MONASTERO INVISIBILE

Ufficio per la Pastorale delle Vocazioni

“La messe è molta, ma gli operai sono pochi. Pregate dunque il padrone della messe che mandi operai nella sua messe” (Mt 9,35-38). Questa richiesta di Gesù, che è sempre valida, interpella, oggi, anche la nostra Chiesa.
Infatti, l’Ufficio Diocesano per la Pastorale Vocazionale, a partire da quest’anno, accogliendo in maniera esplicita questo invito di Gesù e riconoscendolo il vero presupposto di ogni autentico percorso di annuncio e accompagnamento vocazionale dei ragazzi e dei giovani, dà vita al “Monastero invisibile”, che è un modo concreto  per rendere evidente e comunitaria la preghiera per le vocazioni.
La proposta del “Monastero invisibile” nasce da un desiderio di San Giovanni Paolo II, il quale auspicava che “nelle chiese, nelle comunità, nelle famiglie, nei cuori credenti, come in un monastero invisibile, salisse al Signore una invocazione perenne” per le vocazioni di speciale consacrazione (cfr. Giovanni Paolo II, Messaggio per la XVI giornata mondale di preghiera per le vocazioni).
Tanti fedeli hanno a cuore la preghiera per le vocazioni; molti ammalati offrono già la propria sofferenza con questa medesima intenzione.
Il “Monastero invisibile” si propone di rendere più evidente e coordinata questa preghiera affinché nella nostra Chiesa non manchino vocazioni di speciale consacrazione.
Per far parte del “Monastero invisibile” si chiede la disponibilità di essere fedeli nell’offrire un’ora di preghiera al mese, in un momento del giorno o della notte che risulta più comodo, ma con costanza e fedeltà. Infatti, aderendo al “Monastero invisibile”, ci si impegna a pregare un’ora al mese per le vocazioni in modo costante in uno stesso giorno. Questa adesione viene comunicata all’Ufficio Diocesano di Pastorale Vocazionale, che offrirà una tessera di adesione.
Papa Francesco, insistendo sull’esigenza di pregare per le vocazioni, ha detto: “Sempre dobbiamo pregare il “padrone della messe”, cioè Dio Padre, perché mandi operai a lavorare nel suo campo che è il mondo. E ciascuno di noi lo deve fare con cuore aperto, con un atteggiamento missionario; la nostra preghiera non dev’essere limitata solo ai nostri bisogni, alle nostre necessità: una preghiera è veramente cristiana se ha anche una dimensione universale“ (Papa Francesco, Omelia a S. Marta,  7 luglio 2019).
Fedeli a questo invito del Santo Padre, il nostro Vescovo Ciro, domenica 2 febbraio 2020 –   Giornata nazionale per la vita e Giornata mondiale della Vita Consacrata –   dando inizio a questa singolare esperienza di preghiera per le vocazioni che è il “Monastero invisibile”, ci ha consegnato la seguente preghiera, fortemente convinto che “dove si prega con fervore,  fioriscono le vocazioni” (Benedetto XVI).