedra la testimonianza di un povero, o di un malato, o di un disabile o di una famiglia ferita quali “periferie” che, aiutate attraverso percorsi di accoglienza e autonomizzazione, sono soggetti di pastorale (potrà essere utilizzato il sussidio pastorale del Pontificio Consiglio per la promozione della nuova Evangelizzazione). Nel pomeriggio il Vescovo celebrerà l’eucarestia presso la Casa di Riposo di Melfi.Nei centri con più parrocchie la veglia sarà interparrocchiale.   Ø  Domenica 18 novembre ore 10,30Celebrazione Eucaristica presieduta dal Vescovo Mons. Ciro Fanelli nella Cattedrale di Melfi e pranzo di fraternità, presso la Casa di Riposo di Melfi.In tutte le Parrocchie durante la celebrazione eucaristica fare riferimento al messaggio del Papa per vivere la Giornata Mondiale del Povero “come un momento privilegiato di nuova evangelizzazione”. Sensibilizzare la Comunità Parrocchiale, nella settimana precedente, a presentare durante l’offertorio una donazione di generi alimentari con la consapevolezza che, condividendo il bisogno del cibo, ognuno possa imparare l’unico atteggiamento veramente concreto nei confronti degli altri: l’attenzione e l’amore.                                                                                                             IL DIRETTORE DIOCESANO CARITAS                                                                                                     Dott. Giuseppe Grieco

CONFERENZA NAZIONALE RnS

Nel corso della 42^ Conferenza Nazionale del Rinnovamento nello Spirito  tenutasi a Pesaro, S.E. Mons. Fanelli ha presieduto la concelebrazione eucarisatica di sabato 3 novembre. In allegato una nota ripresa dal sito del Rinnovamento nello Spirito ed il testo integrale dell’omelia.
Dal sito del RnS. 

ARCHIVIO E BIBLIOTECA VESCOVILE

 L’Archivio storico diocesano e la Biblioteca vescovile di Melfi saranno aperti al pubblico il lunedì dalle ore 9.30 alle ore 12.00.

 Per informazioni rivolgersi al seguente numero telefonico: 0972/238604 oppure scrivere ai seguenti indirizzi mail: archivio.melfi@tiscali.it; bibliotecamelfi@tiscali.it

PAPA FRANCESCO: PREGATE IL SANTO ROSARIO

 N. 0707
Sabato 29.09.2018
Comunicato della Sala Stampa della Santa Sede

Il Santo Padre ha deciso di invitare tutti i fedeli, di tutto il mondo, a pregare il Santo Rosario ogni giorno, durante l’intero mese mariano di ottobre; e a unirsi così in comunione e in penitenza, come popolo di Dio, nel chiedere alla Santa Madre di Dio e a San Michele Arcangelo di proteggere la Chiesa dal diavolo, che sempre mira a dividerci da Dio e tra di noi.
Nei giorni scorsi, prima della sua partenza per i Paesi Baltici, il Santo Padre ha incontrato padre Fréderic Fornos S.I., direttore internazionale della Rete Mondiale di Preghiera per il Papa; e gli ha chiesto di diffondere in tutto il mondo questo suo appello a tutti i fedeli, invitandoli a concludere la recita del Rosario con l’antica invocazione “Sub tuum praesídium”, e con l’invocazione a San Michele Arcangelo che ci protegge e aiuta nella lotta contro il male (cfr. Apocalisse 12, 7-12).
La preghiera – ha affermato il Pontefice pochi giorni fa, l’11 settembre, in un’omelia a Santa Marta, citando il primo capitolo del Libro di Giobbe – è l’arma contro il grande accusatore che “gira per il mondo cercando come accusare”. Solo la preghiera lo può sconfiggere. I mistici russi e i grandi santi di tutte le tradizioni consigliavano, nei momenti di turbolenza spirituale, di proteggersi sotto il manto della Santa Madre di Dio pronunciando l’invocazione “Sub tuum praesídium”.
L’invocazione “Sub tuum praesídium” recita così:
“Sub tuum praesídium confúgimus,
sancta Dei Génetrix;
nostras deprecatiónes ne despícias in necessitátibus,
sed a perículis cunctis líbera nos semper,
Virgo gloriósa et benedícta”.
[Sotto la tua protezione cerchiamo rifugio, santa Madre di Dio: non disprezzare le suppliche di noi che siamo nella prova, e liberaci da ogni pericolo, o vergine gloriosa e benedetta.]
Con questa richiesta di intercessione, il Santo Padre chiede ai fedeli di tutto il mondo di pregare perché la santa Madre di Dio ponga la Chiesa sotto il suo manto protettivo: per preservarla dagli attacchi del maligno, il grande accusatore, e renderla allo stesso tempo sempre più consapevole delle colpe, degli errori, degli abusi commessi nel presente e nel passato, e impegnata a combattere senza nessuna esitazione affinché il male non prevalga.
Il Santo Padre ha chiesto anche che la recita del Santo Rosario durante il mese di ottobre si concluda con la preghiera scritta da Leone XIII:
“Sancte Míchael Archángele, defénde nos in próelio;
contra nequítiam et insídias diáboli esto praesídium.
Imperet illi Deus, súpplices deprecámur,
tuque, Prínceps milítiae caeléstis,
Sátanam aliósque spíritus malígnos,
qui ad perditiónem animárum pervagántur in mundo,
divína virtúte, in inférnum detrúde. Amen”.
[San Michele Arcangelo, difendici nella lotta, sii nostro presidio contro le malvagità e le insidie del demonio.
Capo supremo delle milizie celesti, fa’ sprofondare nell’inferno, con la forza di Dio, Satana e gli altri spiriti maligni che vagano per il mondo per la perdizione delle anime. Amen.]

[01504-IT.01] [Testo originale: Italiano]