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ANNO DELLA FEDE

Con la lettera apostolica in forma di Motu proprio “Porta fidei“, Papa Benedetto XVI ha indetto l’anno della fede come grande “anno di grazia”. La lettera, datata 11 ottobre e pubblicata il giorno 17 dello stesso mese propone, per tornare alla fede, un percorso di nuova evangelizzazione attraverso il Catechismo della Chiesa Cattolica promulgato nel 1992 e di cui nel 2012 cade il ventennale.

IN RETE CON GESU’

Venerdì 28 ottobre u.s. un gruppetto di bambini della Parrocchia San Mauro di Lavello sono stati ‘in visita da Gesù,  insieme al nostro Vescovo. Dieci bambini, accompagnati dalle catechiste e da alcuni genitori, che dallo scorso anno sono ‘In rete con Gesù’, hanno potuto vivere la quotidiana esperienza di comunione di preghiera, promossa dall’Infanzia Missionaria della diocesi, nella Cappella del nostro Vescovo a Melfi. Queste le parole di un bambino: ‘Questa sera non siamo davanti ad una foto e con il cuore qui. Caro Gesù, siamo proprio qui con Te! Vogliamo pregarti per la nostra Chiesa, per i Sacerdoti che ci hanno affidato nella preghiera e per tutto quello che ci portiamo nel cuore.’ Suggestiva l’immagine del nostro Vescovo circondato dai bambini che da casa sono arrivati muniti di un cuscino per poter, comodamente, stare ai piedi dell’altare dove, in un clima di silenzioso raccoglimento hanno potuto pregare e ascoltare le parole che P. Gianfranco ha rivolto loro in riferimento al brano del Vangelo in cui Gesù esorta gli Apostoli a lasciare che i bambini potessero incontrarlo. Il Vescovo, da ottimo catechista, ha ribadito che uno dei modi con il quale si può incontrare Gesù è proprio l’incontro personale nella preghiera. Al termine dell’incontro, il Vescovo ha fatto da guida ai bambini attraverso le varie sale del  Museo diocesano che con la loro bellezza hanno suscitato lo stupore dei bambini, i quali non hanno fatto mancare domande e osservazioni  di vario genere.  Maria Rita Lattarulo

GIORNATA DEL RINGRAZIAMENTO

Acerenza sarà la sede della Festa nazionale del Ringraziamento. L’evento avrà inizio sabato 12 novembre con un seminario dal titolo “Eucarestia, terra e cibo” al villaggio Gala-Tabor ad Acerenza. Sarà presente per l’intervento di apertura del convegno l’arcivescovo di Campobasso-Bojano, Giancarlo Maria Bregantini, mentre le conclusioni saranno curate da mons. Angelo Casile, direttore dell’Ufficio nazionale Cei per i problemi sociali e il lavoro. Per domenica 13 è in programma la celebrazione eucaristica in cattedrale presieduta dall’arcivescovo di Acerenza Giovanni Ricchiuti.

ORDINAZIONE DIACONALE PER MICHELE DEL COGLIANO

Sabato 5 novembre, alle ore 18.00, nella Cattedrale di Melfi, il seminarista Michele Del Cogliano, della parrocchia San Nicola Vescovo di Rapone, sarà ordinato diacono per l’imposizione della mani e la preghiera consacratoria di S.E. Mons. Gianfranco Todisco.

IL GIOVANE PEREZ E’ TORNATO ALLA CASA DEL PADRE

Dopo aver combattuto contro la sua terribile malattia, Perez è stato accolto in Paradiso, a soli 21 anni. Originario dell’Eritrea, era ricoverato presso l’Ospedale di Rionero. Chi volesse aiutare la famiglia, per il rientro della salma in Eritrea, ( il costo è di circa 7.000 euro) può effettuare un bonifico sul seguente conto: IBAN: IT73D0335901600100000006925  intestato a: Tekeste Ghebrehiwet Teclemicael (padre Tecle), sacerdote vincenziano dell’Eritrea attualmente operante nella nostra diocesi (Melfi – Convento collina cappuccini).

 

ISTITUTO TEOLOGICO POTENZA: INAUGURAZIONE A.A.

Si terrà l’11 novembre 2011, alle ore 10.30 , presso l’Auditorium dell’Immacolata (Viale Marconi,104 – Potenza) l’inaugurazione dell’anno accademico 2011/2012 dell’Istituto Teologico del Seminario Maggiore Interdiocesano della Basilicata, affiliato alla Pontificia Facoltà Teologica dell’Italia Meridionale di Napoli. Terrà la prolusione, con una lectio magistralis, il prof. don Gaetano Castello Preside della PFTIM e docente di S.Scrittura, sul tema: “Esortazione apostolica post-sinodale Verbum Domini: l’interpretazione della Sacra Scrittura”. 

UN’ESTATE A BOREANO

Un fenomeno molto rilevante che da alcuni anni si ripete nel territorio diocesano è l’afflusso dei lavoratori stagionali immigrati che si riversano nell’area Vulture – Alto Bradano per la raccolta del pomodoro e, più in generale, di prodotti ortofrutticoli, per i quali si è dovuto rendere indispensabile garantire il soddisfacimento dei bisogni primari, delle esigenze sociali e dei diritti fondamentali.La Caritas Diocesana di Melfi Rapolla Venosa, eroga, infatti, da tre anni servizi sul territorio dell’Alto Bradano in favore degli immigrati stagionali, che vivono in situazioni di bisogno, attraverso l’attività del centro di ascolto di Venosa, i seguenti servizi: prima valutazione dei bisogni, fornitura di prima accoglienza con interventi di prima assistenza e la fornitura di viveri, indumenti, medicinali, acqua potabile tutti miranti al superamento della particolare condizione.Tali interventi negli anni precedenti venivano erogati in un centro di accoglienza della vicina cittadina di Palazzo S. Gervasio, della Diocesi di Acerenza, ormai chiuso e diventato Centro di Identificazione ed Espulsione.Dopo la chiusura del suddetto centro a centinaia si sono insediati presso le località di Boreano e Stregapede in contrada di Venosa e Sterpara Sottana di Montemilone, nel territorio della Diocesi di Melfi Rapolla Venosa, in case dismesse della ex Riforma Agraria e privi di ogni servizio e per la massima parte in stato di abbandono. In case diroccate di 80 mq (ne abbiamo registrate 15 nel territorio diocesano) vivono dai 20 ai 35 immigrati di nazionalità del Burkina Faso, per lo più giovani che sono alla ricerca di un lavoro rifiutato dai nostri braccianti e sono una risorsa per i nostri agricoltori.Nel momento topico della raccolta vi sono stati oltre 600 immigrati privi quasi di tutto il necessario per affrontare la difficile vita nelle campagne.Nei mesi invernali molti di loro vivono soprattutto nelle città del Centro Nord d’Italia e nel periodo estivo si spostano nelle campagne del Sud per i lavori agricoli.Le condizioni di lavoro di queste persone sono spesso prive di garanzia, infatti, non tutti  hanno un contratto di lavoro regolare e quindi molto spesso sono facile preda di caporali spietati.Gli operatori della Caritas Diocesana, sostenuti ed accompagnati dal Vescovo Mons. Gianfranco Todisco, sono stati impegnati ad offrire non solo ‘cose’ ma soprattutto amicizia, disponibilità, sensibilità ed ottenendo per tale azione il riconoscimento e l’apprezzamento delle istituzioni locali e provinciali per l’impegno che offrono a fratelli dal colore della pelle diversa ma uniti dalla ricerca dello stesso Dio.Quest’anno è stato provvidenziale il coordinamento della Provincia di Potenza che ha individuato nella Caritas l’organismo su cui imperniare le attività di accoglienza degli immigrati. In particolare l’assessorato provinciale alle politiche sociali diretto dall’assessore Pesacane ha svolto un ruolo di individuazione dei servizi minimi di assistenza individuale e collettiva per la soluzione delle problematiche di natura legale, sociale e sanitaria.Una presenza che si è rilevata di grande rilievo è stata l’attività, direttamente nella campagne, del Polibus di Emergency che ha consentito ai lavoratori di usufruire sul posto di visite mediche effettuate dai medici dell’organizzazione umanitaria d’intesa con la Azienda Sanitaria di Potenza.Per accogliere degnamente i migranti e riconoscere in loro la dignità di ogni essere umano come connaturale alla vita ed uguale in ogni persona e portatori di diritti che da tale dignità originano e promuove lo sviluppo della persona, la Caritas diocesana di Melfi Rapolla Venosa ha anche voluto organizzare nella Piazza principale di Venosa in incontro festa a cui ha anche partecipato il direttore di Caritas italiana Mons. Vittorio Nozza che ha esortato i volontari a perseguire nel percorso di assistenza e di aiuti umanitari che va dalla situazione dell’emergenza al riconoscimento delle dignità dei lavoratori stagionali affinché rientrino nel tessuto sociale ordinario tramite progettazioni condivise con gli altri soggetti istituzionali.Domenica 16 ottobre nel salone del S. Cuore volontari e immigrato hanno dato corso ad una toccante festa di commiato con testimonianze e sottolineature sulla accoglienza offerta nei mesi scorsi.  I volontari, gli operatori Caritas e soprattutto i ragazzi africani di Boreano ringraziano i cittadini di Venosa, ma anche di Rionero, Melfi e Ruvo del Monte per la generosità con la quale hanno accolto l’invito del Centro d’Ascolto di Venosa nell’offerta di viveri ed indumenti.E’ stata una bella esperienza di solidarietà in favore di persone che vivono in situazioni difficili e sperano di portare a casa qualche soldo per aiutare i familiari lontani. Un grande grazie da parte dei braccianti africani del Burkina Faso che hanno gradito gli aiuti offerti dalle istituzioni e dagli operatori volontari delle associazioni di volontariato coinvolti con convenzione dalla Provincia di Potenza (Caritas, Osservatorio Migranti, AMICA, Libera, ARCI, Coop. Punto e a Capo).

IN MERITO ALLA VICENDA “FENICE”

In allegato il volantino promosso dal Gruppo “Vittorio Bachelet” dell’Azione Cattolica di Melfi ed inviato a tutti i Sindaci della zona del Vulture-Melfese in merito alla vicenda “Fenice”