Buona Pasqua! E’ l’augurio che i cristiani si scambiano nel giorno in cui si celebra la Resurrezione di Gesù Cristo da morte. I nostri fratelli cristiani ortodossi, che da circa un millennio celebrano la stessa ricorrenza a qualche giorno o settimana di distanza perché il loro calendario non coincide con il nostro, si scambiano gli auguri di Pasqua dicendo: “Il Signore è veramente risorto”. Due modi diversi per indicare lo stesso evento che sta alla base della fede cristiana, perché “se Cristo non è risorto, vuota è la nostra fede” (1 Corinzi 15,14). Augurare “Buona Pasqua” fa riferimento al passaggio di Gesù dalla morte alla vita (Pasqua significa passaggio), che permette ai suoi discepoli, e quindi anche a noi, di passare dalla schiavitù del peccato alla libertà dei figli di Dio, eredi di una vita nuova e piena che nessuno potrà mai toglierci. Augurare “Il Signore è veramente risorto” non fa riferimento solamente all’evento storico accaduto circa due mila anni fa, ma permette ad ogni cristiano, che ripone in Gesù Cristo la propria fiducia accogliendo e vivendo i suoi insegnamenti, di sentirsi rinascere, come Egli stesso ha promesso: “Io sono la risurrezione e la vita; chi crede in me, anche se muore, vivrà; chiunque vive e crede in me, non morirà in eterno” (Giovanni 11,25-26). Mettere Gesù al timone della nostra vita, orientando pensieri e gesti alla Sua persona, permette non solo di “passare” a un modo nuovo di vivere i rapporti improntati al rispetto della dignità di ogni persona, alla sincerità, all’accoglienza, alla condivisione, alla solidarietà, al perdono senza condizioni, ma cambia anche la relazione con Dio, scoprendo, attraverso l’ascolto della Sua Parola, la preghiera frequente e la partecipazione assidua alla Santa Messa, il vero volto del Padre buono e misericordioso, che ti vuole sempre bene e mai ti abbandona. Una conversione a 360 gradi che fa di ogni credente una persona finalmente libera da ogni legame di peccato, saldamente ancorata all’amore misericordioso che Gesù ci ha svelato, perché anche noi possiamo essere “misericordiosi come il Padre”. E’ il Risorto che ci dice: “Io faccio nuove tutte le cose”, affidandoci la missione di far risplendere, con la nostra testimonianza di vita, l’amore salvifico di Dio nei luoghi che frequentiamo. “Dove sembra che tutto sia morto, perché vediamo ingiustizie, cattiverie, indifferenze e crudeltà, comincia sempre a sbocciare qualcosa di nuovo, che presto o tardi produce frutto” (Papa Francesco, Evangelii Gaudium n. 276). E’ il mio sincero e fervido augurio per tutti i nostri lettori. Buona Pasqua! Il Signore è veramente risorto. Alleluia! + Gianfranco TODISCO