Carissimi,
come già sapete in questi tempi difficili ci è chiesto un grande sforzo comune e anche la Conferenza Episcopale della Basilicata ha sospeso le attività di catechismo e simili.
Quindi il ritiro di quaresima fissato per domenica 8 marzo non ci sarà: siamo arrivati ad oltre 30 prenotazioni e per chi conosce le dimensioni del Centro, vuol dire stretto contatto che non garantirebbe la salute di tutti i partecipanti.
Sono davvero tempi difficili in cui tutto pare spingerci ad isolarci, a stare rintanati nella paura.
Ma come ha detto don Ivan Maffeis, sottosegretario della Cei “appartenere alla Chiesa dice proprio il contrario rispetto all’isolamento… noi ci riconosciamo, siamo, le persone che abbiamo incontrato, siamo coloro che hanno disegnato il nostro sguardo sulle cose e sulla vita”.
Ci invitano a non stringere mani e abbracciare, ma non dobbiamo arrenderci: ci rimane lo sguardo con il quale possiamo riconoscere, accogliere, scaldare il cuore degli altri.
Sguardo, in francese si traduce regard, che contiene la parola guardia, salvaguardare.
Lo sguardo è custodia e relazione e infatti «Gesù fissatolo, lo amò». Mc 10,21
Lasciamoci capovolgere il cuore dallo sguardo. Perché nello sguardo dell’altro incontro me stesso, scorgo la somiglianza con l’altissimo Altro, imparo ad Accogliere, Amare, Perdonare. Lo sguardo lenisce le ferite…
Non dimentichiamo che è essenziale cercare gli altri e allora viviamo questo tempo di quaresima:
guardandoci negli occhi
cercando di essere reciprocamente pazienti
ascoltandoci anche nel silenzio
mostrandoci vulnerabili
insomma addomesticandoci gli uni gli altri.
Ancora, buona Quaresima
p.Alberto