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SCUOLA DI FORMAZIONE PER OPERATORI DI PASTORALE FAMILIARE

Primo livello – anno 2021/2022

La Conferenza Episcopale di Basilicata, nell’anno “Famiglia Amoris Laetitia” in accordo con l’Ufficio Regionale per la Pastorale della Famiglia, propone la Scuola di formazione per operatori di Pastorale familiare, Primo livello – anno 2021/2022.

Il corso è un primo passo per la sensibilizzazione e il coinvolgimento delle famiglie nell’essere al tempo stesso testimoni e annunciatori della bellezza del matrimonio cristiano, risvegliando la consapevolezza di ciò che si è per mezzo del sacramento del Matrimonio.

Possono partecipare sposi, operatori di pastorale familiare, seminaristi, presbiteri, religiosi, diaconi permanenti.
Il percorso si svolgerà in modalità mista: lezioni online e laboratori pastorale-esperienziali, coordinati e gestiti dalla Commissione diocesana di Pastorale familiare.

Le lezioni saranno tenute dai docenti dell’Istituto Teologico di Basilicata, dell’Istituto di Scienze Religiose e degli istituti teologici nazionali, da ottobre 2021 a giugno 2022, il secondo sabato del mese dalle 15:30 alle 19:00.

CONTATTI
per la Diocesi di MELFI-RAPOLLA-VENOSA:
Matilde e Raffaele Tummolo – 3356729286
Antonella e Francesco Lillo 3335731643
pastoralefamiliare@diocesimelfi.it


Difendiamo la nostra casa comune

TRANSIZIONE ECOLOGICA: QUALE FUTURO?

Giovedì 2 settembre 2021 ore 18:00 - SALONE DEGLI STEMMI PALAZZO VESCOVILE - MELFI

Convegno transizione ecologica

“Siamo tutti sulla stessa barca e siamo chiamati a impegnarci perché non ci siano più muri che ci separano, non ci siano più gli altri, ma solo un noi, grande come l’intera umanità”.

Papa Francesco

L’ambiente è la nostra casa: dobbiamo tutti averne cura!

TRANSIZIONE ECOLOGICA: QUALE FUTURO?

Giovedì 2 settembre 2021 – ore 18:00

SALONE DEGLI STEMMI – PALAZZO VESCOVILE – MELFI

Inizio ministero nuovi parroci

Calendario degli ingressi nelle comunità parrocchiali

Calendario ingresso nuovi parroci

A partire da domenica 5 settembre fino a domenica 19 settembre, secondo il calendario allegato, i nuovi parroci, nominati da S. E. mons. Ciro Fanelli il 29 giugno, faranno il loro ingresso nelle rispettive comunità parrocchiali.

Mentre si esprime gratitudine per quanto operato da chi lascia, si incoraggia chi inizia questo servizio pastorale così significativo a vantaggio del popolo di Dio nelle singole comunità parrocchiali interessate.

Le celebrazioni indicate nel calendario saranno presiedute da S. E. il Vescovo.

Provvedimenti e nomine

Nuovi incarichi attribuiti dal Vescovo

Sua Eccellenza il Vescovo il 31 luglio ha nominato Michele Ficarazzi responsabile del sito diocesano; il 14 agosto don Giuseppe Cacosso Vicario foraneo della zona pastorale di Rionero in Vulture; il 15 agosto il diacono don Samuè Cripezzi  collaboratore parrocchiale presso la Parrocchia san Michele Arcangelo Con-Cattedrale di Rapolla.

Inizio del ministero di penitenziere della Cattedrale

Don Vincenzo D'Amato, un segno di misericordia per la diocesi

Inizio ministero penitenziere

Nella Messa Vespertina della Solennità dell’Assunzione della B. V. Maria, nella Basilica Cattedrale di Melfi, don Vincenzo D’Amato ha iniziato il servizio di penitenziere.

Ha presieduto la celebrazione S. E. il Vescovo.

IL CARDINALE SEMERARO IN DIOCESI

In occasione del 60simo di sacerdozio di mons. Rocco Talucci

Omelia 60simo mons. Rocco Talucci

Sua Eminenza il sig. Cardinale Marcello Semeraro, Prefetto della Congregazione per le cause dei Santi, il 23 luglio ha tenuto l’omelia in occasione del sessantesimo anniversario dell’ordinazione sacerdotale di mons. Rocco Talucci, Vescovo emerito di Brindisi- Ostuni che a sua volta ha presieduto la celebrazione.

Per la circostanza, Sua Eminenza ha visitato luoghi artisticamente e culturalmente indicativi delle città di Melfi e Venosa, manifestando vivo apprezzamento per le visite in cui è stato accompagnato.

La presenza del Cardinale Semeraro esprime il legame tra la diocesi di Melfi-Rapolla-Venosa e la Santa Sede che si rinnova nel desiderio di accogliere il magistero del Santo Padre.

Leggi il testo dell’omelia

“Un mosaico di voci. Esercizi di sinodalità” – PROGRAMMA

2° CONVEGNO PASTORALE DIOCESANO – GIUGNO 2021

CIRO FANELLI
VESCOVO DI MELFI–RAPOLLA-VENOSA

Prot. N. 22/2021/VE

 

Carissimi fratelli e sorelle,

la nostra Chiesa diocesana  –  in cammino sul sentiero tracciato nell’agosto 2018 dalla lettera “Chiesa in festa: camminare insieme per una Chiesa giovane, gioiosa e missionaria” (15 agosto 2018) e dall’ultimo Convegno Pastorale del 2019, “Ministerialità e comunione per una Chiesa in uscita” (21-22 giugno 2019) –   si riunisce ora in Assemblea con il desiderio di vivere come esercizio di sinodalità il tempo di grazia del 2° Convegno pastorale diocesano:  “Un mosaico di voci. Esercizi di sinodalità” (1 Cor 12, 1 – 30), così da introdurci nel secondo anno dell’itinerario diocesano sulla scoperta del valore e del significato del Battesimo.

 E’ importante ricordare il senso del nostro “camminare insieme” come Chiesa, chiamata nella logica evangelica ad ascoltare, abbracciare e servire tante necessità pastorali e sociali del nostro territorio, per poter dare alla riflessione ecclesiale, con la luce e la forza dello Spirito Santo, maggiore pregnanza e adesione alla realtà.

Le nostre comunità parrocchiali, piccole e grandi, con le gioie e le speranze, le tristezze e le angosce delle donne e degli uomini che le danno volto, soprattutto dei poveri e di tutti coloro che soffrono (cfr. GS 1), sono lo sfondo concreto e realistico su cui articolare i tre punti-cardine del nostro convenire in assemblea: riscoprire il Battesimo; riconoscerlo come sorgente di vocazioni, carismi e ministeri; sentirsi chiamati ad essere Chiesa in uscita.

La scelta diocesana di ripartire dal Battesimo è, dunque, l’orizzonte di senso attraverso il quale tematizzare meglio la polifonia/policromia dei doni e dei carismi, così da vivere in stile sinodale il nostro cammino ecclesiale. Le Linee pastorali triennali, “Capire e vivere il battesimo, per essere Chiesa in uscita” (2020-2023) costituiscono il punto di partenza del nostro convenire ecclesiale. L’esperienza effettiva della dimensione battesimale della vita cristiana si presenta piena di luci e ombre, di problemi e prospettive, di opportunità e bisogni. L’obiettivo pastorale da raggiungere è sicuramente arduo, ma doveroso: condurre tutti a vivere e celebrare il sacramento del Battesimo come scelta, non solo personale e familiare, ma che nasce e si irrobustisce nella vita della comunità ecclesiale.

Quest’anno, anche in ragione delle norme sanitarie, ancora in vigore, per il contenimento del coronavirus, vivremo il tempo del Convegno in maniera diffusa e diversificata (dal 14 giugno al 3 luglio). Destinatari del Convegno saranno tutti i fedeli laici della nostra Chiesa diocesana e tutti coloro che, animati dal desiderio di servire il bene comune, desiderano unirsi a questo itinerario di preghiera, di studio e di confronto; protagonisti immediati e diretti saranno, invece,  i presbiteri, i diaconi, i seminaristi, i religiosi e le religiose, le persone consacrate e i delegati parrocchiali. Il Convegno, anche per queste ragioni, si articolerà in sei momenti distinti:

  • il primo momento, di apertura, consisterà nella celebrazione di avvio del Convegno (14-18 giugno), che presiederò distintamente, secondo il calendario stabilito, in ciascuna delle quattro zone pastorali;
  • il secondo momento è costituito dall’ascolto della Parola di Dio, la pericope della 1a lettera di San Paolo ai Corinzi cap. 12 vv. 1-30 (lunedì 21 giugno), che farà da “icona biblica” che illuminerà la riflessione e il confronto assembleare; questo momento si svolgerà nella Chiesa di san Donato in Ripacandida, con una Lectio guidata dal prof. Don Pasqualino Basta, Vice Rettore della Pontifica Università Urbaniana in Roma;
  • il terzo momento, invece, sarà costituito dalla riflessione teologico-pastorale del prof. don Luciano Meddi, docente presso la Pontificia Università Urbaniana in Roma. La riflessione di Don Meddi si svilupperà in due incontri (23-24 giugno);
  • il quarto momento sarà dedicato al confronto-discernimento ecclesiale (sabato 26 giugno), dove i presbiteri, i diaconi, i religiosi e le religiose, le persone consacrate e i delegati delle parrocchie offriranno il loro contributo in vista della individuazione di scelte concrete su cui camminare, al fine di rendere il più possibile fecondo il nostro piano pastorale;
  • il quinto momento (martedì 29 giugno) è quello propriamente assembleare, nel quale verranno consegnate le riflessioni e le proposte emerse dal confronto avvenuto nel presbiterio e nelle zone pastorali, con la restituzione di esse da parte del Vescovo, sotto forma di sentieri da percorrere;
  • il sesto momento, conclusivo (sabato 3 luglio), sarà vissuto in una modalità artistico-musicale, con la prospettiva di farsi racconto di questa esperienza di Chiesa.

I punti fondamentali su cui verterà il Convegno, quale momento preparatorio del secondo anno del percorso pastorale volto a rimotivare la nostra identità battesimale, sono dunque l’appartenenza alla Chiesa e la ricchezza di vocazioni, carismi e ministeri di cui lo Spirito arricchisce ogni cristiano per l’edificazione della comunità ecclesiale (cfr. 1 Cor 14, 12). Indubbiamente questa triplice tematica evidenzia problemi e contraddizioni ed evoca prospettive, genera sfide e richiama responsabilità, che dobbiamo intercettare, interpretare e orientare in un’ottica di crescita personale e comunitaria.

Al centro della riflessione del Convegno, e quindi del prossimo anno pastorale, è l’essere Chiesa nella prospettiva indicataci dall’Evangelii Gaudium: Chiesa fedele al Concilio Vaticano II e attenta all’ora presente. Il tema battesimale ci dà anche l’opportunità concreta di sentirci in piena comunione con l’invito del Santo Padre a vivere l’ecclesialità nella forma della sinodalità (camminare insieme).

Con l’inizio del nuovo anno pastorale 2021-2022  –  durante il quale, come ci ha chiesto il Santo Padre, ci sintonizzeremo con tutte le Chiese locali nell’avviare il percorso sinodale –   come frutto del Convegno, costituiremo gli organismi di partecipazione, secondo quanto già disposto il 22 febbraio 2021 con la promulgazione degli Statuti dei Consigli pastorali. Il cammino in vista del rinnovamento di questi organismi avrà un inizio comunitario, comune per tutte le parrocchie, che segnerà anche l’avvio di un tempo “sinodale” in cui ogni Parrocchia, le quattro zone pastorali e la Diocesi saranno impegnate a dar vita a questi organismi come “luoghi” significativi di corresponsabilità e di partecipazione.

L’avvio di questo percorso sarà preceduto dalla nomina di nuovi Parroci in alcune comunità parrocchiali della Diocesi, e dalla scelta di nuovi responsabili di alcuni uffici della Curia diocesana, che con il Convegno verrà – come è stato già annunciato –   strutturata secondo ambiti ecclesiali specifici, coordinati da Vicari pastorali. In questo tempo, l’atteggiamento da privilegiare è quello dell’ascolto e del discernimento, se desideriamo avviare seri percorsi ecclesiali capaci di promuovere la comunione e la missione. La sfida è sicuramente importante: è quella di generare, concretamente, relazioni fraterne e amicali, per trasformare il presbiterio e le parrocchie da luoghi di relazioni formali e di erogazioni di servizi cultuali in spazi relazionali autentici, dove il Signore, in ragione del Battesimo, ci vuole riunire per inviarci ad annunciare la gioia del Vangelo. In questa prospettiva l’Eucaristia, mistero centrale della nostra fede, assume un ruolo fondamentale ed imprescindibile (cfr. CCC 1325): essa è infatti il sacramento che “edifica” la comunità, non solo a livello ontologico-sacramentale, ma anche esistenziale-operativo (cfr. LG 11 e PO 5), dove la conoscenza, la stima reciproca, la capacità di riconciliazione, il servizio cessano di essere slogan per diventare convinzioni e buone pratiche (cfr. 1 Cor 14, 1-40).

Auspicando la partecipazione motivata di tutti e di ciascuno, nelle forme e nelle modalità che verranno comunicate dalla Curia diocesana, vi saluto nel Signore, benedicendovi con affetto ecclesiale.

Melfi, 6 giugno 2021 – Solennità del Santissimo Corpo e Sangue di Cristo.

+ Ciro Fanelli

Vescovo


NOMINA VICARI FORANEI

DECRETI E NOMINE

 

Nomina dei Vicari foranei
delle quattro zone pastorali della Diocesi di Melfi-Rapolla-Venosa

 

 Il Vescovo Mons. Ciro Fanelli, in data 8 giugno 2021, in occasione del ritiro mensile del clero, a norma del can. 554 del C.I.C., per il prossimo quinquennio, ha provveduto alla nomina dei Vicari foranei delle quattro zone pastorali della Diocesi, previamente indicati dal clero delle medesime zone pastorali quali coordinatori zonali:

 

  • don Mauro Gallo, vicario foraneo per la zona pastorale di Melfi;
  • don Francesco Distasi, vicario foraneo per la zona pastorale di Rionero;
  • Alberto Vecchione, vicario foraneo per la zona pastorale di San Fele;
  • don Filippo Santoliquido, vicario foraneo per la zona pastorale di Venosa.

Il servizio di Vicario Foraneo ha un carattere pastorale e non soltanto giudico amministrativo. Infatti, oltre all’onere della vigilanza, questo ufficio ha il grande compito della sollecitudine apostolica, “come animatore della vita del presbiterio locale e coordinatore della pastorale organica a livello foraniale” (Ecclesiae imago, n. 187).

Con questa nomina, il Vescovo ha esortato i presbiteri scelti ad esercitare questo servizio con particolare vicinanza ai confratelli presbiteri e ai fedeli che operano nelle parrocchie, sostenendoli con saggezza, serenità ed equilibrio e promuovendo lo spirito di comunione e l’apertura missionaria.

In spirito di fede e con amore sincero per la Chiesa, i Vicari foranei devono collaborare con il Vescovo in una sintonia comunionale e “obbedienziale”. Il Vicario foraneo deve sempre concorrere a creare uno spirito di comunione tra i presbiteri e con il Vescovo, portando in Diocesi le esperienze e le esigenze pastorali della zona e riportando in essa gli orientamenti della pastorale diocesana. Egli deve promuovere l’unità pastorale e la collaborazione tra le parrocchie della zona.

Ai Vicari foranei è chiesto di far attuare il piano diocesano nella zona e di tessere rapporti di comunione e fraternità con i presbiteri, i diaconi, i religiosi, le religiose, le persone consacrate e i fedeli laici, incentivando la comunicazione, organizzando la collaborazione inter-parrocchiale, favorendo la pastorale comunitaria, promuovendo la formazione, la corresponsabilità e la partecipazione.

Tale lavoro di coordinamento avverrà anche con la piena valorizzazione degli incontri del Consiglio pastorale zonale, organismo di partecipazione presieduto – secondo quanto previsto dallo Statuto –   dallo stesso Vicario foraneo.