Sulla pagina GMG del quotidiano “Avvenire” di mercoledì 18 dicembre u.s. alcuni giovani hanno scritto delle “cartoline” di auguri a tutti i lettori, che hanno a tema la speranza, alla quale spesso Papa Francesco ci richiama. Fra le tante cartoline anche quella di Lucia Lovaglio di Rionero, componenente dell’Ufficio diocesano per le Comunicazioni Sociali, il cui testo riportiamo integralmente: Ieri sono stata a casa di un amico. Gettando l’occhio nel salotto ho notato che l’albero di Natale non c’era e le palline erano ancora inscatolate. Gli ho chiesto come mai non avessero fatto ancora l’albero. Mi ha risposto che quest’anno a casa sua non arriverà il Natale. Sono tornata a casa triste e demotivata. Ero andata per confortarlo e invece ho permesso che lui rattristasse me. Allora ho ripensato a Giovanni Battista, ‘voce di uno che grida nel deserto’. Perché essere così folli da gridare quando nessuno ci ascolta? Perché essere così folli da sperare quando tutto sembra buio? Perché il Signore ha donato a tutti un sogno e nel silenzio del deserto possiamo scoprirlo e coltivarlo. I sentieri sono storti, ma guardarli e lamentarsene produce solo sconforto. Meglio sperare, impegnarsi e fare in modo che qualcosa si raddrizzi.