LE INIZIATIVE DEL CENTRO MISSIONARIO DIOCESANO

 8 OTTOBRE 2016
PARROCCHIA SAN MARCO EVANGELISTA – RIONERO

Inseguendo modalità e linguaggi per offrire giusto risalto al Mese di Ottobre, da 90 anni dedicato all’attività missionaria della Chiesa universale, il Centro Missionario Diocesano ha promosso quest’anno il Reading musicaleDONO DI MISERICORDIA”. Si tratta di una forma di concerto nel quale un intreccio di canzoni, video, slides, musiche e declamazione di testi che esplicitano un tema di base. “MISERICORDIA ci è parsa ovviamente la parola magica da pronunciare, la traccia da percorrere ancora nel contesto dell’Anno Giubilare straordinario. I brevi testi alternati alle proposte musicali hanno narrato frammenti di storie vere, testimonianze di chi in prima persona ha conosciuto le esigenze, la fatica ma anche la bellezza di questo valore che Cristo propone ai suoi discepoli. L’iniziativa si è realizzata grazie alla collaborazione delle Edizioni Paoline e alla disponibilità del parroco don Giuseppe Cacosso. A beneficio di un pubblico (in verità non proprio una folla… oceanica!), si sono espressi Antonella, autrice del reading, e Pasquale. Antonella MATTEI, origini lucane, da anni trapiantata a Roma. Giovane cantautrice, esperta di comunicazione musicale, esponente della Christian music. Autrice e presentatrice di numerosi eventi legati soprattutto al Mondo Missionario. Insieme al rapper hip-hop Routy MIURA, Antonella è stata già a Lavello nell’ottobre 2015, in occasione della FESTA GIOVANI: MUSICA nel CUORE, OCCHI sul MONDO. Evento costruito sulla testimonianza di p. Antonio GERMANO, missionario saveriano da quarant’anni in Bangladesh. In tandem con Antonella, Pasquale DARGENIO, barlettano. Giovane cantautore e compositore di musica sacra. Gli album con le sue canzoni riscontrano entusiastici apprezzamenti soprattutto in ambienti giovanili. L’esibizione ha strappato calori applausi testimoniando che il messaggio ha raggiunto il cuore e la sensibilità dei presenti.  30 OTTOBRE 2016

PADRI VINCENZIANI – OASI TABOR – MELFI

“ATTO DI OFFERTA DELLA SOFFERENZA”. L’offerta della sofferenza per condividere fatiche e dolori degli annunciatori del Vangelo e soprattutto la stessa speranza. È il tema dell’incontro proposto dal Centro Missionario Diocesano. Si è inteso raggiungere: i ministri parrocchiali straordinari dell’Eucarestia, i volontari presso Ospedali, Case di accoglienza per anziani, carcere, mondo della disabilità e quanti praticano l’opera di “Visitare gli ammalati” (familiari di ammalati, vicini di casa, amici). Riflessioni sul tema sono state offerte da p. Biagio Falco, vincenziano. Una idea sulla quale ha insistito: parlare di misericordia è riferirsi a un modo solidale di “abitare le relazioni”. Queste vanno ricercate innanzitutto nei luoghi della fragilità in cui siamo immersi e da cui siamo provocati. Sono tante le forme di fragilità che richiedono una “attenzione attiva”, capace di sconfiggere noncuranza e indifferenza. Parliamo di bambini e di anziani non tutelati, di chi ha perso il lavoro e, in generale, di tutti coloro non in condizione di bastare a se stessi dignitosamente; parliamo degli immigrati alla ricerca di un futuro che nelle terre d’origine è loro negato; parliamo del numero crescente di quanti vivono un disorientamento psicologico, smarrimenti esistenziali. Accogliere queste perone “fragili”, fasciarne le ferite significa chinarsi con tenerezza su di loro, stare accanto alle loro “croci”, accompagnarle nelle difficoltà, nella malattia, nella morte. Ai presenti, intervenuti numerosi, è stato ricordato che il ministero da loro vissuto a vario titolo li rende annunciatori della misericordia di Dio. Ma è stata consegnata loro anche una responsabilità: ricordare agli ammalati il valore e l’efficacia che ha la sofferenza se trasformata in preghiera, se “celebrata” in Cristo Gesù e offerta per la missione evangelizzatrice della Chiesa. Sofferenza che si trasforma in vigore e coraggio per tutti i seminatori del Vangelo sparsi nel mondo: è l’olio spirituale necessario alle lampade che essi portano tra le mani perché non si spengano. Con la sua parola, Padre Gianfranco ha incoraggiato tutti a vivere con generosità il “farsi prossimi” presso tutti coloro che portano su di sé (materialmente e interiormente) i segni della fatica di vivere. Segni che lo sguardo di fede legge come stigmate sul corpo di Cristo presente e visibile in mezzo a noi.