CIRO FANELLI
VESCOVO DI MELFI–RAPOLLA-VENOSA
Prot. N. 08/2020/VE
INDICAZIONI
DELLA CONFERENZA EPISCOPALE DI BASILICATA
CIRCA I SACRAMENTI DEL MATRIMONIO,
DELLA PRIMA CONFESSIONE, DELLA PRIMA COMUNIONE, DELLA CRESIMA
E CIRCA LE ATTIVITÀ ESTIVE E LE FESTE PATRONALI
Carissimi fratelli presbiteri,
vista l’attuale situazione legata al perdurare della pandemia da Covid-19, mentre continuiamo ad accompagnare e favorire – con tutti gli strumenti oggi disponibili – la preghiera e la vita di fede delle persone e delle famiglie, si rende necessario e urgente poter dare come Regione ecclesiastica ai fedeli alcune indicazioni comuni in merito alla celebrazione dei sacramenti del matrimonio, delle prime confessioni, delle prime comunioni e delle cresime che sono generalmente previste nelle parrocchie dell’intera regione a partire dalla settimana successiva alla Pasqua. La medesima esigenza è avvertita per le attività pastorali estive e per le feste patronali.
Pertanto, in comunione con i Confratelli Vescovi della Basilicata – dopo un attento discernimento, recependo gli orientamenti della Santa Sede e della Conferenza Episcopale Italiana – vi comunico le indicazioni pastorali condivise dalla Conferenza Episcopale di Basilicata sulle suddette scadenze di pastorale sacramentaria e di attività estive:
- Matrimoni
Si conferma quanto già in atto nelle nostre Chiese di Basilicata prima della pandemia, fatta salva la facoltà del Vescovo di derogare a tale norma qualora ci fosse un motivo grave.
Onde evitare, però, più differimenti di date, per via dell’incertezza circa la fine delle restrizioni, si consiglia di rinviare la celebrazione all’anno prossimo, come altre coppie hanno già deciso di fare, escluso il giorno festivo.
- Prime Confessioni, Prime Comunioni e Cresime
È bene che i suddetti Sacramenti vengano differiti all’inizio del nuovo anno pastorale. Infatti, anche se le restrizioni dovessero rientrare, non ci sarebbe il tempo reale e psicologico necessario per una più immediata preparazione. Pertanto, il calendario delle Cresime, previsto dalla Pasqua in poi, è annullato. Cessata l’emergenza sanitaria, provvederemo a concordare un nuovo calendario. I parroci valutino sin d’ora, specie per le parrocchie più piccole, l’opportunità di rinviare la celebrazione al prossimo anno.
- Attività estive e di oratorio
La situazione attuale e le considerazioni circa l’evoluzione della pandemia da coronavirus, sembrano sconsigliare fin da ora tutte queste attività, che – stanti le disposizioni delle competenti autorità civili – possono comportare per gli organizzatori, parrocchie e diocesi, responsabilità, anche gravi, specie nei confronti dei minori. Pertanto, tutte le iniziative della Diocesi, delle Parrocchie e delle associazioni diocesane, già programmate, anche qualora le disposizioni civili di salute pubblica dovessero allentarsi, sono prevedibilmente da annullare, salvo che l’emergenza sanitaria venga totalmente superata.
- Feste Patronali
Le feste patronali sono da sospendere. Tuttavia, qualora se ne creasse la possibilità, perché cessata l’emergenza sanitaria, è bene limitarsi solo alla festa religiosa.
Le parole pronunciate da Papa Francesco sabato 28 marzo fotografano una situazione che interessa anche l’Italia: “Si incomincia a vedere gente che ha fame, perché non può lavorare, non aveva un lavoro fisso, e per tante circostanze. Incominciamo già a vedere il “dopo”, che verrà più tardi ma incomincia adesso”. Considerata la crisi economica provocata dal coronavirus che colpirà ulteriormente le nostre Comunità e famiglie, già in difficoltà, ci troveremo sempre di più a far fronte a nuove situazioni di persone ridotte allo stremo. I Vescovi di Basilicata, pertanto, non ritengono sia giusto spendere cifre ingenti per una festa civile, in un momento come questo quando avremo tante famiglie che non disporranno del necessario per sopravvivere o si trovano a piangere la morte di un proprio caro. Questa è l’occasione propizia per esprimere anche il volto bello della Chiesa che sa scegliere vie di sobrietà e sa farsi solidale con tanti fratelli e sorelle in situazioni di bisogno.
Carissimi,
la contemplazione della passione, morte e risurrezione di Nostro Signore durante la Settimana Santa, che ci apprestiamo a celebrare – adottando tutte le misure sanitarie previste per il contenimento pandemia – rafforzi in tutti noi le motivazioni evangeliche per continuare ad essere sempre più vicini e concretamente solidali alle tante famiglie che stanno vivendo situazioni di vera sofferenza e di serio disagio economico.
A tutti voi giunga il mio saluto fraterno con le parole di San Francesco d’Assisi: “Pace e bene!”.
Melfi, 2 aprile 2020 – Giovedì della V settimana di Quaresima.
✠ Ciro Fanelli
Vescovo