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sostegno e solidarietà della Diocesi di Melfi-Rapolla-Venosa ai Lavoratori dell’indotto

COMUNICATO STAMPA

       

 

COMUNICATO STAMPA

 

Sostegno e solidarietà della Diocesi di Melfi-Rapolla-Venosa ai Lavoratori dell’Indotto, Fdm Srl e Las Automotive dell’area industriale di Melfi

 

La diocesi di Melfi-Rapolla-Venosa e l’Ufficio di Pastorale Sociale Lavoro e Legalità, in risposta alle preoccupazioni e alle tensioni originate dalla Cassa integrazione, che con fondati timori pensiamo possa essere anticamera del licenziamento, di 110 operai, Fdm Srl e Las Automotive, dell’Indotto di Melfi, desidera esprimere il proprio sostegno e solidarietà ai lavoratori coinvolti e alle loro famiglie. Comprendiamo che questo è un momento di incertezza e apprensione, e come comunità religiosa, desideriamo manifestare la nostra vicinanza e sostegno.

La Diocesi ritiene che la giustizia sociale e il rispetto per la dignità umana siano valori fondamentali che devono guidare le decisioni nei luoghi di lavoro. Nel riconoscere la centralità del lavoro nella vita delle persone e nella comunità, ci appelliamo a tutte le parti coinvolte affinché si impegnino in un dialogo costruttivo e onesto volto alla risoluzione del problema e conseguente reintegro degli operai nei posti di lavoro.

Un ruolo cruciale può e deve svolgerlo l’Istituzione regionale promuovendo e guidando un tavolo di confronto, teso al riconoscimento dell’importanza strategica del lavoro e dei lavoratori nel processo di crescita e sviluppo del nostro territorio, chiediamo un impegno che conduca la parte datoriale, sinergicamente con le rappresentanze sindacali confederali e di categoria, a garantire un lavoro sicuro, giusto e sostenibile.

La nostra comunità ecclesiale si offre di agire come mediatore, se richiesto, per facilitare il dialogo tra i rappresentanti dei lavoratori, le aziende in questione, che si occupano di logistica e magazzino, e la direzione di Stellantis che non ha rinnovato le commesse determinando, di fatto, la Cassa integrazione. Crediamo che attraverso il rispetto reciproco e la comprensione delle diverse prospettive, sia possibile raggiungere soluzioni che preservino i posti di lavoro e rispettino i diritti dei lavoratori.

Ricordiamo che la solidarietà è un valore fondamentale della nostra fede, e come comunità religiosa, siamo impegnati a sostenere coloro che si battono per la giustizia e la dignità. Lavoratori, rappresentanti sindacali e dirigenti aziendali sono tutti parte integrante della nostra comunità, e insieme possiamo costruire un futuro migliore per tutti.

La Diocesi di Melfi-Rapolla-Venosa prega per una soluzione pacifica e giusta in questa situazione difficile. Chiediamo a tutti i decisori di considerare attentamente l’impatto umano delle loro scelte e di lavorare insieme per preservare la stabilità economica e sociale della nostra comunità.

Nella speranza che il dialogo prevalga e che si possa giungere a una soluzione che salvaguardi i posti di lavoro e il benessere dei lavoratori, rimaniamo in preghiera e solidarietà con tutti coloro che sono coinvolti in questa situazione.

Con fraterno affetto

Melfi 17/01/2024

 

+ Ciro Fanelli

Ufficio Pastorale Sociale Lavoro e Legalità

TUTTE LE REGISTRAZIONI DELLA 5° Settimana Biblica

IL VANGELO DI GIOVANNI LIBRO DEI SEGNI Guarda e ascolta le registrazioni dei 5 incontri   27 novembre 2023 Don Pasquale Basta “Introduzione Generale” 28 novembre 2023 Il Segno di Cana: Gesù lo sposo (p. Alberto Casalegno sj) 29 novembre 2023 La samaritana – Gesù l’acqua viva (p. Alberto Casalegno sj) 30 novembre 2023 La Moltiplicazione dei pani – Gesù il pane vivo (Don Gerardo … Continua a leggere TUTTE LE REGISTRAZIONI DELLA 5° Settimana Biblica »

Primo weekend vocazionale in diocesi

APPosta X TE

Giovani BeReal

APPosta X TE

Giovani BeReal

 

 

Dal 02/12 al 03/12 abbiamo partecipato ad un incontro proposto dalla diocesi con le suore apostoline presso il centro Caritas Hospitalis. Il tema dell’incontro è stato ‘’Il giovane ricco’’ (Mc 10,17-22). Ciò che ci ha colpito di più è stato approfondire la figura di questo ragazzo e ciò che Gesù gli consiglia perché, infondo, è come se lo dicesse ad ognuno di noi.

Attraverso alcune attività abbiamo provato ad andare in profondità: ci siamo guardati negli occhi per capire quello che l’altro provava. All’inizio non è stato facile: tutti ridevamo perché è difficile lasciarsi guardare internamente senza la paura del giudizio altrui. Anche il momento del confronto e della condivisione attraverso il cartellone è stata l’occasione per esprimere le nostre idee, pensieri e riflessioni.

Non sono mancati momenti di divertimento e risate, ad esempio la cena, i giochi, i viaggi in macchina cantando ad alta voce. Uno dei momenti più belli è stata la visita alle suore francescane missionarie di sant’Antonio (suore antoniane) per andare a trovare suor Regilene. Ci siamo sentiti accolti e attesi. All’interno della casa c’era un presepe gigantesco e luminoso con tanti personaggi in movimento che sembravano reali.

Nonostante il numero di noi ragazzi fosse ridotto, ci siamo resi conto che non è stata una cosa negativa. Al contrario, abbiamo notato che ci si riesce a confrontare con più libertà, a conoscerci meglio e magari anche ad aprirci un po’ di più. Dunque, possiamo ritenerla un’esperienza positiva e non ci penseremmo due volte ad esserci nuovamente.

Interviste

La domenica mattina, dopo la messa, abbiamo intervistato alcune persone cercando di toccare le varie vocazioni: sacerdote, coppie, ragazzi, anziani. Abbiamo fatto domande riguardanti la storia del giovane ricco, in particolare:

  • Cosa vuol dire essere reali? Quanto è difficile esserlo?
  • Con chi ti senti te stesso?

 

Le prime persone a rispondere sono state Pierluigi e Martina, una giovane coppia:

«In coppia la difficoltà nell’essere reali non c’è perché si crea un legame che non si crea con nessun altro. Invece con un’altra persona è un po’ più difficile»

La signora Immacolata dice: «dobbiamo pensare al Signore, alla Santissima Trinità ogni volta, qualunque cosa succeda possiamo sempre rivolgerci a loro»

 

Don Raffaele, il parroco della cattedrale di Melfi, ha risposto dicendo che comprendere quello che siamo ed essere umili è la chiave che serve per riconoscere quello che già si è.

 

Saverio ci ha detto che è molto difficile corrispondere a ciò a cui siamo chiamati , può essere difficile nella misura in cui mettiamo davanti il giudizio degli altri anziché i nostri desideri.

 

Rosaria ci ha detto che dobbiamo pensare cose belle e farci aiutare da Dio e si sente se stessa aiutando gli altri.

Il signor Volgare ha detto che essere reali vuol dire essere buoni

Federico, un giovane ministrante, pensa che essere reali vuol dire essere sinceri, si sente se stesso con Dio

 

Michele non sa come definire l’essere reali con precisione perché questo termine non lo colpisce però sentendo questa parola pensa alla gentilezza e alla compassione verso sé stessi e gli altri. Ha detto che si sente a suo agio con tutti e secondo lui bisogna sempre perdonare il prossimo.

 

Giordana, una simpatica ragazza, pensa che essere reali significa mostrarsi agli altri senza filtri, ma sempre in modo educato e rispettoso. Si sente sé stessa con amici e famiglia.

 

Erminia, la responsabile diocesana di Azione Cattolica, pensa che essere autentici è difficile perché in alcune situazioni non è facile mostrarsi per quello che si è perché si può ferire qualcuno quindi bisogna stare attenti a quello che si dice e quello che si fa.

 

Incontrare tante persone per noi è stata una ricchezza che ci ha permesso di divertirci, di ascoltare varie testimonianze, ma soprattutto di essere giovani BeReal!

 

La redazione di APPosta X Te

(Giuseppe Costantino Casucci, Arianna Gelsomina Berlino,

Ludovica Carbone, Ludovica Alamprese,

Asia Pia Asquino, Federica Leuci)

 

V SETTIMANA BIBLICA DIOCESANA – Il Vangelo di Giovanni. Il libro dei segni

CIRO FANELLI

VESCOVO DI MELFI – RAPOLLA – VENOSA

 

V SETTIMANA BIBLICA DIOCESANA

Il Vangelo di Giovanni. Il libro dei segni.

Comunicato 1° dicembre 2023

 

La Settimana Biblica per la diocesi di Melfi-Rapolla-Venosa ha raggiunto la sua V edizione. Essa è stata curata dal Prof. D. Pasquale Basta, docente di Sacra Scrittura presso la Pontificia Università Urbaniana in Roma. L’attuale Settimana Biblica si inserisce nel cammino ecclesiale diocesano che, a partire da questo anno, per un triennio, sarà centrato sull’Eucaristia e sarà scandito dalla Visita Pastorale del Vescovo Ciro Fanelli, che è iniziata lo scorso 7 ottobre.

Il tema dell’attuale Settimana Biblica è “Il Vangelo di Giovanni. Il libro dei segni”.  Essa intende accompagnare la comunità ecclesiale e, in particolare, gli operatori pastorali a ri-partire dalla Parola di Dio per strutturare gli itinerari formativi e per dare senso e significato cristologico ai percorsi spirituali e pastorali, personali e comunitari. La Settimana, che è iniziata lunedì scorso, 27 novembre, con un’ampia e profonda introduzione del Prof. Basta, si conclude oggi venerdì 1° dicembre con una relazione del Prof. padre Tony Leva su “Il cieco nato: Gesù luce del mondo”. Nei giorni precedenti, invece, sono intervenuti i docenti di Sacra Scrittura P. Alberto Casalegno SJ (Napoli) e don Gerardo Cerbasi (Potenza).

Quest’anno la Settimana Biblica, che si svolge a Rionero in Vulture, presso la Chiesa Madre, si prefigge particolarmente di entrare nel Vangelo di Giovanni per favorire un’esperienza personale di Gesù: sposo, acqua viva,  pane vivo, luce del mondo.

Il percorso offerto, oltre ad arricchire il cammino ecclesiale diocesano, è stato anche un aiuto concreto alle parrocchie e alle aggregazioni laicali in vista dell’estrinsecazione della tappa sapienziale del cammino sinodale. “Il tempo della Settimana Biblica – ha detto il Vescovo Fanelli – è sempre un fecondo esercizio ecclesiale di ascolto, approfondimento e condivisione dell’esperienza di fede per rinnovare l’azione pastorale: la Chiesa nasce e rinasce dall’ascolto della Parola”. La Parola di Dio, come insegna Papa Francesco, aiuta a leggere meglio la nostra esperienza ecclesiale e i segni dei tempi per sostenerci nella testimonianza dei valori del Regno nella città terrena.

La Settimana, che si è aperta con la celebrazione dell’intronizzazione della Parola di Dio, presieduta dal Vescovo Fanelli, lunedì 27 novembre, si conclude questa sera, venerdì 1° dicembre, con l’esortazione da parte del Vescovo a comunicare con gioia e convinzione il Vangelo in ogni ambito della vita.