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MESSA CRISMALE
COLLETTA NAZIONALE TERREMOTO TURCHIA E SIRIA
Domenica 26 marzo
A fronte della tragedia che ha colpito le popolazioni della Turchia e Siria, la Presidenza della CEI ha deciso di indire una colletta nazionale, da tenersi in tutte le Chiese Italiane domenica 26 marzo 2023 quale “segno concreto di solidarietà e partecipazione di tutti i credenti ai bisogni, materiali e spirituali, delle popolazioni terremotate“
Caritas diocesana – c.c. bancario Banca Popolare di Bari
Iban: IT 74 G054 2442 1000 0000 0156 192 – Causale “Terremoto Turchia e Siria”
INSIEME PER LA PACE
Melfi - Marcia diocesana per la pace Giovedì 16 marzo 2023
Diocesi di Melfi – Rapolla – Venosa
“Insieme per la pace”
Melfi – Marcia diocesana per la pace
Giovedì 16 marzo 2023
COMUNICATO
A Melfi due giorni per la pace, venerdì 10 marzo e giovedì 16 marzo, organizzati dalla Diocesi per
aderire alla richiesta di Papa Francesco, che da tempo chiede a tutti un impegno forte per la pace ad
un anno dall’inizio della guerra tra la Russia, l’Ucraina.
La Diocesi di Melfi-Rapolla-Venosa, attraverso la Consulta Diocesana delle Aggregazioni Laicali,
dopo la celebrazione eucaristica di venerdì scorso, 10 marzo, oggi 16 marzo, ha organizzato una
“marcia silenziosa per la pace”.
Il Vescovo Ciro Fanelli, per tale evento, ha coinvolto non solo la comunità ecclesiale ma anche tutte
le componenti del territorio (istituzionali, sociali, politiche, sindacali e culturali), che hanno
favorevolmente accolto l’invito.
La Chiesa locale, facendosi “compagna di viaggio” della comunità civile e mostrandosi attenta al
dramma del popolo ucraino, con questa marcia intende offrire un momento di sano dialogo
cercando nella condivisione la saggia opportunità per costruire un tempo “normale”.
Il Vescovo Fanelli, inoltre, invitando alla Marcia, facendo eco alle parole della CEI, ha scritto: “In
Ucraina, così come in tante altre parti del mondo si muore ogni giorno a causa di conflitti fratricidi.
Purtroppo, insieme alla gente, muore anche la speranza in un futuro migliore. Vogliamo, in questa
ora buia per l’umanità, condividere con tutti gli uomini di buona volontà l’appello di san Giovanni
XXIII: “Al criterio della pace che si regge sull’equilibrio degli armamenti, si sostituisca il principio
che la vera pace si può ricostruire nella vicendevole fiducia” (Pacem in terris, n. 39). Il Vescovo ha
inoltre sottolineato con forza il dovere di affermare il “no” alla guerra, a tutte le guerre.
Con tutte le donne e gli uomini di buona volontà la comunità cristiana, mentre è convinta
dell’insostituibile ruolo della diplomazia per avviare un dialogo effettivo tra le parti in conflitto,
vuole anche essere “lievito” di un mondo in cui regni la giustizia, la pace e la concordia e siano
realmente superate lotte e divisioni.
La “marcia”, all’insegna dello slogan “Insieme per la pace”, vuole ribadire che nel rispetto del
diritto alla difesa, urge trovare spazi di dialogo per porre fine a una crisi internazionale aggravata
dalla minaccia nucleare. La “marcia silenziosa per la pace”, avrà inizio alle ore 19 e si snoderà dal
Palazzo comunale della Città di Melfi verso la Cattedrale.
Gli auguri della Diocesi di Melfi – Rapolla – Venosa a Papa Francesco
Di seguito il Messaggio di auguri al Santo Padre in occasione del decimo anniversario dell’elezione al Soglio pontificio.
Beatissimo Padre,
la Diocesi di Melfi-Rapolla-Venosa, unita al suo Pastore, esulta e ringrazia la Divina Provvidenza per la Sua alta persona nel decimo anniversario di elezione alla guida della Chiesa universale. Grazie per il nome scelto che parla di amore ai poveri della terra, grazie per lo spirito misericordioso e inclusivo, grazie per i suoi messaggi di pace.
Le Chiavi di Pietro, che il divino Spirito ha posto nelle Sue mani, hanno aperto al mondo le porte della speranza, rinnovando la fiducia in una Chiesa che instancabilmente annuncia la vitale giovinezza del Vangelo.
+ Ciro Fanelli
Vescovo
COMUNICATO – Preoccupazione, trepidazione e speranza per i lavoratori del nostro territorio
Appello del Vescovo per i lavoratori della zona industriale di Melfi
CIRO FANELLI
VESCOVO DI MELFI–RAPOLLA-VENOSA
Preoccupazione, trepidazione e speranza
per i lavoratori del nostro territorio
COMUNICATO
- La Chiesa di Melfi-Rapolla-Venosa, che cammina insieme agli uomini e alle donne che abitano il territorio del Vulture-Melfese, partecipa con preoccupazione e trepidazione alle problematiche che stanno interessando l’area industriale del nostro comprensorio. Come Vescovo, in questo tempo di straordinaria e difficile transizione, sento il dovere di farmi portavoce delle lavoratrici e dei lavoratori, delle famiglie e dei giovani in difesa del diritto al lavoro. La Chiesa locale, nell’auspicare un futuro sostenibile, che garantisca il lavoro per tutti e per ognuno, offre la propria collaborazione per costruire sul territorio una società più coesa e solidale, affinché possano essere gestite e risolte le dolorose questioni che da tempo gravano sulle fasce più deboli e fragili della popolazione. E’ necessario, infatti, accompagnare “insieme” le trasformazioni economiche e produttive in atto, facendo in modo che il nostro territorio non venga escluso dall’innovazione tecnologica e dallo sviluppo digitale.
- Viva è la preoccupazione per l’incompiuta definizione della vertenza “Auchan”, che vede 100 lavoratori in sospensione, senza aver ancora intercettato un nuovo player per la gestione dell’insediamento. Per evitare la perdita definitiva del lavoro è doveroso intraprendere tutte le più utili iniziative da parte dei soggetti pubblici preposti, tra cui la Regione e gli attori istituzionali di ogni livello. La sfida ad elevare il livello di attenzione nella difesa dei processi produttivi ed occupazionali, con ogni mezzo possibile, nell’area strategica del Melfese, non può e non deve cessare. Tutti sappiamo che un ridimensionamento, anche limitato del 5-10%, dell’assetto occupazionale potrebbe provocare un “effetto domino” travolgente nel contesto locale, con il consequenziale incremento di forme gravi di povertà. A tal proposito, è bene ricordare in questa sede il principio costituzionale per cui l’iniziativa economica privata «non può svolgersi in contrasto con l’utilità sociale o in modo da recare danno alla sicurezza, alla libertà, alla dignità umana» (art. 41, secondo comma).
- In tale prospettiva, con altrettanta trepidazione la comunità ecclesiale segue i contatti tra le parti istituzionali, sindacali e “Stellantis” per definire la centralità dello stabilimento melfitano, i nuovi impegni produttivi ed i connessi piani di attività. Occorre, in primo luogo, un grande piano straordinario per l’auto, oltre l’emergenza, che affronti le scelte di politica industriale e di regolazione della domanda e dell’offerta e di sostegno alla formazione. La comunità cristiana auspica che l’occupazione ed il futuro dei lavoratori interessati siano sempre al primo posto nei processi di riconversione verso la sfera dell’elettrico, nella modalità di una transizione sostenibile e graduale, come di recente in più sedi riaffermato, per evitare ricadute negative sotto l’aspetto produttivo ed ancor più occupazionale.
- La Chiesa esprime, con intensità e costanza, la propria vicinanza solidale alla storia di tutti i lavoratori, che animano e conferiscono valore umano all’intero funzionamento della fabbrica-auto, che è ormai coessenziale al nostro territorio. La soluzione delle difficili e complesse problematiche che interessano il settore automobilistico non può percorrere le vie del restringimento ed impoverimento della base produttiva con la conseguente riduzione di uno stabilimento avanzato come quello di Melfi. Lo stabilimento di Melfi rappresenta, infatti, un significativo potenziale tecnologico, produttivo e occupazionale per tutto il Mezzogiorno d’Italia, che si è costruito nel tempo e che è stato non utilizzato appieno. Esso non può essere vanificato in tutte le sue potenzialità secondo i parametri di un’economia dello scarto, penalizzando il vero progresso umano. Su tale peculiare aspetto, la Dottrina Sociale della Chiesa afferma, tra l’altro, che: «il progresso, […] deve compiersi mediante l’uomo e per l’uomo e deve produrre frutti nell’uomo. Una verifica del progresso sarà il sempre più maturo riconoscimento della finalità del lavoro e il sempre più universale rispetto dei diritti ad esso inerenti, conformemente alla dignità dell’uomo, soggetto del lavoro» (Giovanni Paolo II, Lettera enciclica, Laborem Exercens, 18).
- I prossimi confronti con la casa automobilistica devono smentire i timori che circolano nella popolazione. Per il futuro del nostro territorio è necessario che prevalga, invece, un disegno di grande ripresa per la riqualificazione dello stabilimento melfitano. Ora è il tempo di scelte chiare che siano efficacemente a sostegno del mondo del lavoro. Il recente confronto con il Ministero competente del Governo italiano e “Stellantis” deve aprire nuovi spiragli e prospettive per una transizione giusta, così come le istituzioni europee ci indicano. Sono ancora attesi precisi e circostanziati “cronoprogrammi” sugli obiettivi di riconversione produttiva ed occupazionale dello stabilimento melfitano. Decisivo dovrà essere l’impegno delle politiche pubbliche per dare solidità e continuità al lavoro nel settore automotive. Mobilitando ed impiegando fondi già previsti e stanziati per continuare a formare i lavoratori, investire sulle infrastrutture per la rete di ricarica, nonché sostenere le aziende che fanno investimenti per autoprodurre energia elettrica per poter abbattere i costi. Una specifica e puntuale attenzione necessita anche l’indotto di Melfi, particolarmente rilevante per la sua capacità produttiva e per il valore della forza lavoro impegnata.
- Non bisogna dimenticare che tutto si può perdere se non si tiene presente che nella competizione dei mercati c’è innanzitutto il territorio e tutto quello che i lavoratori, le istituzioni, le forze sociali possono e devono fare, con ogni strumento che avvantaggi tutti ed ognuno. Nel nostro comprensorio sono presenti non solo tutti gli elementi essenziali per una ripresa ed un consolidamento di nuovi processi produttivi, ma anche le potenzialità per “abitare il nostro tempo” contrassegnato da grandi trasformazioni ambientali, tecnologiche e produttive. Uno straordinario impulso può derivare dal rilancio delle relazioni industriali, come strumento diretto di compartecipazione, la più larga e comprensiva. Sono nel segno della sperimentazione le recenti intese contrattuali, di pregio per aver concordato, tra l’altro, strumenti per monitorare la trasformazione aziendale in atto, l’accesso alle co-decisioni aziendali con le Commissioni, le norme sul “lavoro agile” ,e nuove forme organizzative, sul modello delle funzioni tecniche e gestionali (mod.Nea). E’ doveroso, infatti, porre al centro di ogni scelta politica, economica e sociale la promozione e la tutela della persona, nella consapevolezza che il lavoro degno dell’uomo, secondo l’insegnamento di Papa Francesco, deve essere “libero, creativo, partecipativo e solidale”.
- La Diocesi di Melfi-Rapolla-Venosa, pertanto, avendo a cuore l’autentico progresso dell’uomo e della società, rivolge il suo appello a tutti coloro che sono coinvolti nelle decisioni sul futuro dei nostri lavoratori, affinché “insieme” si possano risolvere i problemi del lavoro nel nostro territorio, per il bene delle famiglie, e in particolare dei giovani. La Chiesa diocesana con umiltà, ma con determinazione, continuerà a prestare la sua voce alla propria gente e farà la sua parte per favorire il dialogo in vista della ricerca di soluzioni possibili e concrete.
Melfi, 13 marzo 2023.
+ Ciro Fanelli
Vescovo
Santa messa per la pace - venerdì 10 marzo ore 18:00
INSIEME PER LA PACE
CIRO FANELLI
VESCOVO DI MELFI–RAPOLLA-VENOSA
INSIEME PER LA PACE
Carissimi,
Papa Francesco con la sua parola, quasi ogni giorno, sta chiedendo a tutti un forte impegno per la pace. Come comunità cristiana, ad un anno dall’inizio della guerra tra la Russia e l’Ucraina, mentre accogliamo gli appelli del Papa, sentiamo forte il dovere di affermare il nostro “no” alla guerra. Per questa ragione,
VENERDÌ 10 MARZO,
aderendo all’iniziativa del Consiglio delle Conferenze Episcopali d’Europa (CCEE),
CELEBRERÒ ALLE ORE 18:00 NELLA CATTEDRALE DI MELFI UNA SANTA MESSA
per le vittime della guerra e per la pace nel mondo.
In Ucraina, così come in tante altre parti del mondo si muore ogni giorno a causa di conflitti fratricidi! Purtroppo, insieme alla gente, muore anche la speranza in un futuro migliore. Vogliamo, in questa ora buia per l’umanità, condividere con tutti gli uomini di buona volontà l’appello di san Giovanni XXIII: «Al criterio della pace che si regge sull’equilibrio degli armamenti, si sostituisca il principio che la vera pace si può ricostruire nella vicendevole fiducia» (Enciclica, Pacem in terris, n. 39).
Come credenti in Cristo Gesù, Re della Pace, insieme a tutte le donne e agli uomini di buona volontà, mentre siamo convinti dell’insostituibile ruolo della diplomazia per avviare un dialogo effettivo tra le parti in conflitto, vogliamo anche essere lievito di un mondo in cui regni la giustizia, la pace e la concordia e siano realmente superate le lotte e le divisioni.
Con la Consulta Diocesana delle Aggregazioni Laicali al fine di sensibilizzare tutti i cittadini e tutte le componenti del nostro territorio (istituzionali, sociali, politiche, sindacali e culturali), abbiamo organizzato
A MELFI GIOVEDÌ 16 MARZO ALLE ORE 19:00 la
MARCIA PER LA PACE
per ribadire che, nel rispetto del diritto alla difesa, è urgente trovare spazi di dialogo per porre fine a una crisi internazionale aggravata dalla minaccia nucleare. La “marcia per la pace”, silenziosa, partirà da Piazza Pasquale Festa Campanile, antistante al Palazzo comunale della Città di Melfi, e si concluderà in Cattedrale.
Conoscendo la Vostra sensibilità per il grande valore della pace e l’amicizia sociale, Vi invito alle due iniziative sopra indicate, promosse dalla comunità ecclesiale.
Sarà anche un’occasione concreta per manifestare la nostra vicinanza alle popolazioni colpite dalla guerra e per affidare al Signore il nostro desiderio di pace.
In attesa di poterci incontrare, Vi saluto cordialmente, augurando ogni bene.
Melfi, 8 marzo 2023
+ Ciro Fanelli
Vescovo
Veglia missionaria
Cattedrale di Melfi - 24 Marzo 2023 ore 19:00
Il 24 marzo 2023 ricorre la trentunesima Giornata dei Missionari Martiri. La celebrazione è collocata nel giorno dell’uccisione di Mons. Oscar Romero, avvenuta nel 1980, a memoria del suo impegno al fianco del popolo salvadoregno, oppresso da un regime elitario incurante della sorte dei più poveri e dei lavoratori.
INSIEME PER LA PACE
VENERDÌ 10 MARZO, SANTA MESSA PER LE VITTIME DELLA GUERRA E GIOVEDÌ 16 MARZO, MARCIA PER LA PACE
CIRO FANELLI
VESCOVO DI MELFI–RAPOLLA-VENOSA
INSIEME PER LA PACE
Carissimi,
Papa Francesco con la sua parola, quasi ogni giorno, sta chiedendo a tutti un forte impegno per la pace. Come comunità cristiana, ad un anno dall’inizio della guerra tra la Russia e l’Ucraina, mentre accogliamo gli appelli del Papa, sentiamo forte il dovere di affermare il nostro “no” alla guerra. Per questa ragione,
VENERDÌ 10 MARZO,
aderendo all’iniziativa del Consiglio delle Conferenze Episcopali d’Europa (CCEE),
CELEBRERÒ ALLE ORE 18:00 NELLA CATTEDRALE DI MELFI UNA SANTA MESSA
per le vittime della guerra e per la pace nel mondo.
In Ucraina, così come in tante altre parti del mondo si muore ogni giorno a causa di conflitti fratricidi! Purtroppo, insieme alla gente, muore anche la speranza in un futuro migliore. Vogliamo, in questa ora buia per l’umanità, condividere con tutti gli uomini di buona volontà l’appello di san Giovanni XXIII: «Al criterio della pace che si regge sull’equilibrio degli armamenti, si sostituisca il principio che la vera pace si può ricostruire nella vicendevole fiducia» (Enciclica, Pacem in terris, n. 39).
Come credenti in Cristo Gesù, Re della Pace, insieme a tutte le donne e agli uomini di buona volontà, mentre siamo convinti dell’insostituibile ruolo della diplomazia per avviare un dialogo effettivo tra le parti in conflitto, vogliamo anche essere lievito di un mondo in cui regni la giustizia, la pace e la concordia e siano realmente superate le lotte e le divisioni.
Con la Consulta Diocesana delle Aggregazioni Laicali al fine di sensibilizzare tutti i cittadini e tutte le componenti del nostro territorio (istituzionali, sociali, politiche, sindacali e culturali), abbiamo organizzato
A MELFI GIOVEDÌ 16 MARZO ALLE ORE 19:00 la
MARCIA PER LA PACE
per ribadire che, nel rispetto del diritto alla difesa, è urgente trovare spazi di dialogo per porre fine a una crisi internazionale aggravata dalla minaccia nucleare. La “marcia per la pace”, silenziosa, partirà da Piazza Pasquale Festa Campanile, antistante al Palazzo comunale della Città di Melfi, e si concluderà in Cattedrale.
Conoscendo la Vostra sensibilità per il grande valore della pace e l’amicizia sociale, Vi invito alle due iniziative sopra indicate, promosse dalla comunità ecclesiale.
Sarà anche un’occasione concreta per manifestare la nostra vicinanza alle popolazioni colpite dalla guerra e per affidare al Signore il nostro desiderio di pace.
In attesa di poterci incontrare, Vi saluto cordialmente, augurando ogni bene.
Melfi, 8 marzo 2023
+ Ciro Fanelli
Vescovo
Concorso Letterario “Vite che parlano”
Melfi, Salone degli Stemmi - Lunedi 27 Febbraio ore 10.30
L’ufficio missionario diocesano propone la Terza edizione del Concorso letterario “In dialogo con San Giustino De Jacobis” rivolto agli studenti degli Istituti d’Istruzione Secondaria di secondo grado del nostro territorio.
Il progetto si propone di far conoscere e valorizzare la figura del Santo, uomo del dialogo e dell’inclusione, modello di valori, bussola per una direzione al futuro dei giovani.