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Azione Cattolica: Ritiro di Avvento per Giovanissimi

22 dicembre 2024

ritiro giovanissimi ac

Il 22 dicembre, presso l’Hospitalis di Melfi, i giovanissimi di Azione Cattolica della diocesi di Melfi-Rapolla-Venosa si incontreranno per il ritiro d’Avvento, un momento di riflessione, preghiera e condivisione, per prepararsi spiritualmente al Natale, riscoprendo la propria fede e unicità davanti a Dio. Guidati dalla figura di Abramo, i ragazzi avranno occasione di riscoprire la propria unicità davanti al Signore, provando a far nascere una fedeltà nel rapporto personale con Lui e a scoprire nei propri desideri gli strumenti che Dio ci offre per porci al servizio di ogni fratello e sorella. Non mancherà un momento di convivialità e festa, per celebrare insieme l’arrivo del Natale in un clima di gioia e condivisione.

Tombolata di Natale per giovani (18-35) e giovani sposi (under 45)

Venerdì 13 dicembre ore 20 - Centro sociale don Domenico Telesca, Barile

In occasione del Natale, l’Ufficio di Pastorale Giovanile assieme all’Ufficio di Pastorale Familiare ha organizzato una Tombolata di Natale con cena inclusa per tutti i giovani tra i 18 e i 35 anni e per i giovani sposi fino ai 45 anni che si terrà venerdì 13 dicembre alle ore 20.00 presso il Centro sociale don Domenico Telesca, a Barile.

Ad ognuno è chiesto di portare con sé un piccolo regalo (incartato) da scambiarsi per gli auguri natalizi.

Per iscriversi è possibile compilare il form al link: ISCRIZIONI TOMBOLATA DI NATALE

Incontri per studenti dopo la scuola

Centro Pastorale San Mauro, Lavello

Anche quest’anno l’Ufficio di Pastorale Giovanile e l’Ufficio di Pastorale Vocazionale, assieme alle suore Apostoline, sta incontrando gli studenti affiancando l’Insegnante di Religione nell’ Istituto Solimene di Lavello.

In seguito agli incontri nelle classi, si propongono degli incontri per tutti gli studenti dopo la scuola, che si terranno nelle date del venerdì 13 dicembre, venerdì 28 febbraio e venerdì 28 marzo per ragazzi della Scuola Secondaria di Secondo grado dalla classe prima alla classe quinta presso il Centro Pastorale San Mauro, a Lavello.
Gli incontri inizieranno con il pranzo e termineranno alle ore 17.00.

Ci si può iscrivere al link: ISCRIZIONI INCONTRI PER STUDENTI DOPO LA SCUOLA

La vita interiore – Incontro di Natale

MEIC diocesi di Melfi- Rapolla- Rapolla - Venosa

incontro di natale meic

Lunedì 16 dicembre alle ore 18.30 presso l’ Hospitalis a Melfi il MEIC diocesano offre a tutti la preziosa opportunità di riflettere insieme sulla ” vita interiore” con don Pasquale Basta per un Natale autentico di rinascita nella fede.

Azione Cattolica: veglia diocesana dell’adesione

Venerdì 6 dicembre - Concattedrale di Sant'Andrea Venosa

Veglia diocesana dell'adesione di Azione Cattolica, venerdì 6 dicembre 2024 ore 19.00 Concattedrale di Venosa

Venerdì 6 dicembre tutti i membri dell’Azione Cattolica diocesana si riuniranno presso la Chiesa Concattedrale di Sant’Andrea, a Venosa, alle ore 19.00, per un momento di preghiera in vista dell’adesione che ogni anno l’Azione Cattolica rinnova durante la Festa dell’Immacolata Concezione della Beata Vergine Maria, l’8 dicembre.

Aderire all’Azione Cattolica è una scelta di impegno e passione che ciascuno rinnova ogni anno, è il modo attraverso il quale tanti uomini, donne, bambini e ragazzi scelgono di vivere pienamente la loro vocazione nella Chiesa a servizio della comunità e del territorio in cui si trovano.
Associarsi non è semplicemente aggregarsi, ma significa creare dei legami, una rete di persone che non ha timore di appartenere, di avere un progetto di vita, di fede e di servizio. Associarsi è, quindi, anche una scelta di responsabilità verso la chiesa locale che l’ AC vuole servire in piena comunione con il Vescovo ed i suoi pastori con lo stile che è proprio dell’ Azione Cattolica, quello dell’azione, della preghiera e del sacrificio.

Eutanasia:quali limiti per la medicina?

9 dicembre 2024 ore 16.00 - Parrocchia Sacro Cuore Venosa

Lunedi prossimo, 9 dicembre alle ore 16:00, presso il Salone parrocchiale del Sacro Cuore in Venosa, si svolgerà un Convegno sul tema dell’Eutanasia. L’incontro è stato programmato dall’Ufficio della Pastorale della salute con la collaborazione dell’Ufficio della Pastorale sociale della Diocesi di Melfi – Rapolla – Venosa, in occasione della Visita pastorale di S. Ecc.za Mons. Ciro Fanelli per la Zona di Venosa.

Per tale significativa circostanza, interverrà il Prof. Antonio Gioacchino Spagnolo dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Roma.

Ecco di seguito il programma


Giubileo degli adolescenti

25-27 aprile 2025

Ciao,

se stai leggendo qui è perché sei un educatore o un giovane e hai deciso di partecipare (o ci stai facendo un pensierino) al prossimo Giubileo degli Adolescenti (13 – 17 anni) che si terrà a Roma dal 25 al 27 Aprile 2025.

 

Ed ecco alcune informazioni che potrebbero tornarti utili:

 

    • Partiremo in bus dalla nostra Diocesi il 25 Aprile alle ore 08:00;
    • Alloggeremo, dormendo nei sacchi a pelo, nella Parrocchia di San Giuseppe sposo di Maria Vergine – Pavona (Roma)
    • Per tutta la durata dell’evento, utilizzeremo treni, bus e metro per gli spostamenti;
    • Rientreremo il 27 Aprile dopo aver partecipato alla Messa in P.za San Pietro con Papa Francesco;
    • Il costo previsto è di 200,00€ comprensivo di kit, viaggio, vitto e alloggio;
    • Ci si potrà iscrivere entro, e non oltre, il 15 gennaio (fino a esaurimento posti) versando una caparra di 100,00€.

 

Cose da portare:

    • Sacco a pelo e materassino;
    • Occorrente per l’igiene personale;
    • Terapia medica (qualora ce ne sia la necessità);
    • Ciabatta elettrica o tripla spina;
    • Un bagaglio rigorosamente piccolo.

 

Se avessi bisogno di ulteriori informazioni, non esitare a contattarci

 

Claudia 328 137 00 66

giovanievocazione@gmail.com

Instagram: @orientati_


APPELLO DEI VESCOVI DI BASILICATA PER RIDARE SPERANZA ALLA NOSTRA GENTE

Di fronte alla grave crisi che sta investendo diversi ambiti economici della Basilicata, tra i quali il settore automotive, con il rischio concreto di migliaia di posti di lavoro persi, noi Vescovi eleviamo ancora una volta un accorato appello a tutte le istituzioni e a tutti i cittadini.

  1. Siamo convinti che, in nome del Vangelo, occorre ridare speranza alla nostra gente. E’ urgente, infatti, una radicale presa di coscienza ed una straordinaria mobilitazione dei ‘mondi vitali’ della nostra Regione per vincere le sfide della transizione che ci attendono, riportando al centro la dimensione comunitaria della persona che vive e lavora nelle nostre fabbriche, nelle città e nelle aree interne. L’impatto socio-economico delle ultime crisi mondiali, aggravato dalla pandemia e dalle instabili condizioni geo-politiche ha provocato anche nella nostra Regione, come in altre parti del Mezzogiorno, una marginalizzazione insostenibile ed un impoverimento demografico e sociale, la riduzione della base produttiva e occupazionale, la diseguaglianza tra cittadini e territori. La grande sfida – nazionale ed europea – consiste nel proteggere i ceti sociali più fragili, il mondo del lavoro che cambia e spostare l’asse verso uno sviluppo più giusto, equo e solidale. La transizione ecologica è chiaramente necessaria ma non può avvenire a discapito della dignità delle persone in ogni dimensione del loro essere. Essa ci sfida rappresentando l’opportunità di fare nostro un nuovo modello di sviluppo che, riconoscendo la centralità del lavoro umano e della dignità della persona umana, risulti efficacemente capace di coniugare sostenibilità e giustizia economica, sociale ed ambientale.

 

  1. Il nostro territorio, pur segnato da evidenti criticità e contraddizioni, presenta notevoli potenzialità, purtroppo ancora inespresse e divise. Pensiamo ad esempio ai numerosi “beni comuni” che lo caratterizzano: ambiente, acqua, riserve delle aree forestali, ecc…. Tali risorse naturali, se adeguatamente valorizzate, possono senza alcun dubbio contribuire a rafforzare l’ossatura della nostra economia. La sfida che ci sta davanti è di sconfiggere un pessimismo latente ed una incapacità di una visione comune di rinascita socio-economica, avviando una ripresa oggettiva che non può prescindere dal porre la nostra Basilicata in rete con il resto del Mezzogiorno. È necessario anche favorire un protagonismo sinergico delle diverse aree del territorio, che superi squilibri e contrapposizioni. Noi Vescovi, con le nostre comunità ecclesiali, ancora una volta, auspichiamo un cambio di paradigma, capace di generare scelte nuove e coraggiose.

 

  1. Con la forza del Vangelo e con le ragioni delle donne e degli uomini di buona volontà che vogliono operare per il bene comune chiediamo:

 

  1. Significativi investimenti infrastrutturali: anche alla luce della possibilità di autonomie differenziate, risulta non più derogabile fornire la nostra Regione di adeguate dotazioni infrastrutturali per superare l’isolamento e portare i nostri cittadini alla contemporaneità.

 

  1. Nuove politiche industriali: occorre, infatti, un piano nazionale e regionale che sostenga la riconversione industriale, promuovendo investimenti in settori innovativi e a basso impatto ambientale, creando nuove opportunità occupazionali.

 

  1. Investimenti nella formazione: è fondamentale garantire percorsi di formazione continua e di riqualificazione professionale, che superando l’atavico disallineamento tra domanda ed offerta, riescano finalmente a garantire ai lavoratori le competenze necessarie per affrontare le nuove sfide del mercato del lavoro. E’ prioritario garantire ai giovani la continuità dei percorsi formativi e lavorativi ed assicurare al territorio quelle professionalità tecniche, scientifiche ed umanistiche indispensabili per la ripresa e l’innovazione, concorrendo ad aumentare il numero dei giovani in possesso di una qualifica o di un diploma professionale, di un titolo di formazione terziaria e di laureati.

 

  1. Politiche attive del lavoro: servono misure concrete per favorire il reinserimento lavorativo delle persone che perderanno il posto di lavoro, come incentivi all’autoimprenditorialità, tirocini e borse di studio. Non possiamo dimenticare, inoltre, le gravi ripercussioni che questa crisi sta avendo sui nostri giovani, già duramente provati dalla difficoltà di trovare un primo impiego stabile, e sulle donne, spesso costrette a conciliare lavoro e famiglia. È necessario introdurre azioni mirate per sostenere l’inserimento lavorativo dei giovani, attraverso Percorsi per le Competenze Trasversali e l’Orientamento (PCTO) e tirocini professionalizzanti e, nel contempo, promuovere più efficacemente politiche di armonizzazione dei tempi di vita e di lavoro per consentire alle donne di partecipare pienamente al mercato del lavoro e alla vita sociale del Paese. Essenziale è anche la creazione di contesti che favoriscano una più marcata radicazione sul territorio delle Università e dei Centri di Ricerca per implementare e sostenere le attività di formazione di uomini liberi, capaci di pensiero critico divergente, e la produzione di conoscenza e le attività di ricerca per il progresso della società. A tal fine, fondamentale è la sinergia con il sistema produttivo per il trasferimento delle conoscenze e delle migliori tecnologie disponibili.

 

Di assoluto rilievo è l’emergenza del settore auto per gli impatti indiscutibili di crisi e di tenuta del tessuto sociale ed ambientale che esso ha nella nostra Regione. Tutto ciò rappresenta indiscutibilmente il più significativo asse manifatturiero regionale: un settore che è ormai connaturato alla economia regionale, come distretto produttivo avanzato e foriero di quella cultura industriale che ha costituito la novità più rilevante della Basilicata moderna dopo gli anni ‘80. A livello internazionale, la tendenza alla decarbonizzazione ha prodotto nuovi scenari nel campo dell’automotive con effetti spesso di deindustrializzazione, con impatti socio-economici allarmanti e pericolosi per la tenuta sociale dei Paesi. I dati e le informazioni recenti non sono confortanti. Come emerge da report accreditati si registra un sostanziale arretramento sul piano occupazionale, con conseguenti preoccupazioni anche in presenza di piani di industrializzazione che prevedono la produzione di nuovi modelli, come ad esempio il caso dell’Azienda Stellantis. Occorre necessariamente ristabilire la “strategicità” dello stabilimento di Melfi. Siamo consapevoli che la crisi del settore è complessa e va approcciata in maniera sistematica. Sono necessari accordi e visioni coraggiose ed innovative a partire da alcuni temi e scelte fondamentali.

È tempo di agire in modo coordinato, coinvolgendo le parti sociali, l’Europa, il Governo nazionale e le istituzioni locali.

Insieme siamo chiamati tutti a costruire una visione di futuro per la nostra Basilicata, in cui la crescita economica vada di pari passo con la giustizia sociale e la tutela dell’ambiente.

 

Potenza, 1° dicembre 2024 – I domenica di Avvento

I Vescovi di Basilicata

 

Fonte chiesedibasilicata.it
https://www.chiesedibasilicata.it/appello-dei-vescovi-di-basilicata-per-ridare-speranza-alla-nostra-gente/

Prima Assemblea sinodale delle Chiese in Italia

Assemblea Sinodale Italiana

Prima Assemblea sinodale delle Chiese in Italia

Un’esperienza di Chiesa viva e in cammino

Dal 15 al 17 novembre 2024 una nostra delegazione diocesana ha partecipato alla Prima Assemblea sinodale delle Chiese in Italia, svoltasi a Roma all’interno della suggestiva Basilica Papale di San Paolo Fuori le Mura. Questo luogo, dal profondo valore simbolico e storico, fu sede dell’annuncio del Concilio Vaticano II da parte di papa Giovanni XXIII, avvenuto il 25 gennaio 1959, e ospiterà il Giubileo della nostra diocesi, il 17 giugno 2025. Partecipare alla Prima Assemblea sinodale ci ha consentito di immergerci in un’esperienza di Chiesa viva, accogliente e profondamente umana. Roma, cuore pulsante della cattolicità, ci ha accolto con la sua bellezza e spiritualità, mentre i volti dei partecipanti, provenienti da ogni angolo dell’Italia, riflettevano la ricchezza e la diversità della nostra comunità di fede. Fin dal primo momento, si respirava un clima di unità e partecipazione, un desiderio autentico di ascoltare e camminare insieme. Ogni intervento, ogni dialogo, ogni momento di preghiera collettiva sembrava costruire un mosaico di esperienze, speranze e sogni che trovava il suo centro nella figura di Cristo. La sinodalità, nella sua essenza, era visibile e concreta: un cammino condiviso, fatto di ascolto reciproco e discernimento comunitario. Particolarmente intensi sono stati i lavori sinodali. Le giornate si sono articolate in momenti di confronto e riflessione su temi centrali per il futuro della Chiesa: corresponsabilità, missione e la sfida di essere una Chiesa “in uscita”. Le relazioni sono state ispiranti, ricche e profonde. Si è percepito che ogni voce aveva un peso, che ogni esperienza portava una luce unica per il cammino comune. Ciò che più ha colpito è stato il profondo senso di accoglienza e di rispetto per ogni contributo, indipendentemente dalla provenienza o dal ruolo ecclesiale di ciascuno. I lavori sinodali non sono stati solo teorici, ma ricchi di esperienze concrete: le sintesi dei tavoli sinodali hanno narrato di inclusione sociale, di pastorale nelle periferie, e di nuovi modi di vivere l’annuncio del Vangelo, che faccia comprendere come la Chiesa sia davvero viva e operativa nelle situazioni più diverse. Frutto dell’Assemblea sarà l’elaborazione, da parte del Comitato Nazionale del Cammino sinodale, di uno strumento di lavoro, le cui schede verranno consegnate alle diocesi per un discernimento comunitario e i cui risultati saranno oggetto di studio in vista della prossima Assemblea sinodale, che si terrà dal 31 marzo al 4 aprile 2025. La preghiera è stata centrale in ogni fase dell’Assemblea. Non sono mancati momenti di intensa spiritualità. Le celebrazioni eucaristiche, la liturgia delle ore e le preghiere comunitarie ci hanno ricordato che tutto il nostro cammino parte da Cristo e conduce a Lui. Pregare insieme è stato un segno tangibile della cattolicità della Chiesa, un’esperienza che ha rafforzato la consapevolezza di essere parte di una comunità più grande, chiamata a camminare con fiducia verso il futuro. Partecipare all’Assemblea sinodale è stato trasformante, molto più di un evento ecclesiale: è stata una vera esperienza di comunione e trasformazione personale. Tornando a casa, il cuore è pieno di gratitudine e speranza. Gratitudine per aver visto una Chiesa che sa ascoltare, includere e camminare con tutti; speranza per un futuro in cui la sinodalità non sarà solo un tema, ma uno stile di vita per ogni comunità cristiana. Portiamo con noi volti, storie, e una domanda, che sembra risuonare come una chiamata: “Cosa può fare ciascuno di noi per rendere il Vangelo ancora più vivo nelle nostre comunità?”. Questa Assemblea non è stata solo un incontro, ma una vera tappa di crescita spirituale e comunitaria, un’esperienza che resterà nel cuore come testimonianza di una Chiesa sempre in movimento, guidata dallo Spirito e innamorata del suo Signore.

I delegati don Mauro Gallo, Donatina Allamprese e Teresa Sperduto

I delegati diocesani don Mauro Gallo, Donatina Allamprese, Teresa Sperduto

I delegati diocesani don Mauro Gallo, Donatina Allamprese, Teresa Sperduto