Un 16 maggio da ricordare nella cittadina federiciana. Nel salone degli Stemmi della Diocesi di Melfi-Rapolla-Venosa (presente anche il Vescovo di Tursi-Lagonegro, Nolè ed il Vescovo emeritodi Brindisi mons. Rocco Talucci), è stato presentato il libro: “Un giardino di delizie per il Signore, il Monastero carmelitano di Ripacandida e la madre priora Maria di Gesù” a cura di padre Rocco Rizzo originario di Ripacandida, rettore del Collegio dei Padri penitenzieri Vaticani dei frati minori conventuali e direttore editoriale de “La voce del Collegio” dei Padri Penitenzieri. Personalità di prestigio sono intervenuti: padre Gianfranco Todisco, Vescovo di Melfi-Rapolla-Venosa; la prof.ssa Marcella Campanelli dell’Università degli studi “Federico II”di Napoli; il dott. Angelo Scelzo, vice direttore della Sala Stampa della Santa Sede; padre Gianfranco Grieco, originario di Barile, giornalista e scrittore, capo ufficio del Pontificio Consiglio per la Famiglia; padre Luigi Borriello, docente di Teologia Mistica e di Storia della spiritualità. A portare i saluti, l’assessore Francesco Gonnella di Pescopagano, paese dove nel 1723 nacque suor Maria di Gesù; il Sindaco di Ripacandida, dott. Remollino, dove nella chiesa di San Giuseppe si conservano ancora intatte le spoglie di suor Maria di Gesù, eletta nel 1748 priora del monastero carmelitano e muorta nel 1803. Padre Gianfranco Grieco ha assolto il ruolo di moderatore: ‘padre Rocco ha trovato il tempo per raccogliere notizie su suor Maria di Gesù, frutto dell’amore per il suo paese. Il Vescovo padre Gianfranco Todisco ha detto: ‘a nome della famiglia diocesana un cordiale saluto a tutti i presenti. Padre Rocco Rizzo ha portato alla luce un tesoro nascosto e di santità. Un merito va a don Peppino Gentile, parroco per oltre 50 anni di Ripacandida, che ha raccolto le prime testimonianze su suor Maria di Gesù. Prima della sua morte, lasciò tanti scritti e risparmi economici che servissero alla causa di canonizzazione di questa suora. Padre Rocco ha raccolto questa eredità, lasciata da don Peppino. La conoscenza di questa suora ci trasmette un modello di santità facilmente assimilabile nel quotidiano’. La prof.ssa Marcella Campanelli, profonda conoscitrice del santi Liguorini, ha parlato del 1700 e di suor Maria di Gesù: ‘ un periodo di pieno fervore spirituale, tra questi il monastero carmelitano di Ripacandida, retta da una priora che ha avuto il merito di conoscere due guide spirituali: S.Alfonso e san Gerado, che hanno permesso di eliminare le sue ansie ed angosce. I monasteri femminili svolgevano una funzione non solo religiosa, ma anche sociale e politica. In tanti sono andati a Ripacandida per chiedere consigli a questa priora. Suor Maria di Gesù è stata un esempio da imitare, umile ed affabile, dolce e forte,senza ombra di riguardo. Il dott. Angelo Scelzo ha aggiunto: ‘il libro di padre Rocco fa respirare appieno una forte spiritualità che si tramanda in ogni angolo di Ripacandida. Intrecci tra contadini,donne,uomini ed anziani e le stradine fanno da scenario’. Padre Luigi Borriello, ha concluso gli interventi,sulla Regola di S.Teresa d’Avila e su suor Maria: ‘ una donna del popolo che ha vissuto l’ordinario quotidiano lasciando tracce di virtù e di santità che noi tutti dobbiamo portare avanti’. Lorenzo Zolfo