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SUPERARE INSIEME LA CRISI IDRICA NELLA VALLE DELL’OFANTO E DEI TERRITORI DI LAVELLO, MELFI E MONTEMILONE

CIRO FANELLI

VESCOVO DI MELFI – RAPOLLA – VENOSA

 

APPELLO

SUPERARE INSIEME LA CRISI IDRICA

NELLA VALLE DELL’OFANTO E DEI TERRITORI DI LAVELLO, MELFI E MONTEMILONE

 

  1. Unisco la mia voce a quella degli agricoltori della Valle dell’Ofanto e dei territori di Lavello, Melfi e Montemilone che chiedono risposte urgenti per dare certezza al loro lavoro e alle loro famiglie. Infatti, sia in occasione della Visita Pastorale e sia in queste ultime, ore ho accolto con profonda e sincera apprensione l’allarme che si leva dagli agricoltori della Valle dell’Ofanto e dei territori di Lavello, Melfi e Montemilone. Essi sono i custodi di una terra generosa, oggi messa a dura prova dall’emergenza idrica e dalla crisi industriale, due piaghe che scuotono non solo la sicurezza delle nostre comunità del Vulture-Melfese, ma anche le nostre coscienze. La siccità e la gestione delle risorse idriche hanno prostrato un intero comparto, quello agricolo in particolare, con conseguenze drammatiche per il lavoro, le famiglie e il tessuto sociale del nostro territorio.
  2. In questo problematico contesto, che accentua sofferenze e incertezze, apprendo con soddisfazione che la Regione Basilicata ha assegnato fondi per il recupero della Diga del Rendina. Questa scelta può diventare un segno di speranza e può contribuire a far ripartire una possibilità concreta di riscatto del nostro territorio e del mondo agricolo in particolare; auspico che questa attenzione si possa concretizzare così da far diventare l’attenzione al mondo agricolo una delle priorità strutturali per la crescita economica delle nostre comunità; infatti, l’agricoltura è una delle vocazioni specifiche della terra di Basilicata. Confido, pertanto, nell’impegno di quanti hanno ruoli di responsabilità nelle istituzioni. Questa infrastruttura potrebbe diventare un’opera segno nella nostra Regione, tale da poter sostenere sforzi e fatiche dei nostri agricoltori ed aprire in questo modo anche squarci concreti di opportunità per il futuro.
  3. Il mio auspicio è che nel dialogo franco e collaborativo fra tutte le forze in campo, animate dal bene comune, si possa operare con unità di intenti e fermezza d’azione per salvaguardare un bene di eccellenza della nostra Regione. Chiedo, a coloro che hanno responsabilità istituzionali, di mettere in campo ogni sforzo, anche ricorrendo a misure straordinarie, per dare concretezza ad attese e speranze!
  4. Dalle interlocuzioni che ho avuto in queste ultime ore con i rappresentanti del mondo agricolo della Valle dell’Ofanto e dei territori di Lavello, Melfi e Montemilone, resto sempre più convinto che non solo è imprescindibile un impegno corale delle istituzioni, ma anche che si debba procedere con tempestività, scongiurando ritardi e inefficienze. L’acqua, insegna Papa Francesco facendo eco alla Dottrina sociale della Chiesa, non è solo una risorsa: è un diritto fondamentale. È condizione essenziale per la dignità di chi, con fatica e sacrificio, coltiva la terra e nutre le nostre comunità; in ogni messa il Sacerdote celebrante presentando il pane per l’Eucaristia prega dicendo: “benedetto sei tu Signore, Dio dell’universo, dalla Tua bontà abbiamo ricevuto questo pane, frutto della terra e del lavoro dell’uomo”.
  5. Per questa ragione, umilmente, spinto unicamente dalla paternità evangelica, senza invadere competenze e ruoli altrui, unisco la mia voce a quella di quanti chiedono un intervento rapido e risolutivo. La dichiarazione dello stato di emergenza idrica potrebbe essere una via da percorrere. C’è, infatti, l’urgenza assoluta da parte degli agricoltori di avviare l’annuale programmazione agricola.
  6. Agli agricoltori, ai lavoratori dell’indotto e alle loro famiglie esprimo la mia più sentita e paterna vicinanza e solidarietà. La loro “battaglia” per l’acqua è una battaglia di giustizia, di dignità e di futuro. Come cristiani, non possiamo rimanere indifferenti davanti alle sofferenze di chi, con il proprio lavoro quotidiano, contribuisce al bene comune e alla solidità economica della propria famiglia. Solo camminando insieme, con fiducia e senso di responsabilità, si può fare in modo che l’acqua torni a essere fonte di vita e di prosperità per la nostra terra.

Melfi, 24 marzo 2025.

+ Ciro Fanelli
Vescovo


Il Vescovo Fanelli sulla tragica morte di un giovane detenuto nella Casa Circondariale di Melfi

CIRO FANELLI

VESCOVO DI MELFI – RAPOLLA – VENOSA

 

COMUNICATO

Il Vescovo Fanelli sulla tragica morte di un giovane detenuto nella Casa Circondariale di Melfi.

“Una sconfitta per tutti, necessità di un vero cambiamento”

 

Con profonda tristezza e dolore, la Diocesi di Melfi-Rapolla-Venosa ha appreso della morte per suicidio di un giovane detenuto tunisino di 25 anni da pochi giorni assegnato presso la Casa Circondariale di Melfi.

Una tragedia che colpisce l’intera comunità e che interpella le nostre coscienze sulla condizione anche psicologica dei detenuti.

La perdita di una vita umana è sempre un dramma che come cristiani e cittadini non può lasciarci indifferenti.

Pur non essendoci nel penitenziario di Melfi sovraffollamento di detenuti, la morte di questo giovane tunisino apre la riflessione sul sistema carcerario.

Ancora una volta, in molti istituti penitenziari, oggi si evidenziano la fragilità e la sofferenza di chi si trova a vivere in situazioni di estrema solitudine, che possono spingere alla disperazione e a gesti irreparabili.

Ogni suicidio rappresenta una sconfitta per la società, chiamata a garantire la cura e la solidarietà, condizioni indispensabili per offrire ad ogni detenuto nel rispetto della giustizia, la dignità e la speranza di riscatto.

Questo drammatico episodio riporta al centro del dibattito la grave condizione delle carceri italiane, segnate dal sovraffollamento e dalla carenza di risorse umane e strutturali adeguate.

È necessario un impegno concreto da parte di tutti, affinché le carceri non siano solo luoghi di giusta espiazione, ma ambienti in cui sia possibile avviare un cammino di cambiamento e riscatto.

Esprimo, pertanto, la mia vicinanza alla famiglia del giovane scomparso, ai detenuti, ai dirigenti e al personale della Casa Circondariale di Melfi ea tutti coloro che ogni giorno combattono per rendere il sistema penitenziario più umano e giusto.

Come comunità cristiana, siamo chiamati a non voltare lo sguardo dinanzi a queste tragedie, ma a farci promotori di un vero cambiamento.

Melfi, 16 marzo 2025

+Ciro Fanelli
Vescovo

PREGHIERA CORALE, AFFETTUOSA E GRATA PER PAPA FRANCESCO

CIRO FANELLI

VESCOVO DI MELFI – RAPOLLA – VENOSA

 

PREGHIERA CORALE, AFFETTUOSA E GRATA PER PAPA FRANCESCO

Carissimi,

ci sono momenti, come questi del ricovero in ospedale di Papa Francesco, in cui il nostro legame ecclesiale con il Santo Padre deve manifestarsi visibilmente anche nell’affettuosa unione di preghiera per la Sua persona.

La nostra Diocesi con tutte comunità parrocchiali, in questi giorni in cui il Santo Padre è ricoverato presso il Policlinico A. Gemelli in Roma, si stringe con affetto attorno a lui, pregando e facendo pregare per la Sua piena guarigione.

Anche la nostra Diocesi di Melfi-Rapolla-Venosa, unita a tutte le Chiese che sono in Italia, desidera far sentire a Papa Francesco il suo affetto attraverso una preghiera corale, intensa e perseverante.

La nostra Chiesa locale ama il Papa e prega per lui in questo momento di fragilità e di sofferenza!

Con fiducia eleviamo al Signore la nostra invocazione nelle Sante Messe e in ogni altra preghiera comunitaria.

Chiediamo al Signore che sostenga Papa Francesco e gli dia il dono della guarigione, affinché attraverso il Suo Magistero egli possa continuare a guidare il cammino della Chiesa sui sentieri della comunione e della missione.

Invito, dunque, tutti i presbiteri a celebrare la Santa Messa per il Papa, e chiedo ad ogni comunità parrocchiale, ad ogni casa religiosa, a ogni cuore illuminato dalla luce della Fede di unirsi in preghiera, affinché il Signore lo custodisca per aiutarci ad essere autentici pellegrini di speranza.

La Vergine Maria, Madre della Chiesa e Regina degli Apostoli, interceda per il nostro amato Papa Francesco e faccia sentire al suo cuore l’affetto sincero di tutta la Chiesa e delle donne e degli uomini di buona volontà.

+ Ciro Fanelli
Vescovo

Aree interne: Nuove forme pastorali capaci leggere il presente e generare un cambiamento

Venerdì 10 gennaio 2025 ore 16.30 Aula Consiliare del Comune di Melfi - INCONTRO CON MONS. ACCROCCA, Arcivescovo di Benevento

La Diocesi di Melfi-Rapolla-Venosa si appresta, tramite l’ufficio diocesano per la pastorale sociale e della legalità e il MEIC, ad avviare un tavolo di riflessione e di dialogo sul tema delle Aree interne.  La riflessione principale sarà tenuta da S.E. Mons. Felice Accrocca, Arcivescovo di Benevento.  Tra gli attori di questo confronto oltre alla Chiesa locale sono stati coinvolte le istituzioni, il mondo della politica, del sindacato e delle realtà associative presenti sul territorio.

L’Arcivescovo Accrocca svilupperà il tema delle “aree interne” nella prospettiva di offrire criteri per individuare “Nuove forme pastorali capaci leggere il presente e generare un cambiamento”.

L’evento si terrà il 10 gennaio 2025 presso la Sala Consiliare del Comune di Melfi. Il tema di quest’anno si raccorda sia con il percorso di ascolto e di discernimento del cammino sinodale diocesano e sia con la Visita Pastorale del Vescovo Fanelli. L’attenzione a saper leggere il presente per generare un cambiamento significa prendersi cura della speranza, quale via per rigenerare la vita sociale.

L’incontro intende offrire un momento di riflessione e condivisione con gli amministratori locali e le altre forze sociali presenti sul territorio anche in preparazione al Giubileo del 2025. La riflessione sulle Aree interne nella diocesi di Melfi-Rapolla-Venosa è il frutto di un processo di ascolto e partecipazione che ha coinvolto da un quinquennio la comunità ecclesiale.

L’evento, organizzato è frutto di diversi incontri di riflessione e condivisione tra gli uffici dell’ambito della Pastorale sociale e della legalità, il MEIC, le associazioni, i movimenti e realtà della diocesi.

Il Vescovo Fanelli ha invitato all’evento con queste parole: “Dobbiamo sentire tutti l’urgenza di denunciare l’abbandono di una parte rilevante del territorio nazionale e, in pari tempo, il bisogno di ravvivare luoghi in cui la vita rischia di finire”.  Il Vescovo ha inoltre ribadito che “nessuna strada conduce al futuro se non incrocia le aree marginali che rappresentano la maggior parte del territorio italiano e che, accomunate da criticità, sono depositarie di straordinaria ricchezza”.

Venerdì 10 gennaio, alle ore 16,30, l’assemblea sarà aperta con i saluti istituzionali e dall’intervento autorevole dell’Arcivescovo di Benevento S.E. Mons. Felice Accrocca. La seconda parte dell’incontro prevederà una serie di interventi per approfondire varie dimensioni della vita sociale e pastorale del territorio del Vulture Melfese fortemente segnato dalle difficoltà dello stabilimento Stellantis di San Nicola di Melfi. La problematica del lavoro è una delle preoccupazioni più urgenti e più incidenti sulla vita sociale delle comunità, delle famiglie e dei giovani.

L’assemblea si concluderà con l’intervento del Vescovo S.E. Mons. Ciro Fanelli, il quale ribadirà “la consapevolezza della Chiesa che le cosiddette Aree interne possono diventare un trampolino di lancio per una rinascita di tutti quei territori oggi segnati da tante criticità a vantaggio anche dell’intero sistema nazionale”.

Mons. Fanelli a San Nicola di Melfi

Colloquio con i dirigenti Stellantis su problemi e prospettive per i lavoratori

 

CIRO FANELLI

VESCOVO DI MELFI – RAPOLLA – VENOSA

 

COMUNICATO

 

Colloquio con i dirigenti Stellantis su problemi e prospettive per i lavoratori

 

Il 19 dicembre u.s., nell’ambito di un rinnovato dialogo e nella costruzione di relazioni positive con i Sindacati e con le Aziende, mi sono recato nello stabilimento Automotive Stellantis di Melfi per incontrare la dirigenza, nelle persone dell’Ing. Nicola Intrevado e del Dr. Giuseppe Messinese.

L’incontro è stato molto importante e ha messo al centro le grandi difficoltà che oggi vivono i lavoratori e le lavoratrici dell’area industriale di Melfi. Il ritrovato dialogo con tutte le parti Sociali Istituzionali Nazionali e Locali , ma soprattutto l’annuncio da Parte di Stellantis che tre dei quattro modelli di automobili che verranno costruite nello stabilimento di Melfi già annunciati precedentemente saranno prodotti oltre che nella versione elettriche anche nella versione Mild Hybrid, pongono le basi per un futuro fatto di nuovi investimenti, ma soprattutto della certezza che lo stabilimento di Melfi è e sarà ancora centrale nelle dinamiche del settore automotive In Italia ed in Europa.

Sicuramente siamo ancora molto preoccupati per i tempi di attuazione dei nuovi modelli, che costringeranno ancora i lavoratori, soprattutto quelli dell’indotto e della logistica, a soffrire per la perdita salariale data dagli ammortizzatori sociali. Riteniamo però che la strada intrapresa possa essere quella giusta per dare nuovo impulso al futuro di Melfi e all’intera Regione Basilicata

Il nostro appello a tutti gli attori coinvolti è che bisogna dialogare di più, mettere da parte ogni tipo di personalismo e far sì che la comunità intera lavori tutta nella stessa direzione. In questa logica faremo la nostra parte per far sì che le istituzioni, i partiti, i sindacati e la curia possano lavorare congiuntamente per il futuro di tutte le famiglie della Basilicata.

Melfi, 20 dicembre 2024

+ Ciro Fanelli

Vescovo

VI SETTIMANA BIBLICA DIOCESANA – Il Vangelo di Giovanni. Il libro dei segni

Dal 25 al 28 novembre 2024 a Rionero in Vulture, presso la Chiesa di San Gerardo, a partire dalle ore 18:30

CIRO FANELLI

VESCOVO DI MELFI – RAPOLLA – VENOSA

 

VI SETTIMANA BIBLICA DIOCESANA

“Giovanni: il Vangelo della Gloria”

25 – 28 novembre 2024

 

Carissimi,

a partire dal prossimo 24 dicembre la grazia del Giubileo verrà ad illuminare il nostro cammino ecclesiale. Come tutti i Giubilei, esso ci apre alla Speranza e alla gioia dell’incontro con la Misericordia di Dio, chiamandoci a viverla nella riconciliazione e nel perdono, con Dio e con gli altri.

Papa Francesco ha scelto come titolo del prossimo anno giubilare un versetto della Lettera di San Paolo ai Romani: “La speranza non delude” (5, 5).

Il Santo Padre nella bolla di indizione Spes non confundit così si esprime: «Tutti sperano. Nel cuore di ogni persona è racchiusa la speranza come desiderio e attesa del bene, pur non sapendo che cosa il domani porterà con sé. L’imprevedibilità del futuro, tuttavia, fa sorgere sentimenti a volte contrapposti: dalla fiducia al timore, dalla serenità allo sconforto, dalla certezza al dubbio. Incontriamo spesso persone sfiduciate, che guardano all’avvenire con scetticismo e pessimismo, come se nulla potesse offrire loro felicità. Possa il Giubileo essere per tutti occasione di rianimare la speranza. La Parola di Dio ci aiuta a trovarne le ragioni» (SnC, 1).

Il credente in Cristo risorto è colui che, in virtù della propria fede, è chiamato a percorrere come pellegrino le strade del mondo, illuminato dalla luce della Parola di Dio, per farsi tessitore di fraternità e costruttore di riconciliazione.

La Settimana Biblica Diocesana, che quest’anno giunge alla VI edizione, è una grande opportunità per la nostra Chiesa locale in tutte le sue componenti per riscoprire l’importanza e il valore della Sacra Scrittura nella vita cristiana, come pure il rapporto tra Parola di Dio e vita comunitaria. È, come ogni anno, un’occasione unica per raccoglierci come popolo di Dio attorno alla Sacra Scrittura, rinnovando una delle dimensioni essenziali della vita cristiana: l’ascolto.

Il tema della prossima Settimana Biblica, in continuità con quella dello scorso anno, è: “Giovanni: il Vangelo della Gloria”. Anche quest’anno don Pasqualino Basta, a cui va il nostro “grazie”, ne ha curato con grande competenza l’intera impostazione.

Soprattutto in questo tempo sinodale, che si immette nella grazia dell’anno giubilare, l’incontro con la Parola di Dio diventa necessario e fecondo, ricordandoci che  come discepoli del Risorto continuamente siamo chiamati a dare al Libro della Parola di Dio una visibile ed efficace centralità (cf Lc 24, 13-53).

Per queste ragioni raccomando la partecipazione di tutti alla prossima Settimana Biblica che si terrà dal 25 al 28 novembre a Rionero in Vulture, presso la Chiesa di San Gerardo, a partire dalle ore 18:30, secondo il seguente programma:

  • Lunedì 25 novembre: La lavanda dei piedi (Gv 13) a cura di don Pasquale Basta
  • Martedì 26 novembre: I discorsi di addio (Gv 14-17) a cura di Padre Tony Leva
  • Mercoledì 27 novembre: La passione (Gv 18-19) a cura di don Cesare Mariano
  • Giovedì 28 novembre: Le apparizioni del Risorto (Gv 20-21) a cura di don Gerardo Cerbasi.

Gli incontri sono aperti a tutti, ma in modo particolare ai sacerdoti, ai diaconi, ai religiosi, alle persone consacrate, agli operatori pastorali, agli insegnanti IRC e alle aggregazioni laicali.

Sullo sfondo del nostro cammino per essere “pellegrini di speranza” deve permanere la disposizione ad accogliere la Sacra Scrittura non solo come libro ma come una Presenza, la presenza di Colui che «sta alla porta e bussa» (cf Ap 3, 20), che è il tema della nostra Visita Pastorale.

L’obiettivo che auspichiamo consiste nel far in modo che la Parola divenga realmente l’anima di tutta l’azione pastorale della Chiesa, così da permeare le proposte formative nelle parrocchie e riaccendere la Speranza nel cuore di ogni battezzato. Solo in questo modo l’Eucaristia domenicale diviene pienamente “luogo” di santità ospitale, secondo il nostro programma pastorale annuale.

Alla vigilia dell’anno giubilare avvertiamo maggiormente l’esigenza di pregare affinché – secondo le parole dell’apostolo Paolo – la parola del Signore si diffonda e sia glorificata (2 Tes 3,1).

Solo la Parola del Signore ravviva in tutti «la speranza, ben più grande delle soddisfazioni di ogni giorno e dei miglioramenti delle condizioni di vita, ci trasporta al di là delle prove e ci esorta a camminare senza perdere di vista la grandezza della meta alla quale siamo chiamati, il Cielo!» (SnC, 25).

Facciamo nostre le parole di Papa Francesco perché il prossimo Giubileo sia «un invito forte a non perdere mai la speranza che ci è stata donata, a tenerla stretta trovando rifugio in Dio».

La Vergine Maria, donna della Speranza, ci aiuti a percorre i sentieri della vita, ogni giorno, con coraggio e creatività! Vi benedico di cuore.

Melfi, 9 novembre 2024 – Dedicazione della Basilica Lateranense.

+ Ciro Fanelli
Vescovo

 


PREOCCUPATI E VIGILI PER LE SORTI DELLO STABILIMENTO AUTOMOTIVE DI S. NICOLA DI MELFI

COMUNICATO - Melfi 18 ottobre 2024

 

CIRO FANELLI

VESCOVO DI MELFI – RAPOLLA – VENOSA

 

COMUNICATO

 

PREOCCUPATI E VIGILI

PER LE SORTI DELLO STABILIMENTO AUTOMOTIVE

DI S. NICOLA DI MELFI

 

  1. Siamo ancora una volta preoccupati e vigili per le sorti dello stabilimento automotive di S. Nicola di Melfi. Ma siamo anche animati dal convincimento che si possano trovare vie per attuare un vero rilancio dell’automotive e della manifattura nei nostri siti produttivi a potenziamento di quella grande carica di operosità e di intraprendenza delle nostre genti.
    Come comunità ecclesiale siamo vicini e partecipiamo alle ansie ed alla speranza delle lavoratrici e dei lavoratori e delle loro famiglie nell’impegno per  ritrovare le giuste conferme del programmato rilancio produttivo della grande fabbrica di Melfi.

 

  1. I dati e le informazioni recenti non sono confortanti. Ma auspichiamo che si ponga ogni impegno per costruire le basi di una vera svolta produttiva. Come emerge da reports accreditati si registra un sostanziale arretramento sul piano occupazionale, con non poche preoccupazioni anche sull’avvio dei nuovi cinque modelli di cui l’Azienda Stellantis continua a dare conferma.
    I recenti incontri dei tavoli regionali e ministeriali dimostrano che la “strategicità” dello stabilimento di Melfi deve trovare uno sbocco decisivo in scelte programmate, cadenzate e di grande respiro ad opera dei diversi soggetti che compartecipano alla definizione ed attuazione delle politiche del settore auto.

 

  1. Le sfide devono essere caratterizzate da un grande ardimento e riguardano tutte le parti coinvolte. E’ necessario che ciascun soggetto metta in campo il massimo delle capacità e di esercizio delle proprie competenze, mobilitando risorse ed investendo di più, come sta emergendo negli incontri regionali con le forze sociali e produttive.
    E’ tempo di essere operosi e di agire di concerto, senza tregua, modificando e temperando, se occorre, il tracciato europeo della transazione all’elettrico, adeguandolo alle necessita produttive ed occupazionali nazionali e di rilievo locale. E’ evidente che occorre uno sforzo creativo di grande ed elevata sintesi progettuale.

 

  1. Siamo consapevoli che la crisi del settore è complessa e va approcciata in maniera sistematica. Sono necessari accordi e visioni coraggiose ed innovative a partire da alcuni temi e scelte fondamentali: la localizzazione delle produzioni, la riduzione del costo dell’energia e quello degli ammortizzatori sociali ed il rafforzamento dell’offerta e della riconversione industriale. Senza di essi è da temere un declino delle produzioni e dell’occupazione, rilevante per i nostri territori e per le nostre economie. Per questo l’attesa è grande.

 

  1. Non v’è dubbio che debba crescere la conoscenza e la capacita di intervento della comunità locale e delle rappresentanze istituzionali e sociali nell’essere protagonisti e compartecipi di quel processo dinamico, dalle alterne fasi, che sta vivendo l’automotive, anche elaborando più affinate ed incisive politiche del lavoro e della formazione, così da ricostituire rafforzando il tessuto socio-economico in vista di una auspicabile necessaria, se pur parziale, riconversione produttiva, per sostenere ed incentivare coloro che cercano o intendono, come più spesso accade oggi, cambiare lavoro.
    Anche in questa circostanza la Chiesa locale esprime piena e totale vicinanza alle lavoratrici e ai lavoratori e alle loro famiglie e a quanti si impegnano per il bene comune del nostro territorio, con un unico grande auspicio: FACCIAMO PRESTO!

Melfi, 18 ottobre 2024

+ Ciro Fanelli

Vescovo


sostegno e solidarietà della Diocesi di Melfi-Rapolla-Venosa ai Lavoratori dell’indotto

COMUNICATO STAMPA

       

 

COMUNICATO STAMPA

 

Sostegno e solidarietà della Diocesi di Melfi-Rapolla-Venosa ai Lavoratori dell’Indotto, Fdm Srl e Las Automotive dell’area industriale di Melfi

 

La diocesi di Melfi-Rapolla-Venosa e l’Ufficio di Pastorale Sociale Lavoro e Legalità, in risposta alle preoccupazioni e alle tensioni originate dalla Cassa integrazione, che con fondati timori pensiamo possa essere anticamera del licenziamento, di 110 operai, Fdm Srl e Las Automotive, dell’Indotto di Melfi, desidera esprimere il proprio sostegno e solidarietà ai lavoratori coinvolti e alle loro famiglie. Comprendiamo che questo è un momento di incertezza e apprensione, e come comunità religiosa, desideriamo manifestare la nostra vicinanza e sostegno.

La Diocesi ritiene che la giustizia sociale e il rispetto per la dignità umana siano valori fondamentali che devono guidare le decisioni nei luoghi di lavoro. Nel riconoscere la centralità del lavoro nella vita delle persone e nella comunità, ci appelliamo a tutte le parti coinvolte affinché si impegnino in un dialogo costruttivo e onesto volto alla risoluzione del problema e conseguente reintegro degli operai nei posti di lavoro.

Un ruolo cruciale può e deve svolgerlo l’Istituzione regionale promuovendo e guidando un tavolo di confronto, teso al riconoscimento dell’importanza strategica del lavoro e dei lavoratori nel processo di crescita e sviluppo del nostro territorio, chiediamo un impegno che conduca la parte datoriale, sinergicamente con le rappresentanze sindacali confederali e di categoria, a garantire un lavoro sicuro, giusto e sostenibile.

La nostra comunità ecclesiale si offre di agire come mediatore, se richiesto, per facilitare il dialogo tra i rappresentanti dei lavoratori, le aziende in questione, che si occupano di logistica e magazzino, e la direzione di Stellantis che non ha rinnovato le commesse determinando, di fatto, la Cassa integrazione. Crediamo che attraverso il rispetto reciproco e la comprensione delle diverse prospettive, sia possibile raggiungere soluzioni che preservino i posti di lavoro e rispettino i diritti dei lavoratori.

Ricordiamo che la solidarietà è un valore fondamentale della nostra fede, e come comunità religiosa, siamo impegnati a sostenere coloro che si battono per la giustizia e la dignità. Lavoratori, rappresentanti sindacali e dirigenti aziendali sono tutti parte integrante della nostra comunità, e insieme possiamo costruire un futuro migliore per tutti.

La Diocesi di Melfi-Rapolla-Venosa prega per una soluzione pacifica e giusta in questa situazione difficile. Chiediamo a tutti i decisori di considerare attentamente l’impatto umano delle loro scelte e di lavorare insieme per preservare la stabilità economica e sociale della nostra comunità.

Nella speranza che il dialogo prevalga e che si possa giungere a una soluzione che salvaguardi i posti di lavoro e il benessere dei lavoratori, rimaniamo in preghiera e solidarietà con tutti coloro che sono coinvolti in questa situazione.

Con fraterno affetto

Melfi 17/01/2024

 

+ Ciro Fanelli

Ufficio Pastorale Sociale Lavoro e Legalità