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LETTERA AL MONDO DELLA SCUOLA

IN OCCASIONE DELL’INIZIO DELL’ANNO SCOLASTICO 2023-2024

CIRO FANELLI

VESCOVO DI MELFI–RAPOLLA-VENOSA

 

LETTERA AL MONDO DELLA SCUOLA

OPERANTE NEL TERRITORIO DELLA DIOCESI DI MELFI-RAPOLLA-VENOSA

IN OCCASIONE DELL’INIZIO DELL’ANNO SCOLASTICO 2023-2024

 Alcune riflessioni
per “camminare” insieme con gioia verso il futuro

Carissimi amici,

  1. Non siamo mai soli

All’inizio di questo nuovo anno scolastico 2023-2024 desidero farvi giungere i miei auguri con un messaggio di incoraggiamento e di condivisione di alcune mie riflessioni su ciò che ci si aspetta da ragazzi e giovani generosi e volenterosi come voi.

Ho saputo che c’è un libro, che sta avendo molto successo tra voi giovani. Si tratta del libro di Bernardo Zannoni, I miei stupidi intenti, che vi consiglio di leggere. È una storia che permette di interrogarsi sui temi fondamentali dell’umanità, tra cui l’amicizia, l’amore, la morte, Dio, la felicità, la famiglia.

Il protagonista è una piccola faina, Archy, orfano di padre. La madre, anche spinta dal proprio istinto a nutrire i figli più forti, lascia che i più deboli facciano una brutta fine.

Archy è tra i più deboli. Per varie ragioni e per salvarsi, il piccolo Archy incrocia una serie di personaggi. Tra questi una volpe, Salomon, per cui inizia a lavorare, appassionandosi allo studio, alla scrittura e alla lettura. È la sua “scuola”. Tutto ciò lo salva! Da qui inizia per Archy una fase di maturazione. L’incontro con la volpe Salomon si gioca su due fattori. Salomon insegna ad Archy che si inizia a maturare, anche se possiamo considerarci ancora piccoli, quando si capisce che c’è un futuro da scrivere. Cioè, la vita così come si presenta viene narrata ad altri, con l’ausilio della scrittura e della memoria. Inoltre, Salomon insegna ad Archy che c’è un Dio. Archy viene messo davanti al fatto che non siamo mai soli. Anzi c’è qualcuno così grande e immenso che è lì ad amarci da sempre.

  1. Nella vita si vince amando

Questa metafora dello scrittore Zannoni mi aiuta a giungere al cuore del mio messaggio. I più giovani, anche con il supporto della scuola, debbono sapere che certamente la vita umana porta con sé tante grettezze che ogni giorno ci mortificano: spesso i più “forti” e i più “scaltri” si fanno largo, mettendo da parte i “puri di cuore”, per usare un’espressione cara a Gesù. Ma il Vangelo ci insegna che la vera vittoria non appartiene ai più forti e agli scaltri.

La faina Archy scopre, con l’aiuto dei suoi amici e dei suoi maestri, che le persone di spessore – quelle che possono cambiare le sorti del mondo, trasformando il male in bene –   sono tutte passate quasi sempre attraverso la strada del perdono, del sacrificio, del potere della verità che rende liberi, della cura per gli altri, della forza di incontrare Dio nella carità, nello studio, nel lavoro, negli affetti più profondi.

Ed è così, da sempre. “Dio solo, ma tutto in Dio”, raccomandava Ignazio di Loyola ai suoi amici.

  1. Non sfuggire mai alle domande vere

Ora, anche alla luce della metafora dello scrittore Zannoni che ho utilizzato, evocando la storia della piccola faina, vi pongo due domande, sapendo che ci rivedremo presto, soprattutto in occasione della mia Visita Pastorale a tutti i comuni della diocesi, che inizierà dal 1° ottobre p.v., ma anche nelle diverse occasioni di incontro che a livello diocesano saranno organizzate.

Sono due domande che possono permetterci di iniziare un percorso di riflessione, anche arricchito dalle plurali e importanti lezioni che seguirete in questo anno scolastico.

  • La prima domanda riguarda il nostro essere credenti o non credenti: siamo o non siamo consapevoli che chi si affida a Gesù e/o al suo messaggio stravince, in ogni caso, sul non senso apparente delle cose, sulle grettezze della vita, sugli sgambetti dei più furbi, sull’arroganza dei forti, anche al di là dell’insuccesso momentaneo?
  • La seconda domanda è più complicata da fare, perché concerne la nostra natura di essere persone “pensanti”: siamo pronti ad approfondire, senza filtri, anche nel dialogo con tutte le discipline che studieremo a scuola, la persona e il messaggio di Gesù Cristo, a chiarirli, a lasciarci interrogare e poi, dopo aver riflettuto e fatto un buon discernimento, a lasciarci raggiungere dal “nuovo” e dal “bello” che solo Gesù nel Vangelo ha dato e può ancora dare all’umanità?
  1. La scuola, un’occasione irrepetibile per crescere

La scuola, gli insegnamenti, le attività didattiche sono un’occasione assai importante, quasi irripetibile, per mettersi di fronte a queste due domande e provare, anche con l’aiuto dei docenti ed eventualmente dei propri educatori parrocchiali, ad iniziare un percorso di confronto.

Siate generosi e coraggiosi!

Non arrendetevi di fronte alle prime difficoltà di un pensiero complesso. Mettete pure insieme quelle due domande con tutto ciò che studierete e cercate di interrogarvi profondamente.

Non rimanete mai, per nessuna ragione al mondo, in superficie. Appassionatevi alla vita, allo studio e alla ricerca della verità.

  1. La vita è la scoperta della gratuità

Anche Papa Francesco recentemente, in occasione della Giornata Mondiale della Gioventù di Lisbona, ha ricordato ai giovani che “nella vita niente è gratuito, tutto si paga, solo una cosa è gratuita, l’amore di Gesù! Quindi, con l’unica cosa gratuita che abbiamo, l’amore di Gesù, e con il desiderio e la voglia di camminare, camminiamo nella speranza, guardiamo alle nostre radici. Senza paura. Non abbiate paura!”.

Quel desidero di camminare si può altresì concretizzare nella scuola e in questo anno che sta per iniziare con il confronto aperto sulle due domande che vi ho posto.

  1. Grazie a tutti i docenti, preziosi educatori dei ragazzi e dei giovani

Mentre desidero far giungere il mio grazie ai dirigenti scolastici, ai docenti e al personale scolastico di ogni ordine e grado, mi permetto anche di assegnare ai vostri docenti un compito di riflessione, facendo leva su uno dei passaggi che più mi hanno colpito del documento finale pre-sinodale elaborato in occasione del Sinodo dei giovani fortemente voluto da Papa Francesco.

In particolare, tale documento ci segnala che “i giovani sono alla ricerca di compagni di cammino e di essere accolti da uomini e donne fedeli, che esprimano la verità permettendo loro di articolare la propria concezione della fede e della loro vocazione. Tali persone non devono essere tanto modelli di fede da emulare, ma testimoni viventi, in grado di evangelizzare attraverso la loro vita. Molti possono essere gli esempi all’altezza di queste aspettative: volti familiari del focolare domestico, colleghi nella comunità locale o martiri che testimoniano la loro fede dando la vita. Un simile accompagnatore dovrebbe possedere alcune qualità: essere un cristiano fedele impegnato nella Chiesa e nel mondo; essere in continua ricerca della santità; essere un confidente che non giudica; ascoltare attivamente i bisogni dei giovani e dare risposte adeguate; essere pieno d’amore e di consapevolezza di sé; riconoscere i propri limiti ed essere esperto delle gioie e dei dolori della vita spirituale. Una qualità di primaria importanza negli accompagnatori è il riconoscimento della propria umanità, ovvero che sono esseri umani e che quindi sbagliano: non persone perfette, ma peccatori perdonati. A volte gli accompagnatori vengono messi su un piedistallo, e la loro caduta può avere effetti devastanti sulla capacità dei giovani di continuare ad impegnarsi nella Chiesa”.

  1. Educatori in quanto testimoni

In questa prospettiva, a noi adulti è chiesto soprattutto uno sforzo significativo di testimonianza. È una testimonianza fatta nella concretezza, nell’ambito dei contesti in cui si vive e si lavora. I giovani hanno bisogno di testimoni credibili, che amano ciò che fanno perché credono che con il proprio lavoro si possa incidere in meglio sulle realtà, anche quelle più desolate e difficili. I tristissimi fatti di cronaca di questi ultimi giorni ci insegnano quanto sia importante essere presenti in tal modo nella vita dei giovani.

Concludo il mio augurio per il nuovo anno scolastico invitandovi a meditare su queste belle parole di Hetty Hillesum (1914-1943), giovane scrittrice olandese ebrea, vittima dell’Olocausto; sono certo che esse ci aiuteranno a ritrovare la gioia dell’amicizia e del camminare insieme con speranza e forza:

Mio Dio, prendimi per mano,

ti seguirò,

non farò troppa resistenza.


Non mi sottrarrò a nessuna delle cose

che mi verranno addosso in questa vita,

cercherò di accettare tutto

e nel modo migliore.


Ma concedimi di tanto in tanto

un breve momento di pace.

 

Non penserò più nella mia ingenuità,

che un simile momento

debba durare in eterno,

saprò anche accettare

l’irrequietezza e la lotta.

 

Il calore e la sicurezza mi piacciono,

ma non mi ribellerò se mi toccherà

stare al freddo purché

tu mi tenga per mano.

 

Andrò dappertutto allora,

e cercherò di non aver paura.

E dovunque mi troverò, io cercherò

d’irraggiare un po’ di quell’amore, di quel vero amore per gli uomini che mi porto dentro.

Mentre rinnovo a tutti gli auguri di un buon inizio di anno scolastico, mi propongo di incontrarvi personalmente nel pellegrinaggio della mia Visita Pastorale, che mi vedrà presente in ogni comune della nostra Diocesi per condividere con tutti la certezza che amicizia e fratellanza sono le due ali per volare sempre in alto. A presto con l’augurio di buona vita!

Melfi, 11 settembre 2023.

+ Ciro Fanelli

Vescovo

 


RACCONTIAMOCELO!

Incontro del nostro Vescovo Ciro con i giovani che hanno partecipato alla Giornata Mondiale della Gioventù di Lisbona

Venerdì 8 settembre 2023 alle ore 20:30 presso i locali del nuovo complesso parrocchiale “San Gerardo” di Rionero, i giovani che hanno preso parte alla XXXVII Giornata Mondiale delle Gioventù a Lisbona, con i loro educatori e i loro sacerdoti, incontreranno il nostro Vescovo Ciro per testimoniare quanto hanno vissuto nell’esperienza del pellegrinaggio insieme ai giovani di tutto il mondo.

IN – CANTO

Presentazione del libro di Cristina di Lagopesole scritto per la riapertura della Cattedrale di Melfi

Giovedì 7 Settembre 2023 alle ore 19:00 presso la Basilica Cattedrale Santa Maria Assunta in Melfi si terrà la presentazione del libro In-Canto di Cristina di Lagopesole. Il volume, composto in occasione della riapertura della cattedrale, è inoltre impreziosito da alcune composizioni musicali di p. Tony Leva, presidente della commissione diocesana per la musica sacra , vicario episcopale per la pastorale della formazione e direttore del coro diocesano. La presentazione si terrà dopo la celebrazione eucaristica presieduta dal nostro Vescovo Ciro alle ore 18:00. 

ORDINAZIONE DIACONALE FRATEL ENZO RIVA

Domenica 6 Agosto 2023 - Basilica Cattedrale - Melfi

DIOCESI DI

MELFI – RAPOLLA – VENOSA 

 

 

 

Con sentimenti di gioia e di profonda gratitudine al Signore per il dono della fede e della vocazione, insieme alla comunità diocesana
Vi annuncio che

 

DOMENICA 6 AGOSTO 2023

Trasfigurazione del Signore

 

nella Basilica Cattedrale Santa Maria Assunta in Melfi, alle ore 18:00, per l’imposizione delle mie mani e la preghiera di consacrazione

 

ordinerò Diacono Permanente

l’accolito fratel Enzo Riva

 

Confidando nella Vostra presenza,
Vi invito ad unirvi alla nostra preghiera
+ CIRO FANELLI
Vescovo della Diocesi di Melfi-Rapolla-Venosa

STORIA DI UNA BELLA E DI UNA BESTIA

Il 5 e il 6 agosto, presso il salone degli stemmi del Palazzo Vescovile di Melfi, andrà in scena lo spettacolo teatrale “STORIA DI UNA BELLA E DI UNA BESTIA”, promosso dall’associazione culturale Leoncavallo con il patrocinio di S. E. Mons. Ciro Fanelli. Per la prenotazione dei biglietti rivolgersi al seguente numero telefonico: 328 981 4582

La parola N. 0 Anno 2023

Leggi o scarica il N.0 del periodico diocesano

La parola – N. 0 Anno 2023

“La parola” si presenta rinnovata nella sua veste grafica con una periodicità trimestrale;  il numero zero della versione cartacea è stato presentato il 9 giugno presso il Centro Sociale di Rionero in Vulture durante i lavori del Convegno Diocesano.

Oltre alla veste cartacea, saranno messe a disposizione dei lettori due versioni in formato elettronico: una sfogliabile direttamente dal web e la seconda scaricabile in formato pdf.

Entrambe le versioni in formato elettronico saranno sempre disponibili  sul sito diocesano: www.diocesimelfi.it , con la speranza di poter raggiungere il maggior numero di potenziali lettori.

L’augurio di tutta la redazione è che il nuovo giornale possa essere una degna cassa di risonanza per ciò che riguarda i cinque ambiti di Verona, ovvero: lavoro e festa, tradizione, vita affettiva, fragilità umana e cittadinanza, ma anche uno strumento che riveli le attività promosse da parroci, laici e associazioni cattoliche sparse sull’intero territorio diocesano.

 

La parola – N. 0 Anno 2023

X ANNIVERSARIO DALLA MORTE DEL SERVO DI DIO S.E. MONS. VINCENZO COZZI

Celebrazione Eucaristica di commemorazione per S. E. Mons. Vincenzo Cozzi nel X anniversario della morte, lunedì 3 Luglio 2023

Lunedì 3 Luglio 2023 alle ore 19:00 presso la Basilica Cattedrale Santa Maria Assunta in Melfi sarà celebrata una messa commemorativa per il servo di Dio mons. Vincenzo Cozzi nel X anniversario della sua morte. Durante la celebrazione eucaristica che sarà presieduta da S.E. mons. Rocco Talucci, Arcivescovo emerito di Brindisi – Ostuni e concelebrata dal nostro Vescovo S. E. mons. Ciro Fanelli sarà reso pubblico l’Editto per l’avvio dell’inchiesta diocesana della causa di beatificazione e canonizzazione del Servo di Dio Vincenzo Cozzi, Vescovo.

 

PRIMA FESTA DIOCESANA MISSIONARIA

Celebrazione Eucaristica presieduta da S.Em. Il Signor Cardinale Luis Antonio Tagle

Domenica  2 Luglio 2023 presso il Palazzo Vescovile di Melfi la nostra diocesi è lieta di accogliere con gioia S.Em. il Signor Cardinale Luis Antonio Tagle che presiederà, nella Basilica Cattedrale “Santa Maria Assunta”, la celebrazione eucaristica delle ore 11,00.

 

Prima Festa Missionaria Diocesana

La missione si fa insieme

Sabato 1 Luglio e domenica 2 Luglio presso Piazza Duomo a Melfi si celebra la Prima Festa Missionaria Diocesana per cercare di concretizzare gli ideali missionari che la chiesa propone ai più piccoli.